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Giocare per Scrivere

17 commenti

English: Front of Pedro Damiano's Questo Libro...

Due ore sono probabilmente poche, per chiacchierare in maniera esaustiva di giochi di ruolo e scrittura – e infatti ieri sera abbiamo finito alle nove, e continuato a parlare fin quasi alle dieci.
Ma la mia lezione del corso Acheron è stata particolarmente divertente – per lo meno per me, mi auguro anche per i partecipanti.
Mi pare il caso di fare brevemente il punto di ciò che ho imparato…

Primo – esistono persone a questo mondo che non hanno mai giocato a un gioco di ruolo. Pensiero inquietante per chi ha passato quasi trent’anni a giocare.
Resta il fatto che spiegare cosa sia un gioco di ruolo è ancora abbastanza facile – un gioco di ruolo è un radiodramma a soggetto

  • dramma perchè prevede una drammatizzazione di una storia
  • radio perchè è interamente rappresentato attraverso le voci dei giocatori (niente costumi, scenografie o messe in scena)

  • a soggetto perché non esiste una trama prefissata e immutabile, ma solo un soggetto sul quale i giocatori improvvisano

Secondo – è incredibile quanto rapidamente certe persone riescano a prendere appunti nonostante io parli a raffica, divaghi selvaggiamente e in generale sia mortalmente dispersivo.

Terzo – l’impressione che molti (incluso il sottoscritto) hanno riguardo ai setting book per giochi di ruolo, ovvero che si tratti di manuali più affini a didascaliche guide turistiche che non ad opere di narrativa, è per lo meno imprecisa, e disattesa dai fatti: lo stile di scrittura e la narrazione sono un elemento essenziale nel compilare un manuale di gioco; una cosa alla quale, fno a ieri, non avevo mai pensato consapevolmente.

Quarto – gli aspiranti scrittori sono molto meno ostili, per lo meno al primo impatto, all’idea di scrivere per il mondo dei giochi di quanto non pensassi. Questo mi lascia ben sperare. È però importante distinguere gli scrittori che giocano dai giocatori che scrivono.

Quinto – che bello sarebbe fare un corso in tre lezioni dedicato solo al gioco di ruolo.
Ah!

Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

17 thoughts on “Giocare per Scrivere

  1. Bella lezione quella di ieri. Vero, altre ore sarebbero state ben spese, ma dobbiamo accontentarci 🙂
    Intanto mi studio gli appunti e le info che hai dato, poi vediamo di buttarci anche in questo mondo 😉

  2. hai mai pensato di aprire un canale youtube dove “tenere” lezioni su gioco di ruolo, scrittura, ecc? Federico Frusciante ha utilizzato il proprio canale per presentare numerose monografie sui migliori registi del cinema di genere, ed ora viaggia su una media di 15mila visualizzazioni. In pratica si è trasformato in un influencer: partecipa come giurato a diversi festival cinematografici indipendenti, e produce corti (con due lire) con la sua associazione culturale, la Videodrome Industries. Non voglio fargli pubblicità, eh: voglio solo illustrare il caso di qualcuno che, senza particolari “agganci” nell’industria culturale, è diventato un piccolo (e neanche tanto) punto di riferimento per gli appassionati. Lo seguo da un anno, e ho notato che youtube gli ha permesso di ampliare il proprio raggio d’azione. Non so se a tutte queste visualizzazioni sia seguita una monetizzazione imponente (ignoro i meccanismi economici che stanno dietro le visualizzazioni su youtube), ma di certo tutto questo gli ha permesso di “farsi un nome”. Visto l’eclettismo di questo blog, il materiale per qualche video non mancherebbe: Gdr, tecniche di scrittura, fantasy contemporaneo e non (ricordo la tua rassegna di fantasy “non convenzionale” su Il futuro è tornato, che mi ha spinto ad acquistare The dark world di kuttner), oppure alcuni punti forti del blog come la rassegna della Fantacollana.

  3. Anche se, a ben pensarci, visto il tipo di pubblico che mi pare tu voglia raggiungere (penso anche a karavansara), probabilmente la vera svolta sarebbe allestire video delg enere in lingua inglese o francese

  4. Devo fare outing ma nonostante tutto e il morboso interesse che sotto sotto avevo sempre nutrito nei confronti del mondo dei giochi di ruolo, sono uno di quegli scellerati che non ha mai giocato di ruolo. Ecco.

  5. Peccato…ti avrei seguito con piacere! Mi rifarò con i tuoi post 😉
    Aggiungo che questo post mi ha riportato alla mente il passato da giocatore di ruolo. Ho iniziato con D&D come moltissimi miei coetanei, poi ho avuto la fortuna di incontrare un amico ben fornito di ottimi giochi. Siamo passati a Warhammer RPG, poi Mutant Chronicles, infine Vampire the Masquerade…..ed è finita lì. Purtroppo, passati i 25 diventa sempre più difficile (almeno dalle mie parti) trovare gente disponibile a mettere su un party. In più, il momento è quel che è; e se si è ossessionati dalla ricerca/mancanza di lavoro, la voglia di giocare diminuisce. La cosa mi dispiace davvero tanto, perché leggendo questo blog negli anni mi son reso conto della miriade di giochi di ruolo complessi, stratificati e “da adulti” in circolazione.

    • La questione tempo/disponibilità e i problemi del mondo reale sono comuni a molti.
      Spesso il gioco può essere una valvola di sfogo, ma è comunque necessario fare degli aggiustamenti che rischiano di diventare complicati (io al momento ho una squadra che scalpita per giocare, ma sta a 80 chilometri da dove sto io).

  6. So che è un palliativo, ma…siete mai ricorsi all’espediente “campagna via internet”? Con un mio amico stavamo pensando di utilizzare Skype ed un programmino per simulare il lancio dei dadi….in alternativa, per chi non disprezza i videogames, le possibilità di approntare una campagna ci sono. Neverwinter Nights offre un editor che lascia grande libertà al master, e ormai lo si trova completo su Gog o Steam per 4-5 euro. Certo, D&D può essere una cornice troppo soffocante, ma ci sono anche altre possibilità…se non erro, anche Arcanum permetteva una modalità simile. Poi c’è Fallout Tactics. Tutti RPG vecchia scuola, fieramente bidimensionali e ottenibili con due soldi.

    • Vivo fra le tribù dell’Astigianistan, per le quali internet è qualcosa che succede agli altri. Questo commento ti arriva con tutta la potenza di una connessione con ben 30K in upload.
      Skype per me è vent’anni nel futuro – è come se vivessi nel 1993…

  7. s’avvistano altre lezioni simili in futuro?

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