Dicono che le copertine non abbiano importanza.
Ed esiste, innegabile, una certa forma di imbarazzo, da parte degli appassionati di letteratura fantastica – specie quelli un po’ attempati – riguardo alle “tipiche” copertine del genere.
Frank Frazetta è stato un grande artista, ma ora i suoi barbari nerboruti e le sue donnine discinte mettono in difficoltà una quantità di lettori che si vergognano a morte e temono l’idea di essere considerati politicamente scorretti.
E d’altra parte, le copertine vendono i libri – si tratta del primo impatto, di ciò che attira il nostro occhio, ciò che ci fa prendere il libro dallo scaffale e ci spinge a girarlo, per leggere la quarta di copertina.
Discutevo giorni addietro con una scrittrice americana che mi diceva come le copertine anni ’80 dei suoi romanzi – con il classico motivo guerriero muscolare/fanciulla in deshabillé, uscite dai pennelli di Boris Vallejo – avessero portato ottime vendite negli anni ’80, ma si fossero recentemente trasformate in un problema.
Non che fosse cambiata una virgola dei romanzi che ci stavano sotto, a quelle copertine.
Per cui, nuova edizione, nuove cover, adatte ad un pubblico maturo e serio che cerca la profondità della narrativa di speculazione e non un facile brivido e qualche titillamento a poco prezzo1.
Le vendite sono tornate al livello del secolo scorso.
D’altra parte, il pubblico ha un occhio non solo per le copertine politicamente scorrette, ma anche solo per le copertine poco professionali.
E qui mi ci devo mettere anch’io.
Un rapido sondaggio fra i miei lettori di lingua inglese ha recentemente segnalato un problema affine – le storie di Aculeo & Amunet piacciono (come testimoniato da abbondanti recensioni positive su Amazon e Goodreads), ma le copertine sono considerate off putting… che non si traduce esattamente repellenti, ma siamo da quelle parti.
E non è proprio bello sentirselo dire.
Che fare?
Procedere fieri verso il Deserto delle Vendite Azzerate, orgogliosi delle nostre copertine che portano i lettori a schivare i nostri ebook?
Io ho deciso di fare esattamente ciò che ha fatto la mia amica americana.
Ho ingaggiato un professionista – il sempre eccellente Luca Morandi, alias Cyberluke – e ho ricopertinato (che brutta parola) le storie di Aculeo & Amunet.
E le nuove copertine sono – per quel che mi riguarda, assolutamente spettacolari.
Servirà a qualcosa?
Vi farò sapere.
- per quelli, immagino, qui da noi ci sono gli ebook “erotici” che molte case editrici nazionali – incluse un paio specializzate in fantastico – continuano a sfornare con copertine al limite dell’osceno, ma grazie al cielo ciò che accade fra Amazon e l’ereader è nascosto agli occhi di chi ci siede al fianco sul tram. ↩
20 ottobre 2015 alle 11:52 AM
è stata un’ottima idea.
La nuova cover da proprio l’idea dell’azione ed è molto elegante.
20 ottobre 2015 alle 12:01 PM
Grazie.
Anche il racconto non è male, mi dicono 😉
20 ottobre 2015 alle 12:45 PM
Splendida!
20 ottobre 2015 alle 2:37 PM
È carinissima questa nuova copertina!
Anche se non capisco come una copertina di Frazetta possa essere mal vista, in libreria se ne vedo una è la prima che tiro su dallo scaffale o.o
20 ottobre 2015 alle 3:06 PM
Ci sono molte persone che hanno dei problemi con Frazetta, Kelly, Vallejo e soci – probabilmente hanno paura che qualcuno, a vedergli leggere un libro con una cover così, possa pensare che aloro piacciono quel genere di cose e non i “libri seri” 😉
20 ottobre 2015 alle 4:47 PM
Bisogna accettare l’idea che l’abito fa il monaco.
20 ottobre 2015 alle 5:03 PM
D’altra parte a casa d’altri si cerca di presentarsi in ordine 😉
20 ottobre 2015 alle 5:21 PM
Sacrosanto!
20 ottobre 2015 alle 6:40 PM
Bravo Davide,
finalmente una veste degna del contenuto.
Saluti!
20 ottobre 2015 alle 6:56 PM
Grazie!
20 ottobre 2015 alle 8:22 PM
I dettagli dello scudo sono assolutamente spettacolari
21 ottobre 2015 alle 12:25 AM
Questo mi fa ricordare che in metro a Milano (ero lì per l’EXPO) una ragazza stava leggendo un libro, con un foglio A4 piegato in due a censurare la copertina. Il che ha risvegliato in me una curiosità morbosa, mi sono contorto nel sedile fino a quando non sono riuscito a leggere il titolo sulla costa del libro. Titolo che ora non ricordo, ma ricordo richiamasse un tema sessuale. Queste copertine scollacciate ne creano di problemi!! 😀
Vallejo è stato un artista seminale per costruire il nostro immaginario fantasy, ed è un peccato che adesso venga così osteggiato 😦
La copertina nuova del tuo libro penso funzioni assai, è quello che va di moda adesso, ed in questo non c’è niente di male.
21 ottobre 2015 alle 12:26 AM
sì, quella di vergognarsi della copertina del libro che si legge è una mania piuttosto diffusa 😀
21 ottobre 2015 alle 10:57 PM
sì, be’, e a ragione, immagina cosa pensassero quelli che mi vedono in giro a leggere un libro di linguistica, di finanza o di informatica…. che vergogna!
23 ottobre 2015 alle 5:08 PM
Il che mi ricorda che la premiata ditta Martin & Dozois, soliti a editare maxi antologie tematiche, per la sola “Dangerous Women” scelsero di mettere in copertina solo i nomi degli autori senza immagini, con la generica giustificazione generica che erano i nomi a vendere. Altre antologie, però, avevano in effetti una bella illustrazione in copertina.
23 ottobre 2015 alle 6:38 PM
Era semplicemente perché con quel titolo, qualunque illustrazione di copertina avrebbe offeso qualcuno 😀
24 ottobre 2015 alle 5:06 PM
Che figata!
25 ottobre 2015 alle 7:55 PM
Davide, pensi che in futuro sarà possibile leggere le storie di Aculeo & Amunet anche in italiano?
25 ottobre 2015 alle 7:58 PM
Francamente, non credo – l’unico esperimento di pubblicazione di A&A in Italiano è stato dis carsissimo successo, e visto l’impegno necessario a scrivere queste storie, credo continuerò a pubblicarle solo in inglese.
Né affiderei A&A a un editore – il “mettici più tette/falli scopare” mi è già stato ventilato una volta, e non ho alcuna intenzione di lasciare il controllo dei miei personaggi a chi non li rispetta.
30 ottobre 2015 alle 10:29 PM
Capisco la tua scelta, ma mi spiace molto perché i tuoi racconti sono divertenti e originali.
31 ottobre 2015 alle 12:06 AM
Ti ringrazio. Aculeo & Amunet d’altra parte sono nati in inglese, e provare a farne una versione in italiano ne azzoppa il ritmo e li rende legnosi e spiacevoli.