Quattro giorni or sono, i cinque ebook delle mie traduzioni di Clark Ashton Smith sono stati segnalati ad Amazon, da un utente italiano, come in aperta infrazione di copyright.
Cosa alquanto curiosa, considerando che i racconti sono dichiaratamente di dominio pubblico e indicati come tali da fonti facilmente accessibili, e le mie traduzioni, essendo un lavoro originale eseguito ex novo, sono di mia proprietà.
Tuttavia, Amazon ha applicato le sue pratiche estremamente restrittive per tutelarsi da eventuali azioni legali, e appena ricevuta la segnalazione ha immediatamente sospeso il mio acocunt di KDP per 24 ore.
Dopo di che, in seguito a mie tempestive (e preoccupate!) comunicazioni, ha ripristinato l’account, ma ha mantenuto offline i cinque volumi incriminati, che come alcuni potrebbero aver notato, non sono più dispoonibili per l’acquisto.
Su invito di Amazon, che mi ha fornito gli estremi, ho immediatamente contattato la persona che mi ha segnalato, chiedendo lumi a riguardo – lo ripeto, sono più che ragionevolmente certo di essere nel giusto, ma poiché è sempre possibile una svista, ed essendo io in buona fede, sarei ben felice di sapere dove ho sbagliato, e quali dettagli ho trascurato.
Tale chiarimento sarebbe inoltre indispensabile per sbloccare i cinque ebook, o per procedere alla cancellazione definitiva, ma dopo quattro giorni non ho ancora ricevuto alcuna risposta.
In mancanza di risposta, Amazon tiene gli ebook nel limbo degli impubblicati.
Il progetto CAS è quindi fermo fino a data da stabilirsi ma, in tutta franchezza, vista la situazione, non ho più intenzione di procedere comunque.
I cinque ebook restano offline, e qualora la situazione dovesse chiarirsi, provvederò comunque ad eliminarli. Allo stesso modo, i miei progetti di traduzioni di altri lavori di Smith o di altri autori le cui opere sono notoriamente di dominio pubblico (ad esempio Robert W. Chambers e Talbot Mundy, sui quali stavo lavorando) sono cancellati.
D’ora in avanti mi concentrerò sulla mia produzione di lingua inglese, lasciando il mercato italiano ad altri
Voglio comunque ringraziare tutti per l’appoggio dato al progetto CAS e per l’entusiasmo e la gentilezza dimostrati.
Buona lettura.
24 febbraio 2017 alle 11:05 AM
Ecco, questa cosa mi fa bestemmiare. Aspettavo il nuovo CAS ogni settimana con lo stesso entusiasmo con cui da ragazzino aspettavo Topolino in edicola. Me li sono divorati, sono in lettura dell’ultimo, non vedevo l’ora di prendere il prossimo. Seppure non scrivendo nulla, ho lasciato una recensione a 5 stelle per ogni volumetto finito.
C’è qualcosa che noi lettori possiamo fare, per evitare la soppressione? Possiamo anche noi metterci in contatto con l’utente, o con gli gnomi di Bezos?
E anche sospendere il progetto Talbot Mundy è una cattiveria… ;_;
Oltretutto in questo periodo ho tempo per leggere solo di notte, e leggere in inglese mi affatica di più quindi mi rallenta il ritmo di lettura di un buon 50%…
Che possiamo fare per darti una mano, e magari farti tornare in futuro sui tuoi passi?
24 febbraio 2017 alle 11:57 AM
Io ti ringrazio, ma al momento – e finché non avrò chiarito la questione con chi mi ha denunciato – non posso e non voglio fare altro che sospendere tutto.
E lo stesso vale per il resto dei lavori che avrei voluto tradurre – perché sono certo di essere nel giusto per quelli come ero convinto di esserlo per CAS, e quindi non voglio correre rischi.
24 febbraio 2017 alle 11:47 AM
Non ho capito, il tipo che ti ha segnalato non ti ha ancora risposto?
Significa che se io “denuncio” qualcuno per violazione, Amazon senza indugi/indagini, blocca il suo account e i suoi prodotti?
24 febbraio 2017 alle 11:58 AM
Credo di sì – Amazon blocca tutto preventivamente, e lascia che siano le parti in caiusa a chiarirsi. Finché le parti non si sono chiarite, tutto rimane congelato. Io sono in attesa di chiarimenti.
24 febbraio 2017 alle 11:53 AM
Il “mi piace” è relativo al tono civile e sereno che hai utilizzato, non certo per il resto. Anche ammettendo un errore o una qualche forma di violazione di copyright, rimane molto discutibile il modo di procedere dell’utente che ha fatto la segnalazione. Che Amazon si cauteli, è pacifico. Il resto è la dimostrazione evidente di un modo di procedere del tutto avulso dal buon senso. E sia chiaro, mi prendo ogni responsabilità di questa affermazione, nonché del testo di questo commento.
24 febbraio 2017 alle 11:59 AM
Ripeto, finché non conosceremo le ragioni di chi mi ha segnalato, possiamo solo fare illazioni, che purtroppo non servono a granché.
24 febbraio 2017 alle 12:02 PM
Ragazzi, solo una cosa – ho due commenti fermi in moderazione perché contengono termini che potrebbero essere considerati ingiuriosi verso terze parti – e come sapete, il titolare del blog è civilmente responsabile per le violazioni dei suoi commentatori.
Considerandoc he mi hanno diffidato per aver fato qualcosa che consideravo (e ancora considero, fino aprova contraria) legale, se ci mettiamo anche la diffamazione finisco a lavorare nelle miniere di sale.
Grazie comunque per la simpatia.
24 febbraio 2017 alle 12:12 PM
Il mio piccolo suggerimento è “mai dargliela vinta!” Se sei dalla parte della ragione , come sei, non cedere alla pressione psicologica di chi ti vuol fare desistere, senza averne alcun titolo, solo per ca***e il ca**o.
NON NE DEVE PASSARE UNA.
24 febbraio 2017 alle 12:22 PM
Chiedo scusa per il linguaggio poco consono, ma mi chiedo c’è pericolo che amazon rimuova gli ebook dal kindle? Grazie.
24 febbraio 2017 alle 12:55 PM
Non ne ho idea, davvero.
24 febbraio 2017 alle 8:46 PM
Io li ho convertiti con calibre e salvati sul computer. Adesso sono miei per sempre, almeno fino a che non se ne va a donnine allegre l’hard disk
24 febbraio 2017 alle 12:24 PM
Ciao. Sono allibito. È davvero una pessima notizia. Mi indigna il potere che un singolo può detenere con una sola “spifferata” non argomentata. Ma anche la decisione di Amazon. Capisco che servano soldi per un’indagine legale e che non vogliano sborsarli. Però… per la miseria. Possibile che non abbiano una clausola per scaricare sull’autore la responsabilità di quello che pubblicano? In fondo sono un colosso… dovrebbero poter costruirsi uno scudo legale di questo tipo. E una cosa simile ti avrebbe permesso di andare avanti per la tua strada oppure di sospendere, appurare ulteriormente, ed eventualmente decidere.
Quest è una vera sassata nel buio.
Mi dispiace. Se posso fare qualcosa in qualche modo, non so come, non so cosa – ma questo episodio mi ha davvero dato fastidio – fammi sapere. Contattami liberamente.
Ciao
Christian
24 febbraio 2017 alle 12:57 PM
Grazie per l’offerta.
In generale, Amazon si tutela inmaniera sbrigativa – anche perché considerato il volume di testi pubblicati, di istanze ne deve veder spuntare a decine ogni giorno.
E per il resto, restiamo in attesa di chiarimenti.
24 febbraio 2017 alle 12:30 PM
Mapporc… ero in attesa della nuova prepagata per prendermi un paio di volumi..
ha fatto prima la censura preventiva di Amazon che la mia prepagata…
Ma la domanda è perché uno dovrebbe segnalare una cosa del genere?!?
24 febbraio 2017 alle 12:58 PM
L’ipotesi più probabile -e più ragionevole – è che chi fa la segnalazione sia in possesso di informazioni che io non ho. Sono appunto in attesa di un contatto per sapere dove ho sbagliato.
24 febbraio 2017 alle 12:43 PM
Mi spiace moltissimo per questa cosa! Ho apprezzato molto il fatto che traducessi le storie del ciclo di Averoigne e credo che diversi lettori la pensino come me.
L’idea di tradurre storie diventate di dominio pubblico e ormai introvabili in italiano mi sembra veramente ottima, e penso che averebbe avuto un buon riscontro.
Non c’è modo di farti cambiare idea riguardo il chiudere tutti i tuoi progetti di traduzione in italiano? Voglio sperare che Amazon faccia dei controlli e sblocchi i tuoi libri in tempi brevi, visto che evidentemente non infrangono alcuna norma sul copyright. Penso che la situazione si sistemerà velocemente, e sarebbe veramente un peccato fermare tutto perché un tizio ha fatto una segnalazione basata sul nulla!
24 febbraio 2017 alle 12:59 PM
Non sappiamo su cosa sia basata – non posso escludere che ci siano dettagli che mi sono sfuggiti in buona fede.
Vedremo come si sviluppa la cosa.
24 febbraio 2017 alle 12:44 PM
A me tutta questa faccenda manda in bestia, ma in particolare il fatto che chi ti ha segnalato se la sta prendendo comoda per risponderti, costringendoti così a rimanere in un delizioso limbo di incertezza e impossibilità di agire.
Splendida tattica se è una cosa voluta, un’ulteriore inculata per te se è solo un caso e l’utente è, che ne so, partito per due settimane di vacanze senza internet appena dopo aver mandato la segnalazione a Amazon.
Sigh.
24 febbraio 2017 alle 12:59 PM
Magari è solo una persona molto impenata.
24 febbraio 2017 alle 1:11 PM
Abbastanza poco impegnata da trovare il tempo di segnalare i tuoi ebook ma troppo impegnata per rispondere a una richiesta di chiarimenti in quattro giorni. Dev’essere uno sweet spot veramente difficile da azzeccare, ma non escludiamo che esista.
Vabbeh, nello sconforto per questa situazione idiota e nell’antipatia per questa persona, incrociamo le dita!
24 febbraio 2017 alle 1:08 PM
No, vabbè, ma non si può veramente sentire.
Ti segnala per la traduzione di opere di dominio pubblico e poi nemmeno si degna di rispondere?
Ma che magnifico esempio di correttezza.
Siccome sono certa che costui (o costei) da queste bande ci capiti, mi permetto un messaggio diretto.
Hai tolto a una persona un progetto cui teneva e che era importante per molte ragioni. Hai tolto a tanti lettori il piacere di scoprire (o ri-scoprire) un autore di nicchia. È come rubare caramelle ai bambini. Davvero riesci a guardarti allo specchio?
Se sì, complimenti per il pelo sullo stomaco.
Sono disgustata.
Ah… nel caso fosse un’operazione su vasta scala, volta a preparare un’uscita su CAS in libreria… non contate sui miei soldi. Io CAS in italiano lo leggo solo se lo traduce Davide. In caso contrario, passo alla lingua originale.
24 febbraio 2017 alle 3:32 PM
Grazie per la fiducia.
Io non escludo tuttaviala buonafede di nessuno, e vorrei davvero capire cosa non ha funzionato.
24 febbraio 2017 alle 1:45 PM
Giusto un paio di idee a cui probabilmente avrai già pensato.
Hai provato a considerare l’idea di un parere da chi si occupa professionalmente di queste cose? Di sicuro avrai fatto le tue ricerche, ma se sei sicuro di avere fatto le cose in regola, una persona di fiducia che possa darti una mano potrebbe servire.
In secondo luogo, è ovvio che Amazon tutela sé stessa, però se tu sei sicuro di essere dalla parte della ragione, perché non consideri l’idea di pubblicare su altre piattaforme o di un tuo sito personale dove vendere i tuoi libri? Le cose non devono essere per forza alternative ad Amazon (che ovviamente ha tutto il suo peso, è il Big Player per antonomasia), ma potrebbe garantirti un minimo da accuse non dimostrate.
Mi spiego meglio, da quanto dici pare che per fare una segnalazione per rimuovere libri su Amazon non serva nemmeno portare qualche prova oggettiva; se tu pubblichi anche da un tuo sito, non è così immediato farti chiudere baracca e burattini, in questo caso servirebbe come minimo della documentazione che testimoni che sia stato commesso un illecito, e fino a che non viene dimostrata la colpevolezza, nessuno può obbligarti a rimuovere materiale da un tuo sito.
24 febbraio 2017 alle 1:49 PM
Sono in attesa di notizie dagli eredi di CAS.
24 febbraio 2017 alle 2:14 PM
Ciao,
riflettendo… Comunque è davvero strano… Chi può avere interesse a fare una denuncia di questo tipo? Per un autore per lo più poco conosciuto in Italia, diciamo un po’ di “nicchia”.
Una persona invidiosa, magari incattivita in generale che è felice di mettere i bastoni fra le ruote ad un’iniziativa tutto sommato lodevolissima, giusto tanto per fare il Pierino della situazione? Oppure qualche casa editrice, che magari si vede “soffiata” qualche opportunità di futuri guadagni? Chissà. Il fatto che poi non rispondano è quantomeno sospetto…
Saluti
Mat
24 febbraio 2017 alle 3:02 PM
Come ho detto, sono nel limbo – spero di avere notizie al più presto, e di poterle divulgare inmodo da chiarire i dubbi di tutti.
24 febbraio 2017 alle 3:19 PM
Mi spiace moltissimo per questa cosa e spero che cambierai idea sul progetto delle traduzioni.
Mi unisco all’utente precedente per il discorso sul provare a pubblicare i tuoi libri su piattaforme alternative ad Amazon.
24 febbraio 2017 alle 3:33 PM
Se di infrazione si tratta, è infrazione indipendentemente dalla piattaforma – e mi risulta infatti che altre traduzioni, non mie, di lavori di CAS siano sytate segnalate in questi giorni su piattaforme diverse da Amazon.
Non è una questione di piattaforma, è palesemente una questione di diritti, e spero di venirne a capo quanto prima – anche solo per sapere perché devo cancellare le mie traduzioni.
24 febbraio 2017 alle 4:07 PM
dispiace, anche perché avendo avuto modo di apprezzare altri tuoi lavori di traduzione aspettavo di chiudere un po’ di cose in sospeso e di vedere qualche altro lavoro tradotto per prendere i titoli in blocco e dare una scorsa a un autore che non conosco.
capisco la necessità di tutelarsi, e anche la reazione di rifiuto a continuare a lavorare su progetti simili, visti gli esiti.
spero solo che almeno tu riesca a chiarire in via definitiva e alla svelta il motivo dietro a una situazione così spiacevole, e che tu possa anche informarne i tuoi lettori.
24 febbraio 2017 alle 6:53 PM
Appena saprò qualcosa non mancherò di parlarne.
24 febbraio 2017 alle 4:38 PM
Mi spiace che sia successo, ma capisco che aziende come Amazon o Youtube preferiscano cautelarsi bloccando i contenuti segnalati. A dire il vero, l’unica testimonianza che posso dare, ed è proprio riferita a Youtube, riguarda un caso in cui chi segnalava era il legittimo detentore dei diritti e lottava per arginare l’errata attribuzione di una sua poesia… in tal caso, il blocco è servito in effetti per dare tempo al detentore dei diritti (l’autore)di concordare con chi non li aveva rispettati (anche se involontariamente) una soluzione. Spero che si risolva, anche perché io non sono nemmeno riuscito a darci un’occhiata, a questa serie! ^^
24 febbraio 2017 alle 5:30 PM
Incredibile, la cosa più strana è il “silenzio” successivo. Lanci il sasso e poi ti nascondi. Spero che ritorni alla traduzione perchè era un bel lavoro (ne ho preso uno e aspettavo gli altri).
24 febbraio 2017 alle 6:20 PM
Mi spiace veramente questa cosa. Ti capisco, epero solo che si chiarisca presto. Auguri, Davide!
24 febbraio 2017 alle 6:54 PM
Stiamo a vedere.
E grazie! 🙂
24 febbraio 2017 alle 7:18 PM
È una roba assurda e irritante. Io francamente non credo che tu abbia infranto un bel niente. Le traduzioni sono TUE – opera d’ingegno e quindi tutelate da diritto d’autore – e i testi originali sono ormai liberi da diritti. Mi viene francamente il dubbio che sia stato fatto semplicemente per danneggiarti. In ogni caso, come dice Mauro Longo, NON dargliela vinta. Se la persona che ti ha segnalato non ti fornisce tutte le spiegazioni del caso – o non ne fornisce affatto – porta avanti la questione.
Non ho competenze legali, ma se posso esserti utile in qualche modo fammelo sapere.
Sarebbe davvero un peccato perdere per strada un progetto del genere, e quelli che avevi ancora in cantiere.
24 febbraio 2017 alle 7:52 PM
Grazie – come ho detto, resto in attesa di sviluppi, e vi farò sapere come va a finire.
24 febbraio 2017 alle 9:11 PM
Non so a te, ma a me sembra più un dispetto fatto alla tua persona che altro. È da decenni che nessuno pubblica più niente di CAS e adesso tutte queste fregole per un paio di racconti. Ad ogni modo, dico cazzate, o il diritto d’autore scade 70 anni dopo la morte dell’autore? Se è così, Smith è morto nel 1961 e i diritti dovrebbero scadere solo nel 2031. In questo caso effettivamente le sue opere non sono ancora nel pubblico dominio.
25 febbraio 2017 alle 11:33 AM
Secondo la Convenzione di Berna, se l’opera è di dominio pubblico nel paese di origine, all’estero non dovrebbe essere protetta per più di 50 anni dalla morte dell’autore.
25 febbraio 2017 alle 10:16 AM
premesso che non conosco la questione, né i fatti, né l’autore….mi permetto di esprimerti un parere professionale, Davide Mana. (Innanzitutto ti esprimo la mia simpatia di sempre, come vedrai sono un tuo assiduo lettore, e sono sicuro della tua buona fede). MA secondo me il problema è che i diritti d’autore, come ogni altra legge, variano da paese a paese. Ora in Italia la durata dei diritti d’autore, ex art 25 legge diritto autore, è di 70 anni dalla morte dell’autore. Non avendo la tua cultura enciclopedica, ho guardato su Wikipedia e ho scoperto che CAS è morto nel 1961. Quindi 1961+70, i diritti d’autore dorebbero scadere per l’Italia nel 2031.
Ora vedi tu, se ti vuoi tenere questo mio post come messaggio privato per te, o lo vuoi pubblicare.
Con stima e simpatia,
Carlo
25 febbraio 2017 alle 11:34 AM
Come risposto al messaggio precedente, la Convenzione di Berna sui diritti d’autore dice una cosa diversa.
Ma attendo di poter sentire chi mi ha denunciato per capire dove sia il mio fraintendimento.
25 febbraio 2017 alle 10:17 AM
Quantomeno sospetti questi giorni di silenzio dopo la pronta segnalazione. Mio nonno avrebbe detto che il tipo sta facendo “cuma coj ‘d San Damian, c’a tiru la pera e scondun la man”.
Ad ogni modo appoggio l’idea di Sekhemty di pubblicare in futuro su un sito tuo. Io fortunatamente posso leggere in originale, ma penso alle centinaia di lettori italiani ignari di tanti capolavori di genere a causa di traduzioni vecchie di settant’anni o direttamente assenti. Ho sempre pensato che nel suo piccolo questo progetto potesse aiutare a colmare questo vuoto.
Ti faccio i miei migliori auguri. Spero che la situazione si risolva presto.
25 febbraio 2017 alle 11:55 AM
Ho letto solo ora gli ultimi commenti sulla Convenzione di Berna. Purtroppo (e mi dispiace davvero, perché avrei voluto leggere le tue traduzioni) la convenzione di Berna dice proprio questo: 50 anni è il limite minimo, nulla vieta di estenderlo (e se lo estendi deve valere per tutti, italiani e stranieri, allo stesso modo.) Infatti le parti contraenti non posso scendere sotto i 50 anni, ma possono aumentarlo a piacere. Così ha fatto l’unione europea nel 1993, e così li stessi usa, proprio con quello che tu, in un altro post, chiami Mickey mouse act. Mi dispiacere davvero.
Carlo
25 febbraio 2017 alle 12:00 PM
Standocosì le cose, non c’è più nulla da dire – posso tranquillamente cancellare i file sapendo, per lo meno, dove ho sbagliato.
Grazie!
25 febbraio 2017 alle 12:36 PM
Prego e mi dispiace
25 febbraio 2017 alle 12:01 PM
Davide, una domanda: questi 5 libri congelati da Amazon, sono acquistabili eventualmente in formato e-pub su altri siti? In tal caso, penso che parecchi lettori potrebbero essere ancora interessati a comperarli e tu non vedresti vanificata la tua opera di traduzione, continuando ad ottenerne il giusto benché modesto guadagno. Inoltre equivarrebbe a non darla per vinta a questo soggetto, che preferisco non qualificare, il quale ha voluto intraprendere quest’azione incomprensibile.
25 febbraio 2017 alle 12:04 PM
NO, non sono disponibili altrove anche perché, se come appare evidente dagli ultimi comment, per un mio fraintendimento della legge si tratta di edizioni illegali, sono illegali tanto su amazon che altrove.
Sto contatando l’assistenza Amazon in questo momento per vedere di cancellarli del tutto dai loro server.
25 febbraio 2017 alle 12:07 PM
Capisco. E’ davvero un peccato.
25 febbraio 2017 alle 12:08 PM
Colpa mia.
25 febbraio 2017 alle 2:36 PM
Robert Chambers invece dovrebbe ricadere nel pubblico domino, dato che è morto nel 1933. Capisco però che dopo la recente disavventura, che ripeto mi pare essere più un dispetto che un atto di difesa del sacro diritto d’autore, ti possa trovare nella condizione di ritenere che non valga la pena spendere tempo ed energie a tradurre e preparare l’ebook per poi essere nelle mani del primo psicopatico di turno. Sopratutto quando ricade su di te l’onere della prova e Amazon assume il ruolo di giudice, giuria e boia.
Peccato un’iniziativa interessante.
25 febbraio 2017 alle 5:50 PM
In effetti, scrivendo altro – e senza correre rischi per eventuali sviste sul copyright – incasso di più e mi diverto di più. Due dettagli non trascurabili, col vento che tira.
25 febbraio 2017 alle 8:06 PM
Allora effettivamente i racconti che hai tradotto non sono ancora di dominio pubblico. Peccato, mi sarebbe piaciuto che la traduzione dei lavori di Clark Ashton Smith continuasse. La butto lì…. Non c’è modo di mettersi d’accordo con gli eredi dell’autore in modo da continuare? Anche se immagino che il gioco non valga la candela.
In ogni caso spero che tu non fermi completamente la pubblicazione dei tuoi lavori in italiano, come hai scritto nel post. Ho letto diversi tuoi racconti con vero piacere e mi dispiacerebbe moltissimo che tu abbandonassi del tutto il mercato in lingua italiana.
Sinceramente trovo assurdo che uno scrittore come te, a mio avviso molto capace, sia “costretto” a scrivere in inglese per sbarcare il lunario. Capisco che il mercato relativo alla letteratura fantastica (in senso generico) in lingua italiana non sia grandissimo, ma mi aspetterei un discreto successo, anche considerando il livello medio di quello che gira al momento, che mi pare molto basso.
25 febbraio 2017 alle 8:13 PM
Grazie per l’apprezzamento.
Il fatto è che semplicemente per il mercato italiano la matematica lascia poco spazio al romanticismo.
Poi molto dipende da come si misura il successo 😉
25 febbraio 2017 alle 9:00 PM
Mi dispiace che l’avventura sia finita così…
Sono un ingenuo, ma magari potresti contattare i detentori dei diritti per essere autorizzato a tradurre le opere in cambio di royalties – magari aumentando un po’ il prezzo, sennò finiresti a lavorare per la gloria. Che ne so, una raccolta di novelle?
Sempre che sia fattibile e che l’esperienza non ti abbia guastato il sapore.
26 febbraio 2017 alle 1:05 PM
Ragà… Va bene tutto, ma qui bisogna guardare in faccia la realtà, queste sono operazioni che può compiere una casa editrice, con un ufficio legale, tempo e risorse a disposizione. Per un singolo privato mi sembrano operazioni al di sopra delle proprie forze. Solo per ricercare i detentori dei diritti di CAS: eredi o eventuali case editrici, all’estero poi, da che parte iniziare? Ho paura che il gioco non ne valga la candela, soprattutto perché tutti qui siamo a conoscenza della situazione in cui si trova Davide in questo periodo (spero non prenda male questa mia affermazione) e immagino che occorra anticipare delle cifre non indifferenti per chiudere dei contratti di questo tipo.
Ripeto, è un peccato, l’iniziativa era interessante e l’ho sostenuta acquistando i primi tre ebook di CAS, ma capisco che i rischi siano molto superiori ai benefici.
26 febbraio 2017 alle 9:04 PM
Beh… però si potrebbe contattare la FANUCCI e mettersi d’accordo… Magari potrebbero essere interessati ad una collaborazione, dato che sono stati gli ultimi in Italia a pubblicare CAS negli anni 80. Libri che oggi costano un occhio e che sono quasi un investimento. Io proverei a contattarli… poi con il fatto che in rete si è parlato molto ultimamente di CAS… Magari ci esce una edizione cartacea in formato mega tipo quella recentemente fatta x Howard. Qualcuno oggi dimenticato e quasi schifato dai più disse qualcosa come “Memento Audere Semper”…. E non era uno scemo. A provarci non ci si rimette mai!
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6 marzo 2017 alle 12:09 PM
Mi dispiace per come è andata a finire. Era una bella iniziativa.