la mia regola fondamentale, da quando ho cominciato a lavorare come freelance, è sempre stata
La settimana comincia il lunedì mattina e finisce al venerdì sera.
Sabato e domenica non si lavora.
Salvo casi d’emergenza.
Ma a quanto pare, l’emergenza è rampante nel mondo integrato del lavoro-lavoro (notoriamente, fare il freelancer non è “lavorare sul serio”, come mi disse un ex collega di università).
Ecco quindi che nelle due ore a cavallo del tramonto di venerdì, mi cascano addosso
- due traduzioni urgenti (entrambe già pagate)
- due vasti data-set da sgrossare ed analizzare, producendo tabelle e grafici all’uopo, il tutto per una persona alla quale non posso rifiutare il favore
- un lungo, noioso e urgente lavoro di reimballaggio del materiale del dottorato
… che vanno a sommarsi a tutto quello che c’era già in programma – vale a dire le mie attività personali ed extracurricolari (un paio di racconti, un paio di traduzioni…)
E naturalmente fa un caldo maledetto, ed il ventilatore si sta rivelando maledettamente sottodimensionato.
Anche se naturalmente, il problema non è il caldo – è il rischio di morire affogati per l’umidità da bacino amazonico.
E quindi, si preparano un paio di panini, si sparano i Rippingtons a manetta sullo stereo, e si comincia a lavorare…
Buon weekend a tutti.
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10 luglio 2010 alle 10:39 AM
Comunque buon Weekend.
Magari la settimana prossima andrà meglio.