Abbiamo parlato in passato di Ayn Rand, autrice di culto dei Tea Parties americani e fondatrice dell’oggettivismo, la dottrina filosofica che promuove l’egoismo come valore e sostanzialmente rifiuta l’idea che i ricchi paghino tasse che vadano a favore dei poveri.
Anche qui da noi hanno provato a pomparla, ma non ha avuto granché successo.
Negli USA, la recente crisi economica ha riportato nella lista dei bestseller i monolitici The Fountainhead e Atlas Shrugged, e c’è stato addirittura chi ha proposto degli scioperi dei ricchi per scoraggiare alcune iniziative dell’attuale presidenza.
Semplice il ragionamento – se i ricchi sono ricchi perché lavorano di più, si impegnano maggiormente e, detto in breve, sono meglio, cosa capiterà quando per protesta tutti gli amministratori delegati, i presidenti dei consigli di amministrazione e tutti i direttori generali non si presenteranno al lavoro.
E non provate a cavarvela con la risposta semplice – che le loro segretarie continueranno a mandare avanti le azxiende come hanno sempre fatto.
Ora però le cose buttano male.
Prima si scopre che negli anni ’20 la Rand si prese una cotta selvaggia – ed assolutamente platonica – per un certo William Edward Hickman, un omicida sadico (non possiamo chiamarlo serial killer perché lo beccarono al primo omicidio, ma se gli avessero dato tempo…) che aveva fatto notizia per aver seviziato, ucciso e smembrato (non necessariamente in quest’ordine) una dodicenne nel 1927.
Ciò che la Rand trovava irresistibile di questo bel tomo era l’assoluta mancanza di empatia.
Nelle sue note, l’autrice definisce Hickman
un’anima genuinamente bella
ed osserva
non ha riguardo alcuno per ciò che la società considera sacro, ed ha una coscienza tutta sua. Ha la vera innata psicologia del Superuomo. Non riesce a mai a comprendere o sentire ‘l’altra gente’
Proprio l’uomo ideale, eh?
E poi c’è chi sostiene che l’oggettivismo è una filosofia da psicopatici…
La prima cosa che mi impressiona sul caso è la rabbia feroce di tutta una società contro un solo uomo. Non importa ciò che l’uomo ha fatto, c’è sempre qualcosa di detestabile nella indignazione ‘virtuosa’ e nell’odio massificato della ‘maggioranza .’
Successive osservazioni – come ad esempio la tendenza della Rand ad usare come eroi degli stupratori – portano alcuni malvagi a suggerire che la Rand intrattenesse fantasie masochistiche (non male, per una che predicava il superominismo).
Ma non è tutto.
Ora salta fuori che la Rand, che sosteneva che l’altruismo è un difetto e chiamava “saccheggiatori” e “predoni” coloro che ricavavano assistenza dalle tasse, si avvalse dei sussidi per la sanità pubblica.
E lo fece dando delle false generalità.
In altre parole, si avvalse di quello che era a tutti gli effetti un suo diritto, che lei per prima sosteneva avrebbe dovuto essere negato a chiunque, e lo fece con un altro nome, affinché non si sapesse che lei razzolava molto peggio di quanto predicasse.
Il che è, nel mio libro, molto più grave che avere i bollori per un omicida.
È ipocrisia conclamata, e senza appello.
Marca veramente male.
Se anche la pù eminente testimonial contro la sanità Pubblica fece uso – in incognito – della sanità Pubblica, finanziata con quelle tasse che non voleva pagare, allora non c’è proprio via d’uscita.
Aveav ragione Michael Shermer nel paragonare l’oggettivismo alla dianetica.
Influenti strutture di pensiero fondate sul nulla, ad opera di astuti ipocriti.
E come non chiudere quindi con questa bella citazione?
Cui sono due romanzi che possono cambiare la vita di un quattordicenne appassionato di letteratura: Il Signore degli Anelli e La Rivolta di Atlante. Uno è una fantasia infantile che spesso genera una duratura ossessione nei confronti di eroi poco credibili, e porta ad un’età adulta emotivamente sottosviluppata e socialmente disabile, ed all’incapacità di affrontare il mondo reale.
L’altro, naturalmente, parla di orchetti.
Eppure un recente sonaggio ha segnalato Atlas Shrugged come il secondo libro più immportante di tutti i tempi – dopo la Bibbia.
Era un sondaggio della Fox.
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30 gennaio 2011 alle 12:40 PM
Caro Davide, al di là dell’oggettivismo, che secondo me non è altro che uno dei figli deformi dell’individualismo di cui parlava il grande Thomas Jefferson, pur essendo io il sostenitore di una filosofia di vita basata su una sorta di individualismo libertario, tu del Signore degli Anelli cosa pensi?
30 gennaio 2011 alle 12:46 PM
Io non mi permetterei mai di pensare in presenza del Signore degli Anelli… 😀
No, ok, scherzi a parte, ci faccio un post a parte, perché così mi faccio odiare un po’ e magari aumento il numero di visitatori.
Come anticipazione, diciamo che ci sono giorni in cui riesco a dimenticarne i difetti…
30 gennaio 2011 alle 12:59 PM
Sappi che lo aspetto con ansia…
30 gennaio 2011 alle 1:04 PM
Caspita.
Ansia.
Mi metto immediatamente al lavoro…
30 gennaio 2011 alle 2:28 PM
Nietzsche sarebbe inorridito nel pensare che il superomismo sarebbe stato portato in America da una donna.
Così a istinto una buona risposata mi sembra questa:
Come leaders, come you men of great
Let us hear you pontificate
Your many virtues laid to waste
And we aren’t listening
30 gennaio 2011 alle 3:18 PM
mah, che poi anche Nietzsche… un sacco di scemate erano farina del sacco di sua sorella…
30 gennaio 2011 alle 3:37 PM
Sono proprio curioso di leggere ciò che hai da dire sul Signore degli Anelli.
E ti prometto che non ti odierò in ogni caso 🙂
30 gennaio 2011 alle 8:28 PM
Bella persona, la Rand. Fosse stata solo una pazza scriteriata con una vena masochistica ed una comprensione di Nietzsche peggio di quella nazista di sua sorella, avrebbe avuto una sua tragica grandezza, ma scoprire questi altarini mi riempie di sollievo. Insomma, era solo una stronza (mi si perdoni il francesismo, ma quando ci vuole ci vuole) che come tale scriveva stronzate (vedi sopra).
Adoro la citazione finale, ma questo era ovvio.
31 gennaio 2011 alle 12:52 AM
Mi ricorda qualcosa…
-Ammiro la sua purezza: un superstite non offuscato da coscienza, rimorsi o illusioni di moralità.-
31 gennaio 2011 alle 9:58 AM
È vero!
Chissà se è una coincidenza, o se qualcuno fra gli sceneggiatori…
1 settembre 2011 alle 12:31 PM
L’oggettivismo è una filosofia basata sulla ragione, perfettamente coerente e logica, che rispetta i diritti dell’individuo, hai fatto una critica tendenziosa e soggettiva basata sull’antipatia personale. Se vuoi criticare l’oggettivismo della Rand, devi farlo punto per punto, dimostrando che la sua metafisica è errata, in modo logico e razionale. Quando la gente incomincierà a criticare le cose in modo razionale, senza lasciarsi influenzare dalle proprie antipatie personali, inizieremo ad intravedere un mondo migliore.
1 settembre 2011 alle 1:45 PM
Antipatia personale?
Il fatto che abbia disatteso le proprie teorie, accedendo a quegli aiuti che indicava come indice di parassitismo e che lo abbia fatto di nascosto, ben sapendo che stava violando con la pratica i propri principi?
Beh, sì… gli ipocriti mi sono sempre risultati piuttosto antipatici.
Se poi ritieni i principi dell’oggetivismo logici e razionali, amico mio, temo che quello sia solo ed esclusivamente un problema tuo.
23 marzo 2012 alle 2:12 PM
mi stai chiudendo una intera filosofia che abbraccia tutte e cinque le classificazioni generiche in una citazione?
un libro uscito negli anni ’60 con un fatto accaduto quaranta anni prima, quando era poco più che ventenne?
sono seriamente queste le ipotesi che porti avanti per criticare una dottrina filosofica?
Solo per curiosità, mi spieghi in cosa John Galt era rispecchia la seguente frase ? (ti cito testualmente) “Successive osservazioni – come ad esempio la tendenza della Rand ad usare come eroi degli stupratori – portano alcuni malvagi a suggerire che la Rand intrattenesse fantasie masochistiche”. del resto avrai sicuramente letto ALMENO il libro per poterne parlare.
“Ora salta fuori che la Rand, che sosteneva che l’altruismo è un difetto e chiamava “saccheggiatori” e “predoni” coloro che ricavavano assistenza dalle tasse, si avvalse dei sussidi per la sanità pubblica.
E lo fece dando delle false generalità.” ne gradirei molto la fonte, per favore.
In attesa di una risposta
23 marzo 2012 alle 3:12 PM
I dati su come la Rand ottenne accesso – sotto falso nome (ergo, in malafede) – a quell’assistenza sanitaria gratuita che considerava una forma di saccheggio, emergono da An Oral History of Ayn Rand.
Qualche dettaglio qui
http://www.huffingtonpost.com/michael-ford/ayn-rand-and-the-vip-dipe_b_792184.html
e qua
http://www.patiastephens.com/2010/12/05/ayn-rand-received-social-security-medicare
Il riferimento agli stupratori (fatto “da alcuni malvagi”, come ho tenuto a sottolineare) era al protagonista di The Fountainhead.
Per la mia personale esperienza di Atlas Shrugged, John Galt si limita a stuprare la pazienza del lettore, e talvolta il buon senso.
23 marzo 2012 alle 3:31 PM
“quell’assistenza sanitaria gratuita che considerava una forma di saccheggio”
ammettilo dai, te non hai mai letto nessun suo libro e tutto quello che stai scrivendo lo hai letto digitando “Ayn Rand” su google. non esistono altre spiegazioni.
Fammi capire che ho torto e spiegami come puoi dire una frase del genere dopo aver letto il discorso finale di John Galt.
“Tramite l’etica dell’egoismo tutto e’ possibile e nulla e’ impedito, anzi la solidarieta’ oggi forzatamente imposta, puo’ divenire motivo di fiero orgoglio perche’ alla domanda “cosa accadra’ ai poveri in una societa’ libera?” la risposta e’ “Se tu vorrai aiutarli, nessuno te lo impedira’”‘. Questa è una parte fondamentale dell’oggettivismo, ripresa più e più volte. L’oggetivismo si basa su Realtà E Amore. specificato come un leit motiv.
Credo che te faccia molta confusione tra Libertarismo e Oggettivismo, e soprattutto credo che te non abbia affatto letto nulla di lei.
Personalmente ho anche io diversi punti che non mi tornano nella sua filosofia e cercavo pareri altrui, finendo qui.
Leggendo qualche tuo commento non ti consiglierei a nessuno, a differenza di tantissime altre critiche (ben più feroci della tua) ma costruttive e valide; non un accenno a un fatto di vita (per nulla in contrasto con la sua opera. se la si conosce, ovviamente) o una mancanza di pazienza.
23 marzo 2012 alle 3:41 PM
Io ho l’impressione che quello che ha digitato “Ayn Rand” in Google non sia io.
If any civilization is to survive, it is the morality of altruism that men have to reject.
Alla faccia dell’Amore.
Ma non vedo perché dovrei darti altre spiegazioni.
Sentiti pure libero di andartene.
23 marzo 2012 alle 4:37 PM
pensi che sia uguale parlare di “MORALITA’ di altruismo” e “Altruismo”? 400 anni di pensatori buttati nel gabinetto con una frase…
non avvicinarti a determinati testi con la mentalità da Fabio Volo: rischi di fare figure pessime.
le spiegazioni le attendo ansioso in realtà, anche se sinceramente dubbioso di riceverle ormai.
23 marzo 2012 alle 4:52 PM
Marco, io non la penso come te.
Fattene una ragione.
Esistono al mondo persone che hanno opinioni diverse dalle tue.
Non essere così insicuro da considerarla una minaccia.
23 marzo 2012 alle 5:02 PM
la minaccia non è per me, ma per chi, volendo solo informarsi, ne ha una lettura dozzinale e superficiale.
un piccolo hint: moralità di altruismo, in filosofia, significa una cultura preesistente data dalla cultura di appartenenza. altruismo è invece un sentimento spontaneo del singolo. rileggi la frase che hai citato te stesso con questa piccola conoscenza in più.
non sto attaccando te direttamente (in realtà sono calmissimo. mi avrebbe anzi stimolato molto fare questa stessa chiacchierata dal vivo. purtroppo per post come questi si rimane troppi distaccati in ogni senso). sto attaccando internet, che permette a tutti di dire la propria.
parlare di filosofi premette una conoscenza della materia in primis. la critica di una persona che per la prima volta si avvicina a testi di questa levatura crea, per forza di cose, giudizi del genere.
l’unico sentimento che ho non è insicurezza, è tristezza
23 marzo 2012 alle 5:09 PM
Solo John Galt ha il diritto di dire la propria?
Marco, stai scivolando nel patetico.
23 marzo 2012 alle 5:40 PM
ai lettori l’ardua sentenza su chi sia realmente patetico
23 marzo 2012 alle 6:41 PM
Non è così ardua
18 giugno 2016 alle 12:13 AM
Tu, della Rand, non hai mai letto nulla.
18 giugno 2016 alle 8:22 AM
Magari semplicemente ciò che ho letto l’ho capito 😉