Sapete quando ci sono quelle cose che vi ronzano in testa malamente e non sapete liberarvene?
Beh, nel libro che sto leggendo c’è una citazione d’apertura.
Comune, lo fanno tutti, lo faccio anch’io.
I più neanche la guardano – ma questa, eran due giorni che mi ronzava in testa…
È di Oscar Wilde.
“Un gentiluomo di campagna inglese che galoppa dietro ad una volpe: l’ineffabile nel pieno perseguimento dell’immangiabile.”
Sapete quando cogliete una nota stonata e non riuscite a…
Ecco, così.
Poi, stasera, ho deciso di andare a controllare l’originale, e che diavolo, volevo ben dire!
“the English country gentleman galloping after a fox: the unspeakable in full pursuit of the uneatable.”
Ovvero
“Il gentiluomo di campagna inglese che galoppa dietro una volpe: l’indicibile all’inseguimento dell’immangiabile.”
E ora, un’occhiata al vocabolario
Indicibile:
1 . che non si può descrivere con parole adatteIneffabile:
1. che non può essere espresso o spiegato con semplici parole.
2 . straordinario, incomparabile
3 . termine usato dagli Ebrei per definire il nome di Dio, che è troppo sacro per essere pronunciato
Unspeakable, indicibile, è profondamente negativo – unspeakable crime, unspeakable horror, unspeakable sin.
Ineffabile è positivo. È straordinario, incomparabile. È un attributo di Dio.
E poi quel perseguimento, oddio quel perseguimento…
Una traduzione tendenziosa e fasulla, che capovolge il significato della frase di Oscar Wilde.
E dà il tono al resto del volume.
14 agosto 2013 alle 12:02 AM
Ma sai che mentre leggevo il tuo post mi sono detta “Ma che accidenti vuol dire ‘sta frase?” che poi…non sembra proprio alla Oscar Wilde.
Poi tutto è stato svelato e la tristezza è assoluta.
Accidenti!Come si può strapazzare così un autore?
Dimmi almeno…l’editore è uno importante oppure uno piccolo?
14 agosto 2013 alle 12:04 AM
Editore di prima grandezza, in un romanzo che ha vinto il Premio Bancarella quest’anno.
ma ne parleremo estesamente.
Le brutture, ahimé, sono parecchie.
E questa non è la più terribile – per quanto certamente sintomatica.
14 agosto 2013 alle 10:25 AM
Per la serie: “con quante K si scrive cultura?”
14 agosto 2013 alle 12:00 PM
Vuoi dire che sei riuscito ad aprire e leggere un libro in cui sulla copertina c’è scritto “E se quell’odio nascondesse amore”? :O
Grandissima ammirazione!
14 agosto 2013 alle 12:43 PM
Me ne avevano parlato talmente male, che volevo vedere di persona.
E poi, è ricerca…
14 agosto 2013 alle 1:13 PM
Infatti la mia ammirazione è per il tuo forte e caparbio spirito di ricerca…non avevo dubbi che fosse quello ad averti spinto! 😀
25 agosto 2013 alle 4:41 PM
Allora non sono pazza! Anch io non capivo!