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Gli Ebook della Domenica chiude

11 commenti

Sto per chiudere il mio astore.
Non vedo occhi umidi e fazzoletti, ma mi pare comunque il caso di dare un paio di spiegazioni.

L’astore, Gli Ebook della Domenica, ha visto la luce dietro le richieste di alcuni surfisti, una manciata di mesi or sono.
L’idea era, visto che ora mi capita di leggere abbastanza spesso degli ebook acquisiti via Amazon, perché non rendere disponibile il link.
Così, osservò qualche anima candida, alzi anche qualche centesimo.

Ed in effetti, mi dico, perché no?
Io stesso frequento allegramente diversi astore, dove so che posso trovare tutto il materiale che risponde a certi criteri, tutto insieme, senza particolari sbattimenti.
È comodo – e faccio guadagnare qualche centesimo a qualche amico o conoscente.
Bello liscio.

Ma qui cominciano le dolenti note.
Amazon.it non fornisce un servizio di astore – in altre parole, Amazon Italia non mi permette di creare una pagina sulla quale voi possiate trovare tutti i titoli di cui ho parlato, tutti in un sol posto, insieme ad altri che magari io penso potrebbero essere interessanti.
L’unica cosa che posso fare, in Italia, è mettere un widget pubblicitario o un link nel post, specifico per ciò di cui sto parlandfo.
Brutto, scomodo e – coi ritmi di aggiornamento del mio blog – limitato.

Perciò il mio astore io l’ho fatto con Amazon.com.
Che inoltre ha il vantaggio di offrire una scelta di ebook molto più ampia di quella di Amazon.it

Tuttavia qui sorgono due problemi interessanti.

Il primo, è che se io vi segnalo un ebook che risulta in catalogo a 99 centesimi di dollaro (circa 80 centesimi di euro), quando poi arrivate su Amazon.com, il prezzo praticato è 1.19 euro.
Perché?
Forse perché arrivate dall’Italia, e quindi sul vostro file viene applicato il prezzo italiano, con l’IVA al 20% e i diritti SIAE… o forse per qualche altro oscuro motivo.
La cosa al momento non è stata ampiamente discussa – il pubblico strepita per le discrepanze fra prezzo dell’ebook e prezzo del cartaceo, ma non per il fatto che gli stessi elettroni, acquistati dall’Italia piuttosto che dal Dubai, abbiano prezzi differenti.

Il secondo problema è che se il vostro Kindle è agganciato al vostro account di Amnazon.it, quando arrivate sul mio astore e selezionate un titolo, Amazon.com vi dice che non ve lo può vendere, ma che potete passare da Amazon.it per acquistarlo.
Il problema è che in questo passaggio, vi sganciate dal mio negozio.
Voi pagate uguale, ma io non vedo un centesimo.
Ed in effetti, nonostante io sappia che molti hanno acquistato libri passando per il mio negozio, non ho maturato un centesimo di royalties.

A questo punto la domanda è – a che pro tenere aperto un servizio che non mi rende un centesimo, che causa un sacco di scomodità ai miei visitatori, che è frequentemente sotto attacco hacker, per cui due giorni su tre risulta non aggiornabile, sulla base del quale il mio blog è stato segnalato come sito di phisihing da qualche allegrone, e che in ultima analisi è solo ed esclusivamente pubblicità gratis per Amazon?

Quindi, per ora, Gli Ebook della Domenica chiude.
Cercherò soluzioni alternative.

Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

11 thoughts on “Gli Ebook della Domenica chiude

  1. Hai detto tutto tu, sono esattamente gli stessi problemi che ho notato io cercando di acquistare gli ebook sul tuo store.
    Credo che il problema sia proprio di amazon.it, versione limitata del .com

  2. Non mi spiego nemmeno io certi prezzi che aumentano magicamente passando da .it a .com. E c’è da dire che l’Amazon nostrano è ancora molto indietro in fatto di widget per blog. Io ne avevo uno preso da Amazon.com che mostrava un “best of” dei miei consigli, ma ovviamente non mi ha fruttato nulla…

  3. sì, il meccanismo di amazon è demenziale, in effetti io un paio di ebook li ho comperati partendo da te e evidentemente non ti è arrivato un cent. Poi altra cosa da lamentarsi è che si ostinano a non usare paypal per i pagamenti, quindi anche qualora tu maturassi delle royalties, hai due scelte: regalarle alla tua banca se hai l’accredito mensile (perché gli amazzoni ti fanno un bonifico di qualche dollaro e l tua banca ci applica sopra un costo operazione bancario di 4 euro circa!), oppure non incassare finché non sei arrivato a 100 dollari (a quel punto ti mandano l’assegno, che essendo su piazza estera, almeno quello di .com, avrà un costo notevole per essere incassato… alla BNL dove mi servo io mi staccano 12 euri per assegno!). Il tutto perché amazon e paypal sono nemici…

  4. Conosco gente in USA che fa dai 600 ai 1000 dollari al mese con l’astore.
    Qui è inimmaginabile – ma anche solo 10 euro l’anno, tanto per dire, wow, economia 2.0!
    E invece niente niente niente.

    Ma di questa di guadagnarsi una pizza col web ne riparliamo – è estate, parliamo di soldi… 😀

  5. senza contare l’annosa questione del formato dei file…
    peccato perché io ci avrei provato volentieri. e peccato per il minibanner che era meraviglioso.
    nel frattempo, per non perdere le tracce dei suggerimenti, mantenere il tag apposito? non ti rende nulla, ma fa comodissimo (anche se personalmente aggiungo direttamente alla lista su goodreads, che per colpa tua è gonfiata in maniera indecorosa).

  6. Oh, il tag c’è e rimane… semplicemente non recensirò solo alla domenica… 😉

  7. Di guadagnare col web ne riparliamo senz’altro, io non mi arrendo 😀

  8. “astore” è una involontaria correzione di e-store vero? Oppure un senso che mi sfugge… l’astore per me è un tipo di sparviero (non sono ornitologo ma faccio le parole crociate ogni tanto).

  9. Amazon chiama Astore i suoi estore… A(mazon)store… so’ mericani…

  10. Fammi sapere se ti e’ arrivata la percentuale ho preso Starving Better (che avevo piratato a suo tempo, ma vale la spesa) e Cosmos (il mio account e’ americano, quindi dovrebbe funzionare)

  11. Grazie!
    Appena mi notificano qualcosa, lo segnalo qui.

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