L’idea era quella di organizzare la più articolata mostra di grafica e illustrazione giapponese mai messa in piedi in Italia.
O altrove.
un percorso storico dell’evoluzione dell’arte giapponese dagli Ukiyo-e fino alla moderna illustrazione fantastica tramite diverse centinaia di lavori originali. Accanto alle stampe di nomi ben noti quali quelli di Hiroshige, Hokusai, Utamaro e tanti altri sara’ possibile vedere rari emakimono e numerose illustrazioni di ben quindici illustratori contemporanei nipponici di fama internazionale.
[…] in concomitanza con la mostra sono previsti in tutto il Piemonte numerosi eventi culturali legati al Giappone che vedranno anche la partecipazione di scrittori ed autori giapponesi, americani ed italiani.
Dopo alcuni mesi di discussione e pianificazione, contatti internazionali e trattative con varie incarnazioni l’amministrazione cittadina, ora siamo al dunque, o così pare.
Venerdì 12 settembre 2008, a Palazzo Lascaris, Torino, si terrà una breve ma sostanziosa conferenza pubblica di presentazione del progetto….
alla presentazione interverranno tra gli altri Gianfranco Torri, docente della facolta’ di design del Politecnico di Milano e del corso di comunicazione visiva dell’Universita’ di Torino, le professoresse Murasaki Fujisawa e Akane Fujisawa, rinomate esperte e docenti nel campo dell’ Ukiyo-e e della storia del periodo Edo (1603-1867)
… oltre al noto (e spesso frequente su queste pagine) yamatologo Massimo Soumaré (al quale abbiamo soffiatole due citazioni qui sopra), ed al sottoscritto.
Se vi capita di essere da queste parti, fate un salto a Palazzo Lascaris.
Sarà interessante.
10 settembre 2008 alle 12:02 AM
Yamatologo, obbiettivamente una brutta parola. Cioe’, prova ad entrare in un pub e’ dire sono uno yamatologo…
L’alternativa, nipponologo, e’ pure peggio, sigh.
Riguarda la presentazione concordo. Sara’ interessante 🙂
10 settembre 2008 alle 12:18 AM
Di solito la confusione è fra “yamatologo” ed “ematologo”.
Occhio alla pratica senza licenza della professione medica!
10 settembre 2008 alle 5:04 PM
Beh, in effetti yamatologo è uno di quei termini che… se ne conosci il significato è meglio! Cmq, spiritosaggini a parte ;-), peccato per la presentazione… Quest’estate ho bazzicato molto per il Piemonte (Torino compresa e lì ti ho dedicato un pensiero:-) ma ora il vortice lavorativo è in piena azione (altro che acceleratore di particelle).
Perché non fate un video?
10 settembre 2008 alle 5:58 PM
Video non so.
Foto quasi certamente.
E poi ci sarà la mostra l’anno venturo, che durerà a lungo ed avrà tutto un corollario di iniziative ed eventi.
Ed un sito web molto articolato con foto, copie delle opere esposte, gadget in vendita, materiale documentario…
10 settembre 2008 alle 6:06 PM
Per ora mi accontenterò, allora 🙂
10 settembre 2008 alle 7:42 PM
Ciao Maria Grazia,
Si’, lo yamatologo fa paura…
Come dice Davide, questo sara’ solo un primo piccolo passo. Nel complesso, dovrebbero risultare molte iniziative su piu’ livelli estremamente interessanti 🙂
11 settembre 2008 alle 4:37 AM
Credo anch’io. Ho letto il comunicato stampa e mi sembra un progetto di ampio respiro. Vi seguirò (spero non sempre a distanza) con attenzione… 🙂
11 settembre 2008 alle 9:20 AM
non hai messo l’ora!
11 settembre 2008 alle 9:51 AM
Ouch, scusa!
Al mattino.
Alle 11.30!
Palazzo Lascaris, Torino.
Non so in quale sala….
28 novembre 2008 alle 1:39 PM
c’è un sito di questa mostra? non è già finita vero?
grazie!
28 novembre 2008 alle 1:55 PM
Ehm… non è neanche cominciata.
Diciamo che il reperimento dei fondi si è rivelato più avventuroso e meno immediato del previsto.
Credo che la prossima tappa del progetto sarà costituita da nuovi interventi di esperti dal Giappone – ma per i dettagli, Massimo è la fonte principale.
Per il resto… perseverate nella fede.
28 novembre 2008 alle 7:09 PM
Non è la fede che ci manca… ma i soldi sì 🙂
28 novembre 2008 alle 11:04 PM
Ecco appunto 😉