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ciò che non ci uccide ci lascia storpi e sanguinanti

Il segreto dell’acciaio – una top five

18 commenti

Fine settimana, tempo di post disimpegnati.
L’amico Mcnab, qui nella cella di fianco, ha messo su una elegante lista testosteronica di cinque armi “definitive” prese dalla narrativa, dai film, dai fumetti, dai giochi.

Ma… e le armi fantasy?
E, soprattutto, le spade – strumento iconico della narrativa che viene chiamata appunto sword & sorcery?

Ecco quindi un po’ di coltelleria fantastica, per coloro che trovano le Big Fucking Guns un po’ eccessive.

Non in un ordine particolare…

Nome: Stormbringer
Dove: le storie di Elric, di Michael Moorcock
Ultimo proprietario conosciuto: Elric l’Ammazzaparenti, già ultimo imperatore di Melniboné, Campione Eterno
Aspetto: una spada a due mani di un non meglio definito materiale nero, con incise rune innominabili; originariamente parte di una coppia, con la gemella Mournbringer.
Natura dell’arma: non è una spada, è un demone.
Risucchia e consuma l’anima delle vittime, e ne trasferisce una parte a chi la impugna; ha il pessimo vizio di prendere il controllo dello spadaccino, e la tendenza a preferire le anime deglia mici a quelle dei nemici.
Impossibile liberarsene.
Nuoce gravemente alla salute? – Sì.

Nome:  The Changeling
Dove: il ciclo di Morgaine, di C.J. Cherryh
Ultimo proprietario conosciuto: Morgaine cri Chia, alias la Strega dai Capelli Bianchi
Aspetto: una spada dalla lama di cristallo che riluce di una fredda fiamma azzurra, l’elsa sagomata come un drago dorato che stringe la lama fra i denti.
Natura dell’arma: non è una spada, è un campo di forza che contiene una singolarità.
Sfoderata, genera un vortice interdimensionale che risucchia amici e nemici e li scaraventa altrove nello spazio e nel tempo.
Per sempre.
La vibrazione dell’arma sguainata causa dolori e probabilmente necrosi dei tessuti ossei dell’arto di chi la impugna.
Nuoce gravemente alla salute? – Sì.

Nome: Nightblood
Dove: Warbreaker, di Brandon Sanderson
Ultimo proprietario conosciuto: Vasher il vagabondo
Aspetto: una spada preziosa, e di squisita fattura
Natura dell’arma: Nightblood è energia magica condensata, ed è stata creata con lo scopo preciso di distruggere il male. Peccato che, pur senziente, non abbia alcun senso morale, e quindi non sappia distinguere fra bene e male. Per ora lavora sul presupposto empirico che chiunque desideri possederla o usarla sia malvagio, e debba perciò essere eliminato.
Nightblood non la si impugna – la si offre al nemico.
E quanto parla!
Nuoce gravemente alla salute? – Sì.

Nome: La Spada di Shannara
Dove: nel romanzo, La Spada di Shannara
Ultimo proprietario conosciuto: l’ultimo erede vivente di Shannara, già Signore degli Elfi.
Aspetto: una spada un po’ kitsch, infilata, senza nessun rispetto per il copyright, in una roccia squadrata.
Natura dell’arma: forgiata magicamente, ha il potere di rivelare la verità, senza alcun compromesso –  che è un po’ zoppa, come idea, ma alla fine funziona.
Solo gli autentici eredi di Shannara la possono impugnare.
Secondo alcuni studiosi, La Spada di Shannara ha anche il potere di annullare istantaneamente ogni forma di proprietà intellettuale.
Nuoce gravemente alla salute? – No.

Nome: Scalpel & Cat’s Paw/Graywand & Heartseeker
Dove: il ciclo di Nehwon, di Fritz Leiber
Ultimo proprietario conosciuto: il Gray Mouser/Fafhrd
Aspetto: uno stocco ed un pugnale lungo, utilizzabile come main gauche/una spada lunga e un pugnale a lama massiccia.
Natura dell’arma: nessun potere, nessuna stranezza. Tenute in ordine e ben affilate, maneggiate con perizia.
Spesso perdute in azione e rimpiazzate.
Nuocciono gravemente alla salute? – Solo a quella degli altri.

Menzioni speciali – cinema

La Spada della Mente
In Hawk the Slayer
Extra: la si può controllare col pensiero.

La Spada a Tre Lame
In The Sword & The Sorcerer
Extra: ha quattro lame.

La Spada di Conan
In Conan the Barbarian
Extra: fornisce una metafora un po’ facilina ma funzionale su tutta ‘sta faccenda del segreto dell’acciaio. La si può acquistare come replica ufficiale.

Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

18 thoughts on “Il segreto dell’acciaio – una top five

  1. Bella anche questa top 5 sulle armi fantasy! 🙂

    Alla frase “senza nessun rispetto per il copyright” mi sono piegato! xD

    Ciao,
    Gianluca

  2. Bella top5! ^^
    Secondo me però manca l’Ammazzadraghi di Gatsu (Berserk), che nell’Olimpo delle spade merita un posto d’onore. E la Ultima Weapon di Cloud Strife (FF VII). Un posticino anche all’inflazionata Anduril, Fiamma dell’Occidente, si può dare… Per non parlare poi di Excalibur, la progenitrice di tutte le altre! 😀

  3. Post eccellente!
    Mi vien voglia di ri-copiartelo 🙂

    Delle spade che citi la prima nel mio cuore è quella di Shannara, seguita da Stormbringer.
    Aggiungerei la Spada del Sole, parte integrante della mia infanzia.

    Tornando a Shannara, Brooks si è inventato un bel po’ di armi magiche memorabili, a partire dallo Stiehl, la daga di Pe Ell.
    Quanti ricordi!

  4. Io conoscevo solo Stormbringer e le lame di Fafrhd e del Gray Mauser,le altre mi erano sconosciute.La The Changeling come concetto è molto affascinante.Dal canto mio invece ricordo la spada spezzata dell’ononimo libro di Anderson,arma in grado di concedere a chi la usa la vittoria per poi provocarne la morte.

  5. La spada spezzata di Anderson fu, a detta di Moorcock, una diretta ispiratrice di Stormbringer.

    I romanzi della Cherryh sono caldamente consigliati.
    Quello di Sanderson è fantastico e si può leggere gratis, coi commenti dell’autore, sul suo sito web.

  6. Terminus Est, la spada di Severian (Gene Wolfe, Libro del Nuovo Sole). Punta squadrata, cava all’interno e piena di emrcurio. Inutile in duello. Se le spade fossero donne, questa sarebbe bellissima, fallica ma inconsistente.
    Se dobbiamo rivangare i libeigame, EJ mi piaceva di più della Sèada del Sole.

  7. @mcnab Oh la Spada del Sole! Si si

  8. @Jonnie
    Io New Sun lo considero fantascienza 😛

  9. Bene, ora non vi resta che scegliere un’arma ciascuno (rigorosamente dall’arsenale dell’altro), e che il duello abbia inizio! E che sia all’ultimo sangue (non come lo stinco di porco!)

  10. E la Spada del Re Rivano dove la mettete, ragazzi? 🙂

  11. Lo so che Davide non ama il sor Tolkien, ma una citazioncina di Anglachel/Durthang, antesignana di Stormbringer nella sua tendenza a seccare i proprietari ed i suoi collaterali, gongolandoci pure un po’? Per non parlare delle gemelle Glamdring ed Orcrist col cuginetto Pungolo. O, ancor meglio, Caudimordax l’affettadraghi, regalata ad un contadino come scarto di magazzino.
    Poi, più da ambito mitologico che fantasy, Caladbolg. Caratteristica simpatica: ogni fendente taglia via tutti quelli che si trovano davanti. Anche se stanno a mezzo chilometro.
    Infine la spada di Carrot Ironfoundersson, dal ciclo della Guardia Cittadina di Pratchett: non è magica, non è decorata in modo bizzarro, non ha nome. È soltanto un pezzo di acciaio affilatissimo con un’elsa. Mi pare basti e avanzi.

  12. Io mi sono limitato alla sword & sorcery.
    In Tolkien, anche i rasoi da barba hanno un nome, un potere caratteristico e brillano di luce azzurra in presenza del male (o di una schiuma da barba a pH aggressivo).

  13. Beh, assolutamente primi Stormbringer e Scalpel & Cat’s paw.
    Gran bel post Davide. 🙂

  14. Però in Tolkien nessuno si fa la barba, né i tizi con le orecchie puntute, né i tappetti coi piedi lanosi, men che meno i Nani Lunghebarbe (ovviamente). Al limite gli uomini si danno ogni tanto una spuntatina con le forbici. Punterei sulle cesoie da giardinaggio. Probabilmente brillano in presenza di gramigna e ortica.
    Tornando a bomba, la spada usata da Kull in “I Re delle Tenebre” schifo schifo non fa… visto che spacca uno scudo vichingo e taglia la maglia ad anelli senza neppure sciuparsi il filo.
    Poi c’è la Spada dell’Alba di Dorian Hawkmoon, discreto condominio di anime, visto che c’entra tutta una legione dentro.

  15. Mi facevo chiamare swordman, potevo mancare? Vogliamo parlare delle spade celtiche saltamondi del ciclo della Legione Perduta di Turtledove? Dell’ascia bipenne di Druss con demone annesso (Gemmel), della Widowmaker di Peter Moorwood (Il bastone del drago, questo il titolo in italiano del romanzo).
    Potendo sceglierne una sola, quella di Conan. Non è magica, non è maledetta. Ma ha fatto più morti della peste nera.

  16. Eh, ma anche Conan, credo che ne abbia perdute e rubate di nuove in continuo…
    Lui non aveva sentimentalismi inutili per l’hardware 😉

  17. La domanda che chi conosce Howard pone sempre appena sente dire “la spada di Conan” è “quale?”. Per non parlare di asce, clave, mazze, coltellacci, scimitarre… mai stato pignolo, il Cimmero. Donne e spade: una o più a racconto.

  18. Pingback: Top5 – the real deal « angelobenuzzi

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