Kim Newman detiene un primato assoluto, nella mia esperienza di lettore – il suo Anno Dracula, letto sul tram tornando a casa dall’università, riuscì a farmi saltare la fermata.
Ad un certo punto alzai gli occhi dalla pagna e mi resi conto che il tram era fermo al capolinea, ed io non me ne ero assolutamente accorto.
Questo è per me un criterio un po’ empirico ma infallibile per identificare un buon libro ed un buon autore.
Anche se mi è capitato una volta sola.
E Anno Dracula è un eccellente libro, scritto da un autore eccellente.
Inutile dire che dopo Anno Dracula mi procurai un sacco di cose scritte da Newman, non solo in ambito narrativo, ma anche in ambito saggistico – il BFI Companion to Horror, che Newman curò negli anni ’90, resta un tomo meraviglioso e indispensabile – trovando ripetute conferme al fatto che, sì, avevo beccato un vincente.
Ed ecco che ora mi capita questo strano romanzo, che fin dal titolo mi promette le meraviglie che mi aspetto dall’autore londinese.
Professor Moriarty, The Hound of the Durbervilles è un romanzo ad episodi, in effetti il prodotto di un fix-up di alcune storie comparse su riviste e antologie, con circa un 50% di materiale nuovo, a formare una narrativa coerente.
Il testo è inquadrato con un classico framing device – in seguito alla crisi economica, il fallimento di una banca-canaglia porta alla luce un manoscritto che si direbbe stilato da Sebastian “Basher” Moran in persona. Una curatrice un po’ snob viene ingaggiate e praticamente obbligata col ricatto a curarne l’edizione, che è poi ciò che abbiamo fra le mani.
Il manoscritto di Moran narra le sue imprese al servizio del terribile Professor Moriarty, il Napoleone del Crimine, negli anni che precedono il confronto fra Moriarty e Holmes alle cascate di Reichenbach.
Non siamo tuttavia nel territorio del semplice pastiche holmesiano.
Le storie di Moriarty & Moran sono avventure fantastiche, con una abbondante dose di commedia, una spolverata di steampunk (*), ed una profonda propensione per l’eclettica cultura letteraria.
Ogni storia, narrata da Moran – che non manca di divagare – si affianca ad una storia del canone Holmesiano, presenta in altra luce un personaggio dell’opera di Conan Doyle, ma fa soprattutto riferimento ad almeno un romanzo o racconto derivato dal canone della letteratura vittoriana.
(e la curatrice non manca di segnalarci questi riferimenti nelle dotte annotazioni)
Newman si diverte, evidentemente , senza dimenticare di inserire, quando possibile, personaggi presi dalla narrativa d’appendice – primo fra tutti il cinese Signore delle Strane Morti (alias Fu Manchu), fornitore preferenziale degli animali esotici che Moriarty usa per alcuni dei suoi piani più ingegnosi.
Moran, narratore inaffidabile, assomiglia moltissimo, per tono e atteggiamenti, al mio vecchio amico Sir Harry Flashman – ma come fa notare lo stesso Newman nella postilla, Moran per lo meno le medaglie se le è guadagnate seriamente, e se Flashman resta un vigliacco fortunato, Moran è piuttosto un maniaco dell’adrenalina piuttosto sfortunato.
Irto di opinioni irripetibili su bambini, cani, stranieri, donne, omosessuali, poliziotti, cittadini britannici, militari, cocchieri di piazza, contadini, intellettuali, politici e praticamente ogni creatura che respiri sulla superficie del pianeta (a cominciare dal suo datore di lavoro Moriarty), il colonnello Moran, il cacciatore di tigri che ha sparato a qualsiasi cosa gli sia capitato a tiro, sempre disperatamente alla ricerca di un guadagno, di una scorciatoia o di una sottana è un personaggio che è bello odiare, e che ci strappa dei sorrisi amarissimi.
Poiché dove mi trovo ora non ci sono tram, non posso sottoporre questo volume al test della fermata di casa.
Posso tuttavia portare un altro fenomeno a sostegno della qualità del romanzo – ad un certo punto, a circa un terzo del tomo, una battuta su Nietsche mi ha fatto ridere tanto a lungo e tanto forte, che i vicini si sono preoccupati (il fatto che sia accaduto alle due di notte spiega forse parte della loro preoccupazione).
Grande, solidissimo, intelligente intrattenimento.
Ce ne saranno altri.
Non possiamo che augurarci di sì.
(*) I padroni nazionali del vapore probabilmente lo odieranno, un po’ perché piace a me, un po’ perché è troppo intelligente, un po’ perché non potranno sfuggire all’impressione che Kim Newman sberleffi il genere con estrema allegria.
25 gennaio 2012 alle 7:58 AM
Ecco quello sarebbe un altro autore che meriterebbe la pena di essere intervistato.
25 gennaio 2012 alle 10:08 AM
Bella segnalazione…libro intrigantissimo!
DEVO AVERLO!
Mi hai fatto venire una voglia matta di leggerlo…mi sa che scalerà la pila dei libri in attesa molto rapidamente…
E’ il genere per cui vado matta, ma che ultimamente ha prodotto una serie di robaccia commerciale.
E quindi ho un po’ smesso di rischiare, il tempo è troppo poco per leggere un brutto libro.
Questo suona davvero ben fatto.
Grazie
Cily
25 gennaio 2012 alle 11:03 AM
Io sono ancora qua che rimpiango di essermi lasciato sfuggire quel paio di volumi di Newman tradotti in italiano. Ma prima o poi li becco, o se li becco!
25 gennaio 2012 alle 11:19 AM
In Italiano dovrebbero aver tradotto Anno Dracula e Bloody Red Baron… che però ora Newman ha ristampato con correzioni, extra e annotazioni… così come dovrebbe prossimamente ampliare e annotare i due volumi successivi.
25 gennaio 2012 alle 11:39 AM
Devo averlo!Grazie della segnalazione 🙂
25 gennaio 2012 alle 2:19 PM
Di Newman ho letto tutto ciò che è arrivato in Italia, ossia la saga ucronico-draculesca, trovando ogni suo romanzo delizioso.
Anche come persona non è male, vedendo come interagisce coi lettori su Facebook.
Un vulcano di idee!
25 gennaio 2012 alle 2:30 PM
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
25 gennaio 2012 alle 2:39 PM
@Mcnab
(ma com’è che cittadiniprimaditutto arrivano sempre dopo che hai commentato tu? Quale oscuro segreto ci nascondi?)
Newman è in gambissima, e Nick ha ragione – sarebbe bello intervistarlo.
Una cosa spettacolare – dicono – sono le serate del BFI in cui proietta e commenta col pubblico in sala vecchie pellicole…
25 gennaio 2012 alle 3:28 PM
Il punto è che io e icittadiniprimaditutto puntiamo alla conquista occulta del mondo 🙂
Detto ciò, perché non gli proponi tu un’intervista? Mi sembra un’evoluzione naturale della tua ammirazione per lui. Sempre se la cosa ti interessa, ovvio.
25 gennaio 2012 alle 4:27 PM
Newman era a Trieste qualche mese fa, per il festival della fantascienza. Io l’ho visto di sfuggita, aveva un intervento brevissimo per presentare un suo libro, però mi sembra che altri blogger del giro, come Simone Corà, siano riusciti ad assistere e a vederlo “da vicino”.
Eccoli: http://welcome-to-midian.blogspot.com/2011/11/sciencefiction-2011-1-di-3.html
25 gennaio 2012 alle 7:08 PM
Non trovo mai qualcosa di suo in libreria, ultimamente ho pensato di arrendermi, ma dopo questo articolo la passione per la ricerca dei suoi libri si è riaccesa 😀
25 gennaio 2012 alle 8:16 PM
Concordo con Cily, libro intrigante e assolutamente da avere!
@Nick
l’intervistina magari…
nessun libro mi ha fatto mai saltare nulla, attendo ancora la mia epiphany.
25 gennaio 2012 alle 9:07 PM
Bella segnalazione! Di Newman ho letto solo un racconto, che tra l’altro era l’unico degno di nota della mediocre antologia “Il Grimorio di Baker Street” (Gaslight Grimoire, in lingua originale). Anche quello era narrato da Moran (che però faceva più la parte del fesso, in realtà) e aveva come “protagonista” una geniale idea di Moriarty, più goliardica che realmente malvagia, ma comunque esilarante.
Tra l’altro di Kim Newman si trovano quasi tutti i libri in inglese su library.nu…
25 gennaio 2012 alle 9:52 PM
Grazie della segnalazione – tuttavia, poiché mi piace ciò che scrive Kim Newman, non ho problemi a pagarglielo, così magari lui ne scrive ancora.
In fondo sono un romantico.
26 gennaio 2012 alle 7:27 PM
in italiano i due seguiti sono Il Barone Sanguinario e Dracula Cha Cha Cha…
Io li tengo d’occhio sull’ottimo “comprovendolibri” (che è legale).
Davide,, quindi che tu sappia questi due libri sono stati “aggiornati” da Newman?
27 gennaio 2012 alle 2:42 AM
Da quel che mi è dato capire, Newman sta lavorando alla revisine/annotazione in parallelo con le sue altre attività di scrittore, critico etc., quindi procede abbastanza lentamente.
Anno Dracula e Barone Sanguinario sono già stati revisionati e pubblicati.
Credo che il terzo volume (Dracula Cha Cha Cha) sia attualmente in fase di revisione, e probabilmente uscirà nella seconda metà del 2012.
Poi dovrebbe venire il quarto, Johnny Alucard…
27 gennaio 2012 alle 9:45 AM
Che meraviglia… scopro che c’è anche una trilogia su Genevieve, una vampira creata da Newman per dei romanzi di Warhammer (?), che si trova anche in italiano…
Certo, mi preoccupa un pò il livello delle traduzioni, ma insomma…
Mi hai fatto tornare la curiosità, adesso me li procaccio tutti!!!
27 gennaio 2016 alle 1:50 PM
Una perla d Newman scoperta su una vecchia antologia Nord: Ubermensch!, racconto dedicato a un Superman nazista e infarcito di riferimenti all’espressionismo tedesco
27 gennaio 2016 alle 1:54 PM
Da “Famous Monsters”, credo.
Ne è stato anche tratto un breve film, molto bello.
Youtube ne aveva una copia.
27 gennaio 2016 alle 11:40 PM
Famous Monsters, uh? Mi metto in caccia! Grazie
28 gennaio 2016 alle 12:03 PM
È una delle prime collezioni di storie di Kim Newman, vale decisamente la pena.