L’avevo scoperto – attraverso le pagine di Black Gate – alla fine del 2012, e mi ero detto che sarebbe stato il primo acquisto del 2013.
Non è andata così, ma ora, una copia in formato elettronico di Astonishing Swordsmen & Sorcerers of Hyperborea è qui sul mio hard disk.
Ed è grandissimo.
Non lo giocherò mai*, ma è bello averlo.
Di cosa stiamo parlando.
Di uno di quelli che vengono definiti retroclones di AD&D, prima edizione.
Giochi di ruolo basati sulla versione più antica e legnosa (ammettiamolo) di Advanced Dungeons & Dragons
Ma liquidarlo così sarebbe stupido, ingiusto e riduttivo.
Proviamo allora in un altro modo – AS&SH è l’Advanced Dungeons & Dragons, versione Gary Gygax, sviluppata da un ex collaboratore e amico di Gary G.
Un AD&D con le manopole del volume portate a 11, con i contenuti meglio organizzati e sottilmente ripuliti, e con tutto il ciarpame tolkienoide rimosso senza pietà e rimpiazzato con idee, situazioni ed elementi presi di peso dal vecchio Weird Tales.
Questo è un gioco fantasy solidamente radicato nell’opera di Howard, C.A. Smith, Henry Kuttner, H.P. Lovecraft.
Niente elfi barbosi, nani gretti e halfling imbelli.
Nientre orchetti burini e coboldi pulciosi.
Il gioco esclude la possibilità di personaggi non umani – e rimpiazza le razze mutuate dal fantasy di Tolkien con delle etnie che, in linea con la tradizione Hyboriana, sono poi culture umane con un cambio di consonante o uno slittamento di vocale.
Il resto, è tutto ciò che ci potremmo aspettare, e conosciamo bene.
I sei attributi base, i tiri salvezza – stile D&D, senza stranezze post-Gygaxiane – il THAC0.
Quattro classi principali – Guerriero, Mago, Chierico e Ladro.
Una bella scelta di sottoclassi.
Un lungo elenco di incantesimi.
Equipaggiamento.
Un mondo in cui muoversi – che poi è solo una grande isola – Hyperborea, e al master decidere cosa ci sia oltre i confini della mappa.
Per circa 8 euro, mettiamo le mani su…
. un manuale del giocatore, di 250+ pagine
. un manuale del master, di 230+ pagine
. una scheda del personaggio (4 facciate)
. una mappa di Hyperborea – su carta esagonata
. il template per farci da noi la scatola in cui conservare il tutto qualora decidessimo di stamparlo (e la tentazione è forte)
Circa 130 mega di scarico, tramite il benemerito DriveThruRPG.
La versione analogica costa 50 dollari più la spedizione – ed è inavvicinabile, per quel che mi riguarda.
Ma la versione elettronica…
Ah, imperdibile!
Ora, mettiamo immediatamente in chiaro una cosa.
Ho una parete coperta di giochi di ruolo.
E un portafoglio di DVD sui quali è salvato il materiale in pdf.
Se volessi giocare un sano sword & sorcery, andre i con Barbarians of Lemuria, o con Beasts & Barbarians per Savage World.
Una botta di old school?
Io propenderei per la Rules Cyclopedia di D&D, o per AD&D Seconda Edizione.
Manuali colossali e regole bizantine? Pathfinder.
Un sistema trasparente e un bel mondo fantasy? RuneQuest Terza Edizione.
Patriottismo e prodotto nazionale? I Signori del Caos, Prima Edizione.
Insomma, per fini strettamente ludici, AS&SH è meravigliosamente superfluo.
Ma io queste cose le colleziono, capite.
E poi c’è il fatto che, di tutti i discendenti di AD&D, questo è il più perfetto che io conosca, il più soddisfacente.
Sembra un AD&D proveniente da un universo parallelo nel quale il fantasy è rimasto quello delle riviste, e dei paperback.
È ben fatto, serio e non ironico riguardo alla propria natura di vecchio arnese.
È ben illustrato e decente, il genere di gioco che ti fa venir voglia di provarci, a ricatturare la scintilla.
E davvero è, fra tutti i vecchi giochi pesanti e con un sacco di regole e tabelle, quello che di più, fra tutti, mi tenta nonostante ciò che ho detto prima, a chiamare la vecchia squadra, e mettere giù un po’ di pomeriggi estivi a fare ciò che sappiamo fare meglio.
Giocare a fare gli eroi.
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*Ma poi, mai dire mai.
20 febbraio 2013 alle 8:19 AM
Bella lì! Un amico appassionato me l’aveva consigliato, ma avevo visto solo il costo della versione stampata e avevo desistito.
Per quella quantità di materiale, la versione digitale la prendo sicuro poi magari abbatto qualche albero e me la stampo per averla in biblioteca e sfogliarla con calma.
20 febbraio 2013 alle 10:30 AM
Davvero carino e conveniente anche, per chi può, in formato cartaceo (spedizioni escluse).
Ultimamente ho collezionato tutti i manuali di Pathfinder, molto sobrio rispetto la 3.5… Purtroppo il tempo per giocarci è sempre pochissimo e questi post mettono voglia. 😦
20 febbraio 2013 alle 11:01 AM
Mi pare il classico GDR più bello da leggere e – why not – da possedere, che non da giocare.
Il vero ruolista, in fondo, è anche questo.
Ottima l’idea di sostituire le razze non-umane con le etnie!
20 febbraio 2013 alle 12:41 PM
Ottimo post!! Vediamo se recupero la versione cartacea…
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