E così oggi, sotto una pioggia battente, il furgone della SDA è arrivato fin davanti al mio cancello ed ha consegnato il pacco.
Che non era il pacco che pensavo.
E così, mentre il regalo di Natale per mio fratello rimane sospeso nel limbo postale nel quale si è perduto, io ho ricevuto
a . le lamentele del corriere per il fatto che il mio indirizzo è errato
(ma allora come ci è arrivato, a casa mia? E poi l’indirizzo sul pacchetto era perfettamente corretto… dovrebbe essere quello a contare, no?)
b . una copia in eccellenti condizioni di un libro che ho già letto.
Se il punto a continua a suscitare perplessità, il punto b è invece perfettamente spiegabile.
The Anubis Gates di Tim Powers (sul qale farò poi un post a parte), l’ho letto una quantità di anni or sono, nell’edizione italiana extralusso di Fanucci.
Poi ho prestato il libro.
E questo, come spesso accade, non mi è mai più stato restituito.
Ora, una quindicina di anni dopo, mi è venuta voglia di rileggerlo.
In originale.
E neanche la SDA è riuscita ad impedirmelo.

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30 novembre 2009 alle 7:56 PM
per curiosità, quanto ci metti, mediamente, a leggere un libro del genere?
30 novembre 2009 alle 8:06 PM
Ah… Tim Powers non è prorpio leggerissimo – e scrive in un inglese abbastanza impegnativo.
E poi me lo voglio godere.
Direi una settimana.
Dieci giorni se nel frattempo sto leggendo anche altro.
Così, indicativamente, eh…
2 dicembre 2009 alle 9:33 PM
Grandissimo Tim Powers, Declare è uno dei miei libri preferiti. Anch’io ho intenzione di recuperare tutto in originale, ricordo che Lamia non era tradotto con greande cura…
2 dicembre 2009 alle 11:47 PM
Lamia mi manca.
Il mio preferito rimane The Drawing of the Dark.