Oggi è il 30 agosto, e per mia insindacabile decisione, su strategie evolutive si festeggia.
E cosa si festeggia, direte voi?
Beh, la ricorrenza è gustosa.
Perché fu il 30 agosto 1777 che per la prima volta, in Francia, gli autori ebbero la libertà di vendere i propri libri.
Fino a quel momento, infatti, la distribuzione e la vendita dei libri era monopolio esclusivo della Corporazione dei Librai.
In molti, naturalmente, predissero il disastro.
Senza il controllo di qualità esercitato della Corporazione, disse qualcuno, sarebbero arrivati in mano ai lettori libri brutti, scritti male, stampati peggio, con copertine schifose e rilegature pessime.
Chiunque avrebbe potuto improvvisarsi autore e saltare l’intermediazione e il controllo di qualità.
Il mercato si sarebbe riempito di ciarpame.
L’avidità avrebbe preso il sopravvento, ed i prezzi sarebbero saliti alle stelle.
L’accesso ai nuovi titoli sarebbe stato limitato a chi viveva nelle vicinanze dei singoli autori, uccidendo la distribuzione della cultura.
I lettori si sarebbero ben presto ribellati, e la cultura libraria francese sarebbe colata a picco per l’eternità.
Sappiamo che non andò così.
È vero, ci furono una rivoluzione culturale (l’Illuminismo, che comunque era già in giro da qualche decennio) ed una rivoluzione molto meno intellettuale (ricordate, quella con la ghigliottina…)
Ma dubito che una più salda presa della Corporazione dei Librai sul mercato editoriale avrebbe reso le cose diverse.
Specie alla voce “ghigliottina”.
Comunque – 30 agosto 1777.
Giornata dell’autore barbone?
30 agosto 2013 alle 8:52 AM
Fantastica ricorrenza da segnarsi. Partecipo ai festeggiamenti.
30 agosto 2013 alle 9:34 AM
Non conoscevo la ricorrenza e aderisco nello spirito a questa iniziativa festosa. Quanto alla ghigliottina era considerata un meraviglioso progresso, un modo “umano” e sicuro di provvedere alle condanne capitali. Ripensando a cosa è oggi la scena editoriale italiana verrebbe davvero di sperare in una bella rivoluzione, anche incruenta. Dai sanculotti agli autoprodotti?
30 agosto 2013 alle 10:05 AM
“In molti naturalmente predissero il disastro…”
Adoro come le cose non cambino poi troppo attraverso i secoli e l’umanità reagisca sempre allo stesso modo.
30 agosto 2013 alle 10:08 AM
E poi dicono che gli esseri umani sono inaffidabili.
30 agosto 2013 alle 10:11 AM
apro lo spumante!
30 agosto 2013 alle 10:37 AM
😀 Yes well – they are, Davide: untrustworthy in their predictability…
30 agosto 2013 alle 11:08 AM
Non conoscevo questa ricorrenze, ma è una magnifica occasione da festeggiare 😀
30 agosto 2013 alle 12:17 PM
L’unica cosa che è cambiata è la frequenza con cui si grida al disastro, e l’irrilevanza dei motivi per cui lo si fa.
E abbasso la corporazione dei librai.
30 agosto 2013 alle 12:29 PM
Rivoluzione simile a quella cui stiamo assistendo in questi giorni con i nuovi sistemi di autopubblicazione e la facilità di creare ebook che l’autore può far avere direttamente ai lettori senza alcuna intermediazione. Però, la rivoluzione del 1777 (di cui non avevo notizia) mi pare abbia avuto poco seguito, se nei secoli successivi i libri sono tornati dominio degli editori.
30 agosto 2013 alle 12:39 PM
In effetti, la liberalizzazione del mercato librario francese nel 1777 aprì la strada anche alla nascita degli editori come li conosciamo oggi.
Editori che, è interessante notare, fino al 1846 non ritennero opportuno considerare l’idea di pagare una percentuale sulle vendite agli autori.
30 agosto 2013 alle 1:53 PM
Dunque liberalizzazione a vantaggio degli editori e non degli autori! La vera rivoluzione, dunque, è quella moderna, a vantaggio di lettori (che possono avere libri a prezzo ridottissimo o gratuito) e autori.
30 agosto 2013 alle 12:43 PM
Condivido subito (nel senso che spammo l’articolo) e condivido anche i festeggiamenti!
30 agosto 2013 alle 1:15 PM
“in molti naturalmente predissero il disastro”
::.perchè non hai notizia del casino scatenato dal sindacato degli amanuensi nel 1455 a francoforte,quando gutemberg mise in vendita la prima bibbia stampata. 🙂
30 agosto 2013 alle 2:43 PM
Festeggio volentieri 🙂
Chi ha paura, secondo me, è proprio perché teme di perdere una posizione di comodo e di controllo.
My 2 cents…
30 agosto 2013 alle 4:58 PM
Caro Davide, non conoscevo questa ricorrenza. I tempi cambiano…….
Sono settimane che ormai ti seguo con attenzione e trovo le tue segnalazioni e recensioni sempre interessanti e stimolanti.
Ho appena finito di leggere il libro “Il codice gianduiotto” del tuo corregionale Gambarotta, a quando una tua recensione su questo simpatico giornalista astigiano?
Ciao.
30 agosto 2013 alle 5:14 PM
Mai.
30 agosto 2013 alle 5:28 PM
I sanculotti autoprodotti, forse. Suona pure bene. Auguri a tutti i sanculotti !
30 agosto 2013 alle 5:45 PM
écriture libérer avancement!