Qualcosa di assolutamente sperimentale, oggi – due recensioni appaiate, una qui in Italiano, ed una dì là su Karavansara, in inglese.
Vediamo cosa succede.
Ho parlato in passato – e con malcelato entusiasmo – del recente Leagues of Adventure, un gioco di ruolo basato sull’Ubiquity System, e prodotto dalla Triple Ace Games.
Se non vi ricordate – andate a buttare un occhio alla recensione.
Fatto?
Bene.
A supporto di questo piccolo gioiello, la Triple Ace – seguendo una pratica consolidata – ha sviluppato non manuali ponderosi (e costosi) ma una linea di supplementi leggeri e relativamente a buon mercato, definiti Globetrotter’s Guide, che in venti pagine, in formato PDF, forniscono una selezione di materiale extra.
Il primo volume della serie è The Globetrotter’s Guide to Expeditions, di Paul Wiggy Wade-Williams – scelta estremamente appropriata, considerando che Leagues of Adventure è un gioco che ha al suo nucleo l’idea che i personaggi in gioco siano esploratori di qualche genere.
Il fascicolo è disponibile per pochi euro tramite i soliti canali online, ed è un esempio decisamente classico della forma e del livello delle Globetrotter’s Guide.
Le venti pagine sono scritte fitte, con una grafica suggestiva e non invasiva e senza spazio sprecato.
La presentazione è spartana, ma comunque piacevole.
Gli elementi fondamentali dell’esplorazione ottocentesca sono descritti e dettagliati con precisione:
. finanziamento
. allestimento
. viaggio a destinazione
. conduzione dell’impresa
. approvvigionamenti
. presentazione dei risultati
Dal trovare un filantropo disposto a scucire i quattrini, al procurarsi biglietti del piroscafo ed assoldare guide e portatori (molto interessante la meccanica degli “equipment dice”), al perdersi nelle terre inesplorate e viaggiare in condizioni disagevoli, all’organizzare conferenze per illustrare le scoperte fatte, una volta tornati, c’è tutto.
Scritto bene, divertente da leggere e altamente suggestivo.
Sidebar assortite forniscono informazioni supplementari, nuovi skill e talenti, materiale di gioco.
La Guida fornisce anche due nuove istituzioni in supporto alle attività dei personaggi, quattro nuovi template di personaggi giocanti (deliziosa la Lady of Leisure, interessante lo Shipping Agent), ed una ampia selezione di personaggi non giocanti prét-a-porter.
In 20 pagine divertenti da leggere.
Fantastico.
Le Globetrotter’s Guides sono assolutamente opzionali ma – a mio modesto parere (sì, sono un fan) – assolutamente indispensabili, il genere di extra che genera idee per nuovi scenari, per nuove avventure.
La modularità permette al master di investire solo sul materiale che gli è strettamente indispensabile, l’utilizzo del sistema Ubiquity rende questi fascicoli utilizzabili per quell’altra meraviglia pulp, Hollow Earth Expedition.
Nel complesso, un supporto eccellente per un gioco altrettanto eccellente.
Impossibile non provare una certa curiosità per ciò che verrà proposto in futuro.
Ed impossibile non provare una gran voglia di giocare.
Pingback: The Far East for Gamers | Karavansara
28 marzo 2013 alle 2:14 PM
Mi piace molto l’idea dei supplementi leggeri ma gustosi.
Già verso la fine degli anni ’90 ricordo la nascita di una serie di GDR che avevano queste caratteristiche, alcune portate all’estremo (poche pagine di regole, qualcuna in più di ambientazione, e via a giocare).
Scusa se sono andato un po’ OT. Ho colto la palla al balzo.
28 marzo 2013 alle 2:40 PM
Nessun OT.
Da ormai una quindicina d’anni l’idea è quella di un sistema leggero e ridotto all’osso – i giocatori sono invecchiati, hanno meno tempo per leggersi manuali su manuali…
28 marzo 2013 alle 4:31 PM
Mi ricorda qualcosa…
Anyway, almeno nel settore degli RPG ritengo positivo non avere manualoni enormi e costosi da studiare. Anche se a me le ambientazioni particolareggiate, come sai, piacciono parecchio.
28 marzo 2013 alle 5:40 PM
Questa cosa dei giocatori invecchiati, fa tristezza. Manuali leggeri, d’accordo.