Ok, questo pork chop express era lì che covava da un po’ di tempo, e ora si aggancia abbastanza bene – io credo – alla discussione sui finti giovani.
Un po’ di background.
In vista di una mia partecipazione ad un evento pubblico, mi è stata richiesta una breve biografia ed una fotografia.
È nota e documentata la mia riluttanza a spargere per l’universo riproduzioni del mio faccione storto.
È una forma distorta di vanità, naturalmente – sono troppo vanitoso per mostrare in pubblico la mia faccia se non è strettamente necessario.
Ciò fa sì che io non abbia una foto pronta da spedire a far/istituzioni/organizzazioni.
Aggiungiamo alla miscela una webcam riottosa e dieci giorni di fuoco per attività diverse, e la faccenda fotografia slitta in secondo piano.
Ricevo un sollecito dalla coordinatrice del progetto, e per giustificarmi dico qualcosa del tipo
(i miei photoshoppatori stanno sudando sette camice per farmi assomigliare a George Clooney…)
Alla quale ricevo la seguente risposta
ma no, non devi parere bello, devi parere FELICE!
questo, in realtà, piace alle donne 😀
Per la serie – ma perché non ci avevo mai pensato prima?
Ora, un attimo di pausa – continuo a sostenere (e ci ho fatto anche delle conferenze pubbliche) che la componente istintiva-biologica spingerà sempre e comunque le donne a prediligere il maschio coi denti bianchi (sano, no carenze di calcio), la pelle abbronzata ed un buon tono muscolare (vita all’aperto, buon cacciatore), e la barba di due giorni (che dimostra maturità sessuale ma non indica vecchiaia) – tutti fattori che, insieme con un culo sodo (buon corridore) segnalano il partner ideale dai tempi del neolitico.
E concordo con Batman (e ne ho parlato nelle mie conferenze) quando sostiene che, comunque, le donne giudicano sulla base dell’automobile.
E c’è poi la solita questione dei bastardi – ma com’è che quelli che le usano, le trattano male, le fanno soffrire, non sono stati eliminati dal pool genetico?
Voglio dire, se sono anche solo bastardi la metà di quello che mi è stato raccontato più e più volte, durante infinite cene a due in cui avremmo dovuto parlare di noi e invece siamo finiti aparlare del loro ex, com’è che ‘sti tizi trovano donne fertili con le quali riprodursi?
E la risposta è che – poiché il tipo maledetto piacicchia – almeno un’opportunità riproduttiva, prima che vengano le lacrime e le recriminazione, viene loro concessa con una certa facilità.
Ma pur considerando tutto questo – chi ce l’aveva mai detto di sembrare felici?
Non era che tirava il tipo bello e dannato?
Non era che le più carine si mettevano sempre coi trogloditi?
E poi, come si fa, a sembrare felici?
Meditazione trascendentale, superalcoolici, sostanze illegali, sesso tantrico stile Sting…?
O semplicemente essere abbastanza a proprio agio con se stessi che, come diceva il Tao di Steve, si trascende ogni forma di impacciataggine, e le cose semplicemente funzionano?
Un bel problema.
Ma visto che la mia valutazione di mercato, sulle savane del neolitico, sarebbe bassina, che la mia auto è un vecchio catorcio senza personalità e che appaio bello e dannato quasi quanto un uistitì, forse forse buttarla sulla felicità potrebbe essere una utile strategia riproduttiva.
O per lo meno un buon modo per trovare qualcuno con cui fare quattro chiacchiere intelligenti.
Potrebbe convenire cominciare a fare un po’ d’esercizio.
Tanto poi si finisce aparlare di quei bastardi dei loro ex…
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9 agosto 2010 alle 3:42 PM
Sembra incredibile, ma fonti informate (tipo i miei occhi, ed i resoconti di innumerevoli persone che vedono i loro conoscenti panciuti/occhialuti/dentuti raccattare figliole come e più di Rodolfo Valentino ai suoi bei dì) mi dicono che davvero basti apparire a proprio agio e sicuri di sé per attrarre pulzelle. Sarà che i feromoni rilasciati da chi è soddisfatto arrivano a stimolare l’ipotalamo delle donne prima dei segnali “denti sani + chiappe sode + tartaruga” e battono alla grande il segnale “macchinone”. Sarà che certa gente ha più c**o che anima. Sarà che… mah. Valle a capire, le donne.
9 agosto 2010 alle 4:09 PM
Quella delle ragazze che finiscono spesso per parlare del loro ex bello è dannato è uno dei misteri meglio mantenuti dell’intero cosmo.Un po come la regola non scritta che a fare troppo l’amico di una ragazza non ci concluderai nulla.
Ovviamente scherzo(forse),già m’immagino nugoli di femministe pronte a schiantare inferocite la mia porta e nell’ordine:
A)massacrarmi di botte per aver osato criticare le ragazze che scelgono i bastardi come fidanzati.
B)ammorbarmi tutta la notte a parlare di quel bastardo del loro ex.
C)obbligarmi a portarle a vedere Twilight o Taitanic o altri film emo perchè il loro ex non le portava mai.
D)far pagare tutto a me perchè va bene il femminismo,la parità dei ruoli,eccetera eccetera ma cavolo vuoi far pagare almeno UNA VOLTA ad una donna eh no questo non si fa….
E)ripetere che sarai sempre solo un amico così l’autostima scende ulteriormente sotto i tacchi.
F)e questo aggiungetelo voi….visto che tutti noi a quanto pare almeno una volta abbiamo avuto appuntamenti del genere.
Adesso torno serio dicendo che il segreto consisteva sempre che quando la serata cominciava ad andare in quella direzione trovavo una scusa,troncavo la serata e non chiamavo mai più.
Senza troppi rimpianti da parte di entrambi…tranne una volta che la tipa mi disse arrabiata che ero più stro…del suo ex,risultato?
m’innondò di chiamate per settimane…Ah misteri dell’animo umano.
Fine di questo post per niente credibile dettato dal caldo e dal disimpegno estivo totalmente da non prendere per niente sul serio.
Ah signore donne,io vi adoro e non pensavo alle cose scritte,quindi quando distruggerete la mia porta siate gentili….
9 agosto 2010 alle 4:19 PM
Sento come un tremore nella forza: un qualcosa come milioni di persone che vedono la fotografia e gridano assieme “felice, non cretino!!!”
Sembra facile, sembrare felici in foto.
9 agosto 2010 alle 4:48 PM
Nick, Locomotiva, è bello avere un gruppo di supporto come il vostro, ragazzi!
Autostima?
Con amici così, chi ha bisogno dell’autostima? 😛
@Francesco
Ci sono cose che la scienza da sola non riesce a spiegare.
E che Richard Dawkins non mi senta….
9 agosto 2010 alle 8:27 PM
Cavoli il tuo post mi fa venire in mente che sono secoli che non mi faccio scattare delle foto.L’ultima volta che l’ho fatto mi servivano per il rinnovo della carta d’identita.Il punto è che ogni volta che mi dicevano di sorridere,mi usciva sempre un ghigno scemo.Ho smesso di sorridere ma la gente si lamentava che sembravo un musone e cosi ho chiuso definitivamente con le foto. D’altronde non conosco nessuno in grado di apparire figo in foto quindi….
10 agosto 2010 alle 12:25 AM
Mah, ho letto abbastanza manuali di fotografia ed ho trafficato abbastanza a lungo con una reflex per sapere che anche il fotografo conta, e parecchio.
Le foto scattate da una macchina – che sia il chiosco delle foto-tessera, che sia la webcam Trust da sette euro – ha un po’ poche sèeranze di rendere giustizia ad un essere umano.
Anche Clooney ne uscirebbe con l’aria da pregiudicato recidivo o da scappato dal manicomio…
10 agosto 2010 alle 1:03 AM
quando ho letto ” bello e dannato quasi quanto un uistitì” ho cominciato a ridere come un pazzo da solo…. nota a margine: ero nel treno nell’ora di punta e gli amici giapponesi mi guardavano come un alieno…
10 agosto 2010 alle 7:45 AM
A tal proposito il signor Leonardo Ortolani era venuto fuori col suo teorema sulla fototessere, partendo dal presupposto che le foto esposte sulle pareti del chioschetto sono sempre perlomeno di trent’anni fa. Più o meno dice: eccetto che in casi rari ed imprevedibili, una fototessera ti farà immancabilmente apparire come un latitante, un drogato, uno psicopatico oppure la vittima di un incidente mortale.
10 agosto 2010 alle 9:46 AM
@matteob
Henna gaijin!
@Francesco
Bello il teorema – drammaticamente realistico.