Si parlava, qui nel Blocco C della Blogsfera, durante l’ora d’aria, del nuovo film di Indiana Jones.
Pare che sia confermata la presenza di Harrison Ford nel ruolo di Indiana Jones, e che si prospetti Steven Spielberg alla regia.
E i fan nazionali paiono già convinti che si tratterà di una porcheria.
Ed è possibile, badate bene – ma lo sapremo solo se e quando il film arriverà nelle sale… diciamo nel 2017?
Però i fan hanno già deciso.
E questo è stupido, naturalmente.
Per cui si discuteva di questo, noi del Blocco C, mentre gli altri blogger facevano pesi e giocavano a basket, e io mi sono detto, non sarebbe difficile fare un buon film, date le premesse, e se solo Spielberg si decidesse a chiamarmi…
Cominciamo con la dura realtà – Harrison Ford ha 73 anni, quattordici anni in più rispetto a Sean Connery quando Connery interpretò la parte di suo padre.
Ora, fare un film d’azione con un attore principale over-70 può essere un problema… a meno che quell’attore non sia Jackie Chan1.
Ma non è impossibile.
Seconda dura realtà – Indiana Jones è nato nel 1899, per cui il prossimo film della serie dovrà essere ambientato nei priomi anni ’70.
Che non è esattamente un’epoca pulp-friendly… o no?
Beh, gli anni ’70 sono gli anni di Kolosimo e Von Daniken, ma andare in quella direzione potrebbe essere un problema… le astronavi sulla preistoria hanno lasciato un pessimo retrogusto, nella serie di avventure di Indiana Jones.
Se gli anni ’30 sono gli anni delle ultime grandi esplorazioni, gli anni ’70 potrebbero sembrare sterili e privi di mistero… ma sono anche gli anni delle ultime missioni apollo e dello Skylab, e gli anni delle stazioni sottomarine, e degli acquanauti.
Il problema è che lo spazio e le stazioni sottomarine sono cose più adatte a James Bond che a Indiana Jones – e Bond quelle cose le ha già fatte, quando aveva la faccia di Roger Moore2.
E allora, cosa facciamo?
La mia idea sarebbe questa (prenda nota, mr Spielberg)…
Rispolveriamo l’idea che Atlantide si trovasse in Africa. Tiriamo in ballo personaggi inquietanti come Idi Amin Dada (che salì al potere proprio nel 1971).
Abbiamo a disposizione deserti, giungle, zone di guerra, ricchezze inimmaginabili e povertà terribile, nazioni sconvolte dalla guerriglia, interessi internazionali.
Città perdute? E perché no?
Opar è il prototipo di tutte le città perdute nella giungla3, e sta proprio da queste parti.
Perciò… Indiana Jones and the Throne of Atlantis?
A questo punto, giochiamoci la carta del vecchio Indie – acciaccato, stanco, stropicciato, disilluso.
Sottovalutato da tutti – è un dinosauro, un vecchio relitto di un’epoca in cui i Nazisti si sconfiggevano a pugni.
Costruiamo una trama che dal palazzo delle Nazioni Unite conduca nel fitto della giungla del Bukuvu, costruiamo un cast di comprimari intelligenti e moderni, che possano accettare Indiana Jones come una imbarazzante necessità – il vecchio consulente che racconta un sacco di balle su quella volta che si fece fare un autografo da Hitler.
Un simpatico vecchietto del quale le donne in squadra dicono “però ha ancora un certo fascino”.
Poi alziamo il volume a undici, buttiamo dentro i pigmei zombie cannibali, i Nazisti antartici e i discendenti impazziti dei Dieci Re di Atlantide.
E a questo punto, nel momento in cui la tecnologia a transistor fallisce, e i giovani sono alla disperazione, mostriamo al mondo come un vecchio con una frusta e un cappello fuori moda possa ancora essere il migliore nel suo gioco.
Azione, avventura, commedia dolce-amara e una strizzata d’occhio ai fan, esplosioni, antichi misteri, panorami incredibili, Nazisti (io la odio questa gente) e il Ritorno della Grande Avventura.
Prima cosa da fare – scordarsi del rating PG13.
Scordarsi di compiacere i ragazzini.
Scordarsi di fare i simpatici.
Dite a JJ Abrams di tornare a rivoltare hamburger.
Mi chiami, Mr Spielberg.
Potremmo riuscire a fare una quantità vergognosa di soldi, e a fare anche un bel film.
2 gennaio 2016 alle 5:30 PM
Magari…..
2 gennaio 2016 alle 5:30 PM
Potrei fare un Kickstarter… 😉
2 gennaio 2016 alle 7:37 PM
Considerati già finanziato.
2 gennaio 2016 alle 7:45 PM
😀
2 gennaio 2016 alle 8:37 PM
E sarebbe il primo kickstart che finanzio.
2 gennaio 2016 alle 5:45 PM
Shut up and take my money!! 😀
2 gennaio 2016 alle 8:05 PM
Aspetto una chiamata da Steven…
2 gennaio 2016 alle 6:21 PM
Ok. Hai appena riassunto l’avventura dei miei sogni
2 gennaio 2016 alle 6:22 PM
Credo sia nei sogni di molti… 🙂
2 gennaio 2016 alle 6:57 PM
Ottima
2 gennaio 2016 alle 6:57 PM
Grazie.
2 gennaio 2016 alle 9:27 PM
Approvo il canovaccio. Soprattutto l’eliminazione del PG13! I nazisti antartici in Africa è un gran colpo di genio, magari tutti arzilli coetanei di Indy (sugli U.Boot in fuga nel ’45 non c’erano donne). Almeno sarebbe un confronto alla pari😊 Scherzo, ovviamente.
2 gennaio 2016 alle 9:31 PM
Però potrebbero finalmente parlare – credo che i sia Indy che i Nazi proverebbero un certo senso di sollievo, nel confrontarsi con qualcuno che riescono a capire.
2 gennaio 2016 alle 10:28 PM
Sarebbe una bomba
2 gennaio 2016 alle 10:34 PM
… e non servirebbe metterci un frigorifero…
2 gennaio 2016 alle 10:56 PM
Mi piace, mi piace, mi piace!
Non buttare via queste idee anche se Mr Spilberg non dovesse avere la lungimiranza di chiamarti.
Fanne qualcosa Davide, dico sul serio. Inventati qualcosa delle tue, ma non buttarla via.
E’ una ambientazione davvero speciale!
2 gennaio 2016 alle 11:16 PM
Qui non si butta mai via niente.
2 gennaio 2016 alle 11:33 PM
Quoto Cili pariola per parola. E con l’occasione, auguri a tutti!
P.s.: Fuori tema(ma non troppo) Ho letto Avventurieri alle porte del tempo. Naturalmente mi è molto piaciuto. Grazie! mf
2 gennaio 2016 alle 11:38 PM
Grazie a te per avermi letto!
E auguri!
3 gennaio 2016 alle 12:17 AM
I fan che decidono quali film sono belli e quali brutti addirittura prima di essere girati ? Io la odio questa gente…!
3 gennaio 2016 alle 12:23 AM
Anche Indiana Jones odia questa gente 😉
3 gennaio 2016 alle 2:14 AM
Ragazzi, cosí Si amazza l’extended universe di Indie. Atlantide l’ha gia scoperta in quel piccolo gioiellino che era Fate of Atlantis (doveva essere un film, ma lo script é diventato la base di quel piccolo gioiello della LucasArt negli anni novanta). Per I fan é gia canon, l’ultimo grande Indiana jones.
A questo punto meglio prendere appunti da un altri gioiellino come sky captain e ritirare Fiori lo ShangriLa o se Si viol tenere l’Africa, perché non Una Bella ricerca dell’oro perduto del Prete Gianni?
3 gennaio 2016 alle 10:33 AM
Ma se usiamo Opar come modello, potrebbe trattarsi di una colonia atlanteana, sopravvissutra al cataclisma.
L’ultima enclave atlanteana, dove si rifugiarono i sopravvissuti.
Visto, comunque?
Non ho neanche ancora cominciato a scrivere la sceneggiatura, e già i fan credono di saperne di più… 😀
8 gennaio 2016 alle 7:41 AM
Veramente un Indy ottuagenario si è già visto in TV…
8 gennaio 2016 alle 12:13 PM
Nella serie Young Indiana Jones, infatti.
8 gennaio 2016 alle 7:44 PM
sarebbe una cosa da frantumare l’indice di gradimento di Rotten Tomatoes!
8 gennaio 2016 alle 8:12 PM
😀
Grazie!
14 gennaio 2016 alle 12:31 AM
Condivido tutto ma Indiana Jones and the Throne of Atlantis?
And the FATE of Atlantis! Cazzo non hai avuto un 486 o un Amiga da ragazzo?
14 gennaio 2016 alle 11:32 AM
Io avevo un PC, e visto che Fate lo hanno già fatto (e l’ho giocato quando è uscito), io faccio Throne… perché la mia è una storia diversa… oppure non hai letto il post?
Non lo hai letto, vero?
3 novembre 2016 alle 5:45 PM
“Prima cosa da fare – scordarsi del rating PG13.
Scordarsi di compiacere i ragazzini.
Scordarsi di fare i simpatici.”
Altri tempi ti direbbero! XD
3 novembre 2016 alle 6:08 PM
Comunque, cacchio, Martin Mystere negli anni 80 e 90 è stato protagoniste di storione! Perchè non potrebbe esserlo Indy nei 70?