Ho sempre avuto una certa diffidenza, nei confronti di Ravaged Earth, supplemento pulp per Savage Worlds pubblicato da Reality Blurs.
A mettermi a disagio è sempre stata quella copertina, che col genere pulp c’entra un po’ poco.
Sembra la copertina di un affare dedicato a dei supereroi.
E in effetti non è poi così lontano dalla verità.
I marziani hanno attaccato la Terra nel 1898.
Tutti i dettagli ve li fornisce H.G. Wells.
Dopo la disfatta dei marziani per via dei virus terrestri, l’umanità ha ricostruito il mondo devastato, e non ha esitato a cannibalizzare tutta la tecnologia disponibile lasciata sul campo dagli invasori.
Ma con la tecnologia e con la fonte di energia dei marziani, l’Aetherium, viene anche la consapevolezza che l’atmosfera terrestre è stata infestata dalle radiazioni delle armi degli invasori.
radiazioni che promettono di causare mutazioni, e mutamenti, nei tempi a venire.
Il gioco è ambientato nel 1936, in un mondo nel quale società segrete e misteriose cricche si contendono il potere, e nel quale alcuni individui, toccati dal metallo alieno, hano sviluppato capacità straordinarie.
Ravaged Earth si descrive come “High Powered Pulp”, e la parola chiave è proprio High Powered.
Gli eroi che si possono mettere in campo sono un gradino al di sotto dei supereroi dei fumetti moderni – Doc Savage è chiaramente una ispirazione per il manuale.
Ora i supereroi a basso potenziale non a tutti piacciono.
E può essere difficile bilanciare i superpoteri con le atmosfere degli anni ’30.
Io personalmente propendo per un pulp avventuroso con personaggi straordinariamente normali, o meglio ancora normalmente eccezionali – non cerco spiegazioni super-scientifiche per le capacità straordinarie dei miei personaggi, soprattutto non cerco un fattore unificante.
Ma la presenza del fattore unificante, in Ravaged Earth, non è poi così mostruosamente ingombrante.
È vero, preferisco forse il tascabile ma polposo Thrilling tales come manuale per il pulp in SW – o magari i due classici manualetti prodotti dalla Pinnacle.
Ma Ravaged Earth ha delle buone idee – e si presta a interessanti esperimenti con questa sua atmosfera post-steampunk/dieselpunk.
Sotto alla copertina che continua a non piacermi troviamo perciò una storia dettagliata degli anni post-invasione, una panoramica dello stato del mondo nel 1936, una selezione di vantaggi e svantaggi e modifiche alle regole (com’è abituale per i manuali di SW), più una polposa sezione per il master (interessane la sezione su come creare cattivi memorabili).
Non mancano il generatore casuale di trame pulp, ed una avventura introduttiva.
145 pagine, ormai solo più disponibili in formato pdf tramite il solito RPGDriveThru.
Nel comlesso, un’aggiunta più che discreta alla collezione di Savage Worlds.
Non riesce ad entusiasmarti, il formato elettronico non aiuta, e le molte, eccellenti idee del setting non riescono a coagulare per quel che mi riguarda.
Ma ne smonterò dei componenti e ruberò delle idee per inserirli nelle mie future campagne.
Chissà…
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8 settembre 2011 alle 9:15 AM
Se ti piace il pulp alla Indiana Jones ti consiglio molto la serie Daring Tales of Adventure della Triple Ace Games. Sono avventure complete in perfetto formato pulp (seguono persino la struttura narrativa in 4 atti). Nel primo numero ci sono anche delle quick and dirty setting rules.
Ci sono anche dei compendii cartacei se ti interessano e sono tutte molto belle.
Ciao
Umberto
8 settembre 2011 alle 3:02 PM
Una storia che per molti versi ricorda l’ottima graphic novel “Tracce di rosso”. Se non la conosci ti consiglio di recuperarla assolutamente, perché è proprio “roba tua” 😉
Qui la mia vecchia rece, non fare troppo caso allo stile acerbo: http://mcnab75.livejournal.com/226108.html
9 settembre 2011 alle 10:58 AM
@Mcnab
Annotato – lo avevo visto in giro ma non li avevo dato molto peso.
@Umberto
Conosco bene Daring Tales ed ho i quattro volumi a stampa.
Ormai non dico di avere tutto ciò he esiste in campo ludico a tema pulp, ma mi ci sto inesorablmente avvicinando.
11 settembre 2011 alle 12:43 PM
Hai anche Space Lanes :)? Anche quelle ancora non uscite :)?
11 settembre 2011 alle 2:08 PM
Space Lanes non mi interessa granché – per la fantascienza uso altri sistemi.
Quelle non uscite… intendi quelle non uscite in cartaceo?
No, quelle non le ho – aspetto i prossimi volumetti (o una cvolta che su DriveThru devo fare cifra tonda).
11 settembre 2011 alle 6:57 PM
Cosa usi per la fantascienza, per curiosita`?
11 settembre 2011 alle 8:07 PM
Avendo al tavolo otto appassionati di fantascienza molto molto agguerriti, bado di più all’ambientazione che non al sistema.
La mia squadra ha una lunga militanza in Fading Suns, anche se lo zoccolo duro della nostra SF rimane Trinity, della White Wolf.
Prossimamente penso butterò sul tavolo Eclipse Phase (sul quale posterò nei prossimi giorni).
Ed ho un paio di mezze idee per creare una ambientazione hard SF non spaziale per Savage Worlds, ma ci vorrà un sacco di tempo…
12 settembre 2011 alle 1:16 PM
Capito. Ti pensavo un fan di Traveller 🙂
12 settembre 2011 alle 1:24 PM
Guarda, massimo rispetto, come dicono i gggiovani, per Traveller, ma è proprio fatto di legno.
E poi, ok vecchio, ma io sarei al massimo della generazione di MegaTraveller 😀
Chissà, forse avessi cominciato a giocarci nel 1978… ho i manualetti, ma l’ho sempre trovato pochissimo di mio gusto.