strategie evolutive

ciò che non ci uccide ci lascia storpi e sanguinanti

Indiana Jones ha sparato per primo

16 commenti

Questo post è stato in parte ispirato dalle reazioni isteriche suscitate dal post di un mio vicino di cella, riguardo alle sue impressioni dopo aver visto Guerre Stellari (alias A New Hope, alias Episode IV… insomma, ci siamo capiti) per la prima volta.
Ora, io personalmente non condivido alcune delle osservazioni di Paolo, ma la prima cosa che mi viene in mente, nel leggere il suo post, è quanto sarebbe bello incontrarsi in un posto accogliente con cibo e bevande, epassare una nottata a chiacchierare e discutere i reciproci punti di vista.
In tanti, facendo anche un po’ di baldoria.
Molti, invece, pare che, non condividendo le opinioni di Paolo, come primo impulso, vogliano farlo a cubetti a colpi di spada laser per poi buttarlo in pasto al rancor.
Il che mi pare molto stupido.

Eppure il problema coi fan è questo.
I fan non vogliono la discussione, temono la disparità di opinione perché la percepiscono (immagino) come una debolezza, come unamancanza di fede, e normalmente sono di una ignoranza abissale.
Baso la mia opinione su molti anni trascorsi in mezzo ai fan, ai trekkies, agli otaku (che brutto termine) e a mille altre sottoculture.
Sarei quasi tentato di dire che per i fan la resistenza è futile, o forse che il Lato Oscuro ha facile presa sulle menti dei fan.
Ma, come si diceva ai miei tempi, non potete fermare il segnale.

Ad esempio, mi son detto, non sarebbe bello poter discutere di come George Lucas sia riuscito a rovinare i due migliori personaggi che mai abbia avuto per le mani, vale a dire Han Solo e Indiana Jones?

OK, credo abbiate una discreta familiarità con entrambi i personaggi – ma per comodità, schediamoli.

Han Solo
Ex ufficiale imperiale, disertore, ribelle, pirata e contrabbandiere, mercenario, zeppo di debiti.
Compare per la prima volta in Guerre Stellari (alias bla bla bla), dove prima accetta di trasportare dei ricercati, in cambio di una cifra stravagante, poi accoppa un esattore/sicario, poi, trovandosi nella posizione di poter salvare una leader ribelle prigioniera e mandare a gambe all’aria un diabolico piano degli Imperiali (per i quali, badate, non ha alcuna simpatia), accetta – in cambio di ulteriori quattrini.
Tende ad avere il grilletto facile (spara in un interfono invece di spegnerlo).

Ah, già, ha fatto la Rotta di Kessel in meno di dodici parsec.

Henry “Indiana” Jones Jr.
Archeologo (specializzato in archeologia celtica e preromana), docente universitario, huaquero o tombarolo che dir si voglia, avventuriero.
Compare per la prima volta ne I Predatori dell’Arca Perduta, dove comincia col recuperare un idolo d’oro da un tempio nella jungla allo scopo di rivenderlo al museo dell’università per la quale lavora e poi, avendo perduto l’idolo per mano di un suo ex socio, viene reclutato per recuperare l’Arca dell’Alleanza prima che la trovino i Nazisti. Per far ciò, il suo primo passo è rintracciare la donna che ha sedotto quando era ancora minorenne, la figlia del suo migliore amico e mentore, che ora fa la barista in una topaia in Nepal (!) dove garegga a chi corica più liquore con gli sherpa del posto.

Ah, già, non sono gli anni, sono i chilometri.

Insomma, due cialtroni fatti e finiti.
E due bei personaggi.
Perché sono complicati, sono sporchi, hanno un sacco di problemi e di spigoli.
hanno un elemento di cinismo e di inaffidabilità che rende divertente vedere il mondo attraverso i loro occhi, e che tiene il pubblico sull’orlo della sedia.
Sono nella stesa categoria di Philip Marlowe, di Rick Blaine, di Kent Allard, di Harry Lime, di Al Colby, di Harry Steele.
Sono eroi fallaci, sono eroi stanchi, sono anche abbastanza di malaffare.
E funzionano benissimo.

Duda-duda, Solo?

Poi, naturalmente, le cose cambiano.
Han Solo, prima finisce in una commedia romantica hawksiana (la parte centrale di L’Impero colpisce Ancora), e poi sostanzialmente si spegne ne Il Ritorno dello Jedi. Si arriverà al revisionismo assoluto, quando un George Lucas obnubilato dal troppo tempo speso nel vuoto pneumatico dello Skywalker Ranch modificherà il montaggio della famosa pistolettata a Greedo, in modo che risulti che Han ha sparato, sì, ma solo per legittima difesa.
Che vergogna.

Star Wars creator George Lucas explained the change by stating that he wanted to make clear to children that Han had “no choice” but to shoot Greedo. This justification was unsatisfactory to many long-time and adult fans of the series.

E Il dottor Jones?
Dopo aver sfidato i Nazi al fianco della sua ex fidanzata etilica, casca in due prequel nei quali intrattiene ragazzini e anziani gentiluomini, nei quali non svaligia alcuna tomba, nei quali andrà in bianco con le sue partner bionde, e finirà per trovarsi, vecchio e un po’ imbolsito, con un figlio pirla che si crede Marlon Brando, in un quarto film che sarebbe stato meglio non girare.
Fino all’incresciosa faccenda del frigorifero.
Che brutta fine.

Ciò che intendo dire è che, nel progettare i sequel, si è smorzata quell’aura di malaffare che era ciò che rendeva eccitanti e vivaci questi personaggi*.
Nel normalizzarli, li si è appiattiti.
Certo, il battibeccare romantico in Empire è grazioso e divertente, e Solo compie anche un paio di prodezze aviatorie. Che vanno a vuoto, tra l’altro. E indubbiamente, prendere a calci i nazisti è sempre una attività meritoria.
Ma le frecce dei personaggi sono spuntate.
Forse è l’orientare troppo le pellicole al family entertainment.
Forse è confondere “protagonista” ed “eroe”, “eroe” e “sagoma di cartone”.
Di sicuro, la promessa iniziale – ecco un eroe che è eroico per scelta nonostante tutto e non per predestinazione parrocchiale – viene disattesa.

In questo senso, dimostra una dimestichezza molto maggiore con la mistica dei propri personaggi, un regista e sceneggiatore come John Carpenter – specializzato in personaggi fallati e di malaffare, e che si guarda bene dal redimere o ingentilire tanto Bob “Snake” Plissken che Jack Burton.

… rivuole solo il suo camion…

Sarebbe stato davvero difficile scrivere quelle sceneggiature senza levare la patina di illegalità e inaffidabilità che rendevano i personaggi inadatti al pubblico degli adolescenti?
Non lo so.
Io sono convinto di sì, ma non lo posso dimostrare.
—————————————————

* Mi si dirà che non è poi questa gran cosa – che in fondo anche Jack Sparrow, lungo la trilogia de I Pirati dei Caraibi, si è progressivamente rammollito e lasciato andare, ma che diamine… quelli sono film Disney!

Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

16 thoughts on “Indiana Jones ha sparato per primo

  1. Lucas ha un complesso autodistruttivo agghiacciante. è terribile l’odio che a volte dimostra per le proprio creazioni -e migliori esse sono, più le odia.

  2. uhmm… perdonami ma non mi la vedo allo stesso modo sui due personaggi in questione… tralasciando l’ultimo capitolo, Indy io non lo vedo “smussato” nel corso della trilogia… è spigoloso nel primo capitolo come nel terzo IMHO

    Per quel che riguarda Han invece credo che il discorso sia un po’ diverso… innanzitutto non si può considerare, io credo, V e VI episodio come dei sequel visto che, ai fatti, si tratta solo di un’unica storia spezzettata per ragioni “logistiche” in 3 film (così come avverrà poi per i primi 3 capitoli)… ergo è ovvio che se, come è giusto che sia in ogni storia, ci deve essere una maturazione dei personaggi, allora il personaggio X del primo capitolo non può rimanere uguale spiccicato per tutta la storia… se no che l’abbiamo raccontata a fare? 😛

    E poi naturalmente si, a tutti piaceva l’Han Solo del IV episodio, ma vorremo mica essere di cattivo esempio per le giovani e traviabili menti dei dodicenni? 😛

    • “Per quel che riguarda Han invece credo che il discorso sia un po’ diverso… innanzitutto non si può considerare, io credo, V e VI episodio come dei sequel visto che, ai fatti, si tratta solo di un’unica storia spezzettata per ragioni “logistiche” in 3 film (così come avverrà poi per i primi 3 capitoli)… ergo è ovvio che se, come è giusto che sia in ogni storia, ci deve essere una maturazione dei personaggi, allora il personaggio X del primo capitolo non può rimanere uguale spiccicato per tutta la storia… se no che l’abbiamo raccontata a fare?”

      Non posso che quotare! Per L’ICA comunque basta quel “Lo so” per avere Solo a mille! XD
      Riguardo Indy, il tempio film per famiglie? Riesce ad essere pure più spaventoso del primo capitolo attirandosi critiche e il buon dottor Jones mi sembra più di malaffare qui che non nel primo quando lavora su commissione. Prima al locale all’ inizio quando tratta con quel bosso malavitoso e poi a pranzo al palazzo in cui lo si dipinge più come un avventuriero che come archeologo.

  3. Quando si decide di produrre un film “formato famiglia”, ossia vendibile senza veti della censura americana, il risultato è sempre quello di rovinare personaggi che in altro modo sarebbero epici.
    Non che Indy non lo sia 🙂
    Han Solo invece mi ha sempre detto poco…

  4. E’ interessante notare come negli Stati Uniti una volta la grande normalizzatrice fosse la televisione, con il cinema che produceva grandi personaggi, mentre ora grazie all’avvento della pay tv via cavo il rapporto si e’ esattamente invertito ed e’ la televisione a produrre serials con grandi personaggi e sceneggiature, basti ricordare cose come Justified e Person of Interest.

    Ricordo che gia’ alcuni anni fa un articolo di Tom Holt su Locus prevedeva uno sviluppo di questo tipo, facendo notare che le decisioni produttive nel cinema erano finite in mano a managers con passata esperienza in multinazionali come la Coca Cola, mentre la struttura produttiva dei network televisivi veniva sempre piu’ pervasivamente occupata da scrittori, che iniziavano come sceneggiatori e “facevano carriera”.

  5. Effettivamente il personaggio di Han Solo si trasfigura completamente, ne L’Impero colpisce ancora e ne Il Ritorno dello Jedi è la pallida imitazione dello splendido mascalzone di Una nuova speranza.

    Su Indiana Jones invece ammetto di averci fatto poco caso. Sarà che L’Ultima Crociata è il mio “Jones” preferito.

    • A volte ci lamentiamo di personaggi che rimangono sempre uguali. Qui ci sono evoluzioni ed ecco che ci lamentiamo comunque XD. Chissà se avessimo avuto Han ancora c..eggiatore tout court, Luke volenteroso, ma sprovveduto e tutte e due che battibeccano con Leia! XD “Uff, ma questo non crescono mai?”. XD

  6. Su Han non posso dire nulla, visto che devo terminare ancora di vederlo, ma su Indiana non sbagli per niente. Quello che si vede nei Predatori è tutt’altra roba confronto a come lo si vedrà in seguito.
    Probabilmente è solo per andare incontro a giusti e mentalità diverse, che non approverebbero l’eroe macchiato che va in giro a picchiare i bambini e si scola whisky come fosse the freddo…
    Io li gradirei di più, a prescindere, ma si vede che il mondo non è ancora pronto…

    PS: grazie del link, a buon rendere! 😀

    • Scusa, ma ne IDD’A che si vede che non c’ è dopo? Nel secondo tra l’ altro come detto, Indy tratta con un boss malavitoso mentre nel primo lavora su commissione per il governo XD! Ed sembra dipinto più come un avventuriero che un archeologo vero e proprio!

  7. Macché Lucas e Lucas, il rammollimento di Han Solo è tutta colpa della carbonite, altrocheno! E dell’ammmore, ovviamente. 🙂

    Indy invece non ha colpe, è solo che nel corso della saga invecchia e si sa, le bionde preferiscono i giovanotti.
    (Tra l’altro Indy è l’unico elemento che si salva in quel pasticcio del quarto film. L’unico a rimanere fedele a se stesso, frigo compreso, mentre tutto il resto… lasciamo perdere.)

  8. Non l’avevo mai notato, ma in effetti è abbastanza evidente in Indiana Jones. Per quanto adori quei film (3 e mezzo) il terzo è un gran filmone per famiglie e il secondo da più ritenuto un baraccone da parco di divertimenti. Del resto, JC se non sbaglio non ebbe sempre grande riscontro di incassi in sala. “Grosso guaio”, soprattutto.

    • Sarà un parco per divertimenti, però abbiamo espianto di cuori umani, pranzi di quel tipo XD, gente mangiata dagli alligatori… riguardo il terzo, scusa, ma dove sta la differenza di tono con il primo? La vedo solo in Indy che fa finalmente l’ amore a differenza degli altri due in cui per un motivo o per un altro non ci riusciva XD!

  9. Non ho fatto follie per Han e Indiana. Mi diverte di più Jack Sparrow, forse perché si prende un po’ in giro.

  10. Standing Ovation Davide 😉
    – Dal

  11. Ho poco da aggiungere se non una completa condivisione delle tue analisi. Indy Jones diventa mito con I predatori dell’Arca Perduta. Tutto il film è una meravigliosa citazione pulp e decade man mano che il “family feeling” impone aroma di torta di mele sempre più intenso a ogni pellicola. Idem per Han Solo ma il caso di Lucas è forse più disperato di quello di Spielberg, cos’hanno in comune i due fabbricanti di sogni è però una progressiva perdita di capacità della direzione degli attori.
    Inchiniamoci ancora davanti a Carpenter e alla divertita gaglioffaggine di Kurt Russel!

  12. Scusa, ma l’ ultima crociata non è un prequel ed è l’ unico film in cui Indy cucca! XD

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