La biografia di Jack Vance, uno dei più prolifici, popolari elongevio autori di letteratura fantastica, occupa appena 208 pagine, e si legge in fretta.
Stampato dalla solita Subterranean Press – che promette di diventare un elemento ricorrente sul mio scaffale nei prossimi anni – This is Me, Jack Vance è stato tirato in mille copie, ormai esaurite.
Si tratta di un rilegato rigido, stampato su carta di ottima qualità, e corredato da una quantità di fotografie dall’album di Vance.
Che si astiene dal parlare dei propri libri, concentrandosi invece sulla propria vita – i nonni, i genitori, l’amatissima e bellissima moglie Anna, i figli, i nipoti.
E soprattutto i viaggi e le avventure – in compagnia della moglie, o di vecchi amici come Poul Anderson e Frank Herbert – coi quali Vance si impegnò in un’avventurosa impresa di recupero navale. Paesi esotici, lingue straniere (con un succoso passaggio sul giapponese), mezzi di trasporto spesso insoliti: navi mercantili, case galleggianti, maggioloni Wolkswagen.
E non mancano le note a pié pagina – fonte di eterno diletto per i vanciani, anche se in questo caso non sono tratte dall’opera dell’UnspieK Barone Bodissey.
È così che, non parlando dei propri libri, scopriamo comunque l’origine di quell’esotismo barocco che è caratteristico di gran parte dei lavori dell’autore.
C’è un grande amore per i paesi lontani, una grande curiosità, al cuore di questa vita riassunta in 208 pagine.
E viene quasi voglia di poterlo imitare – e se non migliorerà la nostra scrittura, poco importa.
Ormai novantatreenne, e con gravi problemi alla vista, Vance ha dichiarato che questo sarà il suo ultimo libro.
Un commiato più che degno dai suoi affezionati lettori.

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24 settembre 2009 alle 12:32 PM
Ciao, solo per dirti che “This is Me, Jack Vance” si può trovare ancora benissimo su Amazon a circa 20 euro. Amo Vance.Ciao.G.
24 settembre 2009 alle 3:55 PM
Buono a sapersi.
Ma è probabile che se ne vadano alla svelta.