Quando gli americani vengonoa dirti che abbracciare gli ideali del rinascimento non sarebbe una brutta idea, ti rendi conto che la cultura della nostra povera vecchia italiucola è proprio colata a picco.
Voglio dire, dovremmo essere noi a ricordare a loro lo spirito del Rinascimento.
Dopotutto, il Rinascimento l’abbiamo fatto noi.
Per loro, per gli yankee, il Rinascimento è Buffalo Bill.
E invece, un interessante post sul sito di Pick the Brain suggerisce proprio questo – la vostra vita personale e professionale fa schifo? Siete in un vicolo cieco? Una cappa di ignoranza e stupidità cronica sembra gravare su di voi?
Datevi allo spirito rinascimentale.
Tutto vi sembrerà più facile, più divertente, più appagante.
The Renaissance spirit was one of rejuvenation, enthusiasm, and experimentation. It is perhaps in art that this bold new spirit reached its sharpest formulation, in particular in the works of geniuses such as Leonardo da Vinci and Michelangelo.
Che non è male, come strategia evolutiva.
In particolare, l’autore del post suggerisce queste tappe fondamentali:
- sviluppare una strategia di pensiero indipendente
In altre parole, piantatela di lasciare che siano gli altri a dirvi cosa pensare, ma fatevi un’idea vostra. Un suggerimento elementare eppure rivoluzionario (in tutti i sensi) accompagnato dall’ancora più pericoloso… - mettere in discussione l’autorità
Con l’aria che tira, questa opzione verrà messo fuorilegge in capo a Pasqua, ma fin che possiamo, perché no? - riscoprire i classici
Fanno bene alla memoria, fanno bene al lessico, aiutano a pensare fuori della scatola. Se i classici classici non vi piavcciono, ci sono anche i classici moderni.
Smettiamola insomma di prendere per oro colato l’ultimo best-seller e facciamoci una cultura seria. - sviluppare una passione per l’apprendimento
Questa ce l’hanno cortocircuitata quindici anni di scuola con insegnanti inetti, pigri e ignoranti, ma cerchiamo di rimetterla in piedi.
Imparare è divertente – solo che a scuola si sono scordati di dircelo… - tenere a mente l’ideale Rinascimentale
Eclettismo non è necessariamente una brutta parola.
Avere scopi e interessi diversi non significa essere perditempo.
The Renaissance Ideal can be understood as a person who was devoted to the development of his or her capacities to their full potential, both mentally and physically. Typically they were an accomplished athlete and could speak several languages, play a musical instrument, and write poetry, amongst other things.
Leonardo da Vinci is often described as the archetype of this Renaissance Ideal. Apart from being considered as one of the greatest painters of all time, Leonardo was an accomplished scientist, mathematician, engineer, inventor, anatomist, architect, musician, poet, and writer.
Talmente semplice da essere banale, vero?
Eppure sentircelo ripetere non può che farci bene.
12 novembre 2007 alle 5:58 PM
ah io lo sostengo da sempre…^^
12 novembre 2007 alle 6:36 PM
Si tratta poi di avere molti interessi senza perdersi in essi, ed essere rivolti al futuro senza dimenticare il passato.
Certo,niente di nuovo.
Anche se… ricordo ancora battute e critiche, all’università, perché avevo “troppi interessi”.
Ma ripeto, la cosa che mi lascia di sale è sentirmelo dire dagli americani – che di solito sono fautori della specializzazione e della settorialità.
Che è poi, credo, il motivo per cui a loro pare una cosa tanto straordinaria, l’interdisciplinarità rinascimentale.
13 novembre 2007 alle 7:18 AM
Come sta scritto sul mio “giudizio” delle Medie:
“Interessato a troppe cose di ordine extrascolastico” (sic )
Per me è ancora un vanto, per loro… vabbe’