Il periodo delle feste rischia frequentemente di prendere una piega dipolare, per cui a momenti di allegria si alternano fasi di depressione, noia o semplice insofferenza verso il genere umano.
Per sfuggire ai più oscuri effetti di questa triste verità – non per nulal il periodo natalizio segna il picco nei suicidi a scala globale – e complice una felice concomitanza di impegni saltati, settimane più o meno bianche slittate ad altra data e semplici fluttuazioni nel livello generale di ennui vacanziero, ieri sera con alcuni congiurati abbiamo passato la sera di Natale nel modo migliore possibile.Giocando a Il Richiamo di Cthulhu.
Sul piatto, Within You, Without You, del reverendo John Tynes, comparso nei primissimi anni ’90 sulla leggendaria rivista The Unspeakeable Oath, poi ristampato nel secondo volume di The Resurrected – Of Keys and Gates.
Trama originale e piena di sorprese.
In un ammirevole esempio di vita che imita l’arte, i giocatori sono rimasti bloccati in casa dalla tormenta di neve che ha investito Torino la notte passata, proprio mentre i loro personaggi rimanevano bloccati a Solace, Massachussets, durante una tormenta di neve.
Ma le inclemenze del clima sono l’ultima preoccupazione.
Sei ore di partita tesa.
Un sacco di risate.
25% di deceduti sul campo.
Dadi, panettone e orrore sovrannaturale.
Momenti chiave
- il viaggio in slitta verso Solace col laconico Ol’Man Bill
- la strana storia di Nellie la Vacca
- la lettura del diario maledetto alla sola luce lampeggiante dell’albero di Natale
- il consultorio matrimoniale per posseduti
- l’esplosione finale
Da rifare.
Natale con Yog-Sothoth…
Pasqua coi Mi-Go?