strategie evolutive

ciò che non ci uccide ci lascia storpi e sanguinanti

Trent’anni indietro

5 commenti

Un post di alcuni giorni addietro sul blog di Ken MacLeod mi fa cominciare la prima settimana lavorativa dell’anno con una amara riflessione.
Beh, ok – non poi così amara.
Ma diciamo che sono cose che uno le scopre e non è proprio che si metta a festeggiare.

MacLeod commenta brevemente il volume di Donald Prothero, Evolution: What the Fossils Say and Why it Matters, che se le poste non italiane non fossero gestite come un circo equestre sarebbe già qui sul mio scaffale da un mese.

My knowledge of vertebrate zoology and palaeontology turns out to be exactly thirty years out of date. The clade that becomes mammals is older than the Reptilia? There were primates in the Cretaceous? New World monkeys got there across the South Atlantic?

OK, I left just before the revolution (lots of new fossils; cladism).

Già.
MacLeod – che di base è un biologo, anche se ormai da quindici anni è uno scrittore a tempo pieno – è di trent’anni indietro rispetto allo stato dell’arte della paleontologia.

Inquietante, tuttavia, è che io che sono un paleontologo praticante mi scopra di poco avanti rispetto a lui.
E il vantaggio non deriva tanto dal fatto di aver affrontato gli studi una manciata di anni dopo la “rivoluzione”.
Né dal fatto di aver studiato per l’appunto paleontologia all’interno del curriculum di scienze della terra.
No – il poco che mi distanzia da MacLeod è frutto di letture indipendenti, molte successive alla laurea.
O, se messe insieme prima di prendere il famoso pezzo di carta, giudicate a suo tempo con ironia da colleghi e docenti.

Allora uno ripensa, da una parte, alle risate che ci facevamo noi stratigrafi alle spalle dei geologi applicati, che seguivano nei primi anni ’90 corsi il cui aggiornamento era dichiaratamente allo stato dell’arte del 1965.
E dall’altra ai soldi buttati in tasse universitarie, per ricevere un insegnamento vecchio di tre lustri come minimo.

Ne deriva allora una certa amarezza.
E ritorna il desiderio di vedere alcune persone in coda all’ufficio di collocamento.

Oh, già – per chi fosse interessato, il capitolo Science and Creationism, dal volume di Prothero, è scaricabile gratuitamente dal sito della Columbia University Press.

Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

5 thoughts on “Trent’anni indietro

  1. se ti può consolare – per la serie mal comune mezzo gaudio – mi è giunta voce che all’università di Torino il corso di Scienza dei Media sia svolto su manuale di McLuhan… un genio, eh, ma – per quanto magari contro la sua volontà – è pur sempre vissuto negli anni ’50… del resto i media sono un aspetto che ha subito veramente POCHE mutazioni negli utlimi cinquant’anni…

  2. Non fatico a crederci.
    Mi fa male, ma non fatico a crederci.

    Un po’ come gli studenti di Giapponese, che fanno ridere i polli perché parlano il giapponese come nell’800.

    Altro che apprendimento continuo…..

  3. >Un po’ come gli studenti di Giapponese, che fanno >ridere i polli perché parlano il giapponese come >nell’800.
    Dai siamo buoni, come negli anni ’50…

  4. Ah, scusa.
    Dimenticavo che hanno cambiato il lettore….

  5. Si aggiornano di tanto in tanto (ogni mezzo secolo circa…)

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