Primo aprile, e Gli Orrori della Valle Belbo – la serie di racconti horror ambientati qui sulla mia porta di casa – da scherzo (“prima o poi…”) diventa realtà.
Da oggi è disponibile online il secondo volume di questa serie.
Che non avrebbe dovuto esistere, come serie, ma che volete farci…?*
La nuova storia si intitola Chi ha nelle mani ha vinto.
Sono meno di 5000 parole, che si leggono in un amen.
Il titolo, che alcuni hanno trovato oscuro, deriva da un popolare modo di dire di queste parti – chi ha nelle mani ha vinto, ovvero il possesso implica il diritto.
Potete avere anche ragione in linea di principio, ma se io ho nelle mie mani l’oggetto del contendere, allora ho vinto io.
Alla fine, ha ragione chi riesce a scappare col bottino – tutto il resto è accademia.
Chi ha nelle mani ha vinto è un horror senza alcun elemento sovrannaturale – e come il precedente La Notte dei Cacciatori (rispetto al quale è molto diverso) non è una storia nuova.
Venne scritto nel 2008, per una antologia – ma l’editor non lo trovò accettabile.
Succede.
Ora, dopo cinque anni, l’ho ripulito, rieditato e revisionato.
Ho aggiunto qualche manciata di parole.
Non è il mio genere abituale di storia, ma si svolge nella Valle Belbo, e quindi, perché non farne la seconda uscita di una serie che in teoria non dovrebbe esistere?
Per molti versi, Chi ha nelle mani ha vinto non è propriamente un horror.
Ma a chiamarlo noir mi sentirei sciocco, non è strettamente un poliziesco, non è un thriller, non ha elementi fantastici.
Credo sia più orrifico, nel suo descrivere certi personaggi, di tante storie popolate di babau.
Insomma, è una storia un po’ diversa dal solito.
O forse no.
Fate voi.
Chi ha nelle mani ha vinto è una breve storia crudele.
È disponibile per Kindle, DRM free, attraverso la piattaforma Amazon per 99 centesimi di euro.
Il feedback è come sempre molto gradito.
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* Ammetto di provare un grande divertimento nel descrivere il posto in cui vivo popolato di cultisti degenerati, cannibali mutanti, omicidi psicopatici e altri orrori. È liberatorio.
1 aprile 2014 alle 9:31 AM
non è propriamente un horror, non è un noir, non è strettamente un poliziesco, non è un thriller, non ha elementi fantastici.
Beh adesso sì che sono davvero curiosa di leggerlo! 😀
1 aprile 2014 alle 5:43 PM
Come dicono dalle nostre parti: Boia fàuss, la dedica, la dedica…
1 aprile 2014 alle 11:25 PM
Sarà un piacere leggerti. Confermo che adoro questa… lettura alternativa del territorio 😀
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