Per lo meno di assalto al buon gusto.
Riporto qui sotto il testo integrale di una lettera inviata dall’Ambasciata del Giappone in Italia al direttore del quotidiano Il Giornale.
Egregio Direttore,
ci riferiamo all’articolo apparso sul Vostro giornale il 30 aprile a p. 16, intitolato “Lambertow premiato dai giapponesi”. Nel medesimo si legge “Lambertow fa incetta di consensi tra i musi gialli giapponesi”.E’ ben accetta l’attenzione prestata alla notizia del conferimento dell’onorificenza al Senatore Dini da parte del Giappone. Tuttavia, riteniamo che l’espressione utilizzata per identificarci, ossia “musi gialli”, abbia una connotazione dispregiativa e molto negativa. Segnaliamo che l’espressione non sarebbe neppure necessaria nel contesto, quindi il suo utilizzo è totalmente gratuito. Inoltre, tale espressione così grossolana non ci sembra consona né all’altezza di un giornale come il Vostro, a tiratura nazionale e con una sua tradizione nel giornalismo italiano.
Pertanto, richiediamo quanto prima una spiegazione a scopo di rettifica sull’espressione “musi gialli giapponesi” come apparsa sul Vostro giornale.
Attendendo una Sua risposta in merito, Le porgiamo distinti saluti.
La lettera è firmata dal Ministro e Vice capo della missione giapponese in Italia.
La buonanima di Indro Montanelli – che non era farina da fare ostie, ma per lo meno era un professionista – si sta probabilmente rotolando nella tomba.
E ora c’è qualcuno là fuori che sta per saltar sù e dire “Eh, sì, ma poi loro chi chiamano henna gaijin!… ma poi loro dicevano che tutti gli italiani sono stupidi!… ma poi loro hanno bombardato Pearl Harbor!… ma poi… ma poi…”
Anche ammettendo tutto questo, basta ciò ad autorizzarci a fare a nostra volta la figura degli imbecilli?
Attendiamo l’ormai tradizionale dichiarazione ufficiale per la quale il testo originale è stato frainteso.
Ovviamente in buona fede.
Noi amici.
Che paese di buffoni.
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14 Maggio 2009 alle 5:27 AM
non ci credo non ci credo…..no
😦
14 Maggio 2009 alle 6:38 AM
E perché no?
Abbiamo definito “giovane e abbronzato” Barak Obama, no?
Scordiamoci la storia degli “Italiani brava gente”.
Siamo un paese di bastardi.
E razzisti.
E spudorati, soprattutto.
14 Maggio 2009 alle 10:05 AM
Amen.
14 Maggio 2009 alle 12:02 PM
Aaaarghhh!!!
(Piccola riflessione pensando all’attuale direttore del Giornale: ma com’è che SB ama circondarsi solo di belle ragazze e di ometti che sembrano eunuchi?)
14 Maggio 2009 alle 12:16 PM
Agghiacciante e quantomeno vergognoso.
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14 Maggio 2009 alle 5:16 PM
Questi vietcong che escono dalle fottute pareti!
14 Maggio 2009 alle 5:43 PM
Splendido!
La profonda provincia guadagna posizioni su posizioni.
Siamo un paese che sta diventando il fondo di una classe delle medie. L’umorismo del Cavaliere (una gomitata, l’occhiolino, una parolaccia, un peto) fa scuola e nessuno si vergogna più della propria ignoranza. Così dopo i tedeschi che son tutti kapò, i neri che son tutti vivaci e abbronzati (e trombano bene, si suppone), i francesi che come ti giri ti fregano la figa, le finlandesi e più in generale le scandinave che son tutte troie mancavano soltanto i nippo musi gialli.
Il Cavaliere ha i giornali che gli somigliano e i giornali che possiede si sforzano di somigliargli. Come tutti i dittatori si esalterà leggendo le stupidaggini che ha ispirato e penserà che il mondo si esaurisca in lui…
14 Maggio 2009 alle 10:12 PM
La cosa triste è che ormai non mi sorprendo più di niente…