Allora, diciamo che siete un esperto in intelligenza artificiale che nel tempo libero blogga riguardo alla filosofia e alla matematica della razionalità.
Una cosina easy.
E diciamo che avete voglia di spiegare ai ragazzi delle superiori cos’è la razionalità, come funziona il sistema scientifico, come costruiamo le nostre convinzioni e come prendiamo le nostre decisioni, e come, conoscendo questi meccanismi, possiamo migliorare il nostro rapporto con la realtà.
Come fate?
Eliezer Yudkowsky, che è un esperto in intelligenze artificiali che blogga sulla razionalità, nel momento in cui si è trovato a voler spiegare la razionalità ai ragazzi, ha scritto una light novel su una ragazzina moderatamente depravata, che si ritrova a ricoprire suo malgrado il ruolo di colei che sconfiggerà l’Impero del Male.
Facile, no?
A Girl Corrupted by the Internet is the Summoned Hero?! mi è capitato sotto gli occhi mentre cercavo su Amazon l’altro libro di Yudkowsky, Rationality – from AI to zombies, del quale magari parleremo più avanti1.
Perché un buon saggio è sempre una buona cosa, d’estate.
E grazie ai maligni algoritmi di Amazon, ecco che mi capita sotto gli occhi anche A Girl Corrupted, con la sua copertina ovviamente in stile manga, e il suo prezzo di 99 cent.
E mi son detto, perché no?
Io normalmente non leggo Young Adult, ma in questo caso pareva una cosa divertente.
La trama ve l’ho già raccontata – e mi affretto a sottolineare che la depravazione è molto limitata e interamente fuori scena (anche se la pagina di Amazon contiene un disclaimer).
E di fatto la trama della storia – che vi ho riassunto qui sopra – è orribilmente scema.
Ma davvero scema.
E tuttavia in linea con un sacco di trame di base di light novel che mi è capitato di leggere.
Il punto è un altro – ed è che questo libricino da 99 cent che si legge in un dopocena, e che contiene una storia scemissima che finisce proprio quando cominciava a diventare interessante, è anche una bella introduzione ai meccanismi che regolano il nostro modo di pensare.
Scienze cognitive, è il termine tecnico.
Certo, trattandosi di una storia scema, ciò che ci viene mostrato non è solo come i meccanismi funzionino, ma anche che risultati possano generare se si portano all’estremo le loro conseguenze.
Che mi piace, perché è ciò che altri (Arthur C. Clarke, Lyon Sprague de Camp, Fletcher Pratt, lo stesso Ike Asimov) hanno fatto in passato scrivendo fantascienza o fantasy – si prende un modello di pensiero, e se ne osservano le estreme conseguenze logiche.
È un buon modo per insegnare a pensare – e a pensare su come si pensa.
Per i ragazzini (e le ragazzine) che fossero refrattari ai modelli giapponesi e ai manga, Yudkowsky ha anche scritto una fan-fiction di Harry Potter, che è stata lodata da critici disparati quali David Brin e l’Hindustan Times.
Harry Potter and the Methods of Rationality si svolge in un universo parallelo, in cui Harry Potter viene adottato da un famoso scienziato (un biochimico); quando scopre di avere poteri magici e viene mandato a scuola di magia, avendo già alle spalle una lunga stroria di amore per la scienza, Harry applica il metodo scientifico e un approccio razionalista alla magia, e all’intera situazione del mondo in cui si svolge la serie, con esiti imprevisti2.
Ecco, io direi che è così che si fa.
Meglio che scrivere slash, non trovate?
Anche se le storie restano scemissime.
- per motivi lunghi a spiegarsi (o forse no) sono tornato a leggere un po’ di roba su razionalità, modello scientifico, pensiero Bayesiano e altre cose del genere. Io le estati le passo così, che volete farci. Magari ne parliamo fra qualche giorno. ↩
- sì, molti fan di Aripotte si incacchiarono come furetti. ↩
4 luglio 2017 alle 9:55 AM
Harry Potter e i Metodi della Razionalità capolavoro vero
4 luglio 2017 alle 1:07 PM
Non l’ho letto e non intendo leggerlo a breve, ma l’idea in sé è spettacolare.
4 luglio 2017 alle 2:50 PM
Un Harry Potter razionale? Avrebbe vinto il conflitto voldemort entro il quarto libro, tanto per dirne una.
4 luglio 2017 alle 3:52 PM
Lo chiude al primo libro, da quello cheho letto 😀
6 luglio 2017 alle 8:02 PM
HPMOR si svolge sì solo durante il primo anno di scuola di Harry ma è più lungo di “Guerra e pace”
6 luglio 2017 alle 8:03 PM
E costa decisamente meno! 😀
5 luglio 2017 alle 7:39 AM
Ma come sarebbe diventata ricca, allora, l’autrice?
Perdona la cattiveria… Quante volte , leggendo una storia, ti è venuto in mente : Ciao! poteva concludersi felicemente qui, così… Ciao!
5 luglio 2017 alle 8:27 AM
Ah, il classico “se i protagonisti fossero stati più svegli, il film finiva subito”.
5 luglio 2017 alle 7:39 AM
OT: Fb mi fa commentare a giorni alterni…. riciao!
5 luglio 2017 alle 8:27 AM
FB è il male.