È agli atti la mia passione per il vecchio fantastico.
Romanzi cinesi ed arabi.
Cose scritte da strampalati gentiluomini nel 1800 che a detta di quelli fighi non sono steampunk.
Vetuste riviste pulp e loro frequentatori più o meno assidui.
Quelle cose seriali che pare si facessero solo fra gli anni ’50 e ’70.
La space opera.
L’orrore sovrannaturale e lovecraftiano.
Il fantasy pre-tolkieniano.
La sword & sorcery.
Non sono tuttavia convinto – come sostengono alcuni personaggi nazionali – che la fantascienza sia morta quando morì Dick, o che il fantasy sia entrato in stagnazione col suicidio di Bob Howard.
A titolo di ginnastica, in questo senso, da quando ho deciso di ridurre drasticamente la spesa per i libri (c’è la crisi, sapete), una delle mie pratiche è la seguente…
Avendo fissato un budget per le letture mensili, un mese ogni sei lo dedico a dare la caccia a cose nuove (o relativamente tali) e di autori mai letti prima.
Marzo – mese della follia, ricordate, la lepre e tutte quelle cose – ho deciso di investire i miei sudati risparmi in quattro volumi, che leggerò nelle prossime settimane (uno in effetti è già in funzione).
Per ciascuno farò un post, ma tanto per dare un’idea della vitalità e della varietà dell’offerta fantastica in lingua originale, elenco qui – senza i titoli – i quattro volumi acquisiti.
. una space opera, ma hard science fiction (*), del 2011
. un planetary romance, ma femminista, del 2012
. un fantasy, ma di ambientazione giapponese, del 2003
. un orrore sovrannaturale, ma cospirativo e ucronico, del 2006
In totale, circa 1600 pagine.
Insomma, una buona selezione.
E tre su quattro sono opere prime.
E mi pare opportuno chiudere questo semplice cat blog con una esortazione ad adattarsi a leggere in lingua.
Più varietà, più qualità e prezzi infinitamente più abbordabili.
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*(occhio, Iguana – Stross dice che è meglio di Hamilton – e dalle prime cento pagine gli darei ampiamente ragione)
9 marzo 2012 alle 9:19 AM
“occhio, Iguana – Stross dice che è meglio di Hamilton”
Non che ci voglia poi molto…
(non sei passato sul mio blog ultimamente, vero? ;-))
L’autore è finlandese? Perché c’avevo fatto un pensierino anch’io, ma poi ho desistito, che da quel che leggevo in giro è un po’ troppo gelida per i miei gusti.
Ma magari parliamo di tutt’altro…
9 marzo 2012 alle 10:41 AM
Parliamo di tutt’altro.
Ed ora passo sul tuo blog.
9 marzo 2012 alle 10:53 AM
Attendo le recensioni, e la fantascienza non è morta con Dick così come la Fantasy non è morta con Howard. Anzi sono vive e ci salutano tutti. 🙂
9 marzo 2012 alle 11:21 AM
Ciao Davide, commento pochissimo ma lurko sempre con piacere 🙂
E volevo solo dirti che… non puoi mettere quelle quattro mini descrizioni così attraenti senza mettere i titoli! No dai, aspetterò con piacere le recensioni.
Piccolo OT: sto leggendo Il crocevia del mondo (dopo però aver letto Bestie, uomini, dei) e mi chiedevo se posso contattarti via email per alcune domande/approfondimenti… (credo di sì, ma il commento mi sembrava troppo corto quindi ne ho approfittato).
9 marzo 2012 alle 1:17 PM
@Luca
Tranquillo, la prima arriva in capo a 24-36 ore – il romanzo fila come un diretto.
Per domande e approfondimenti sul Crocevia, usa la mail, ma anche i commenti sulla pagina degli ebook… magari è qualcosa che interessa anche ad altri… fa tu, se sono in grado, rispondo volentieri 😉
9 marzo 2012 alle 2:02 PM
“A detta di quelli fighi”
Eh già 😀
9 marzo 2012 alle 11:57 PM
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
10 marzo 2012 alle 10:49 AM
se é meglio di Hamilton allora è roba che vale la pena, mi ubnisco al coro di quelli che aspettano la recensione
10 marzo 2012 alle 1:09 PM
Io vorrei avere più info riguardo il primo e il terzo libro.
Leggere “space opera” con l’aggiunta hard-scifi mi porta a pensare subito a un’autore affine a Kim S. Robinson.
Fosse così, mi ci tuffo.
… E se poi è riuscito a condensare tutto in un volume mi garba ancor più.
Ciao. 🙂
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