Echo sarà pronto, spero, per la prima settimana di Novembre.
Voi tornate da Lucca Comics & Games, e vi beccate la storia extra del progetto crowdfunding.
Bello liscio.
E potrei dirvi che Echo è una storia di fantascienza hard, ma non solo – è anche una metafora del rapporto fra l’uomo e l’ambiente, ed una profonda meditazione sul significato della conoscenzae sulla natura della realtà1.
Solo che io questo tipo di discorsi lo trovo mortalmente noioso.
È come se in piccolo, in una nota a pié pagina, ci fosse scritto
Vedi? Non ti devi vergognare a leggere queste porcherie…
Ma io non mi vergogno, e non me ne sono mai vergognato – e troverei paradossale se, dopo tutti questi anni, dopo la scuola, la famiglia, l’università, i bulli ai giardinetti e le fidanzate, fossero proprio i fan della fantascienza a farmi prendere in uggia il genere.
Di cosa parla (parlerà?) Echo?
Di un esperimento, usando computer quantici, per la comunicazione fra specie diverse.
Di memetica – non le foto sceme che condividono su facebook, ma quella seria, quella postulata ne Il Gene Egoista di Dawkins e successivamente sviluppata da Susan Blackmore con The Meme Machine.
Di ecologia marina e di politica.
Di alta pressione, di profondità, di correnti marine.
La storia si incastrerà in Blooper, ma avrà un diverso taglio.
E riciclerà spudoratamente un pezzo inutilizzato di Buran – perché qui non si butta via niente.
Non posso garantire che fornirà spunti per aprire dibattiti e miditare sulle metafore o cose del genere.
Ma farò tutto il possibile perché sia divertente e intelligente.
E sì, quella qui sopra è una ipotesi di coperina.
Ma solo un’ipotesi.
- Vedi? Non ti devi vergognare a leggere queste porcherie, puoi leggerle e sentirti figo e tirartela coi tuoi amici laureati in materie umanistiche. ↩
10 ottobre 2017 alle 12:41 PM
puoi leggerle anche se sei laureato in materie umanistiche 😛
10 ottobre 2017 alle 12:55 PM
Ma è più difficile, per gli umanisti: devono assumere la posizione adatta al genere, poi disporre il volto in una delle Sedici Espressioni Consentite, e annotare a margine le loro riflessioni.
Un casino.
Noi scienziati apriamo il libro e via.
10 ottobre 2017 alle 4:10 PM
Volendo non scherzare e prendere seriamente quanto detto, rispecchia perfettamente un passaggio che ho trovato in “Something like an autobiography” di Kurosawa: annotava pedissequamente ogni reazione e riflessioni che aveva leggendo i classici occidentali e poneva attenzione nella posizione di lettura, vietando la lettura stando sdraiati sul letto.
10 ottobre 2017 alle 2:32 PM
Concordo sul pezzo… anche in quella parte che ho capito poco perché vado sulla fiducia ^__^
Hype ancora altissimo e… splendida questa immagine per la copertina, secondo me da tenere questa tutta la vita!!!
10 ottobre 2017 alle 2:41 PM
Che dire, grazie della fiducia 🙂
11 ottobre 2017 alle 12:43 PM
Hype a millemilioni! Non vedo l’ora.
Ma noi che siamo solo teatranti, praticamente dei guitti di strada, potremo leggerlo normalmente? 😀
13 ottobre 2017 alle 11:17 AM
A condizione di assumere una posizione sufficientemente intellettuale mentre lo si legge, sì 😀
11 ottobre 2017 alle 4:43 PM
Bellissima copertina. Aspetto e spero.
13 ottobre 2017 alle 11:17 AM
Solo un po’ di pazienza 🙂
13 ottobre 2017 alle 11:14 AM
Lo troverò su Amazon al solito?
13 ottobre 2017 alle 11:18 AM
Se non hai partecipato al crowdfunding, sì, lo troverai su Amazon circa una settimana dopo l’invio ai miei sponsor.
13 ottobre 2017 alle 12:40 PM
Confermo la non partecipazione, ma ben felice di inviarti un contributo con l’acquisto.
13 ottobre 2017 alle 1:12 PM
Tempo qualche giorno, spero…
13 ottobre 2017 alle 4:35 PM
DAJE! e mi raccomando sul libro dei dinosauri, lo attendo NON POCO 🙂
13 ottobre 2017 alle 6:41 PM
Quello lo devo consegnare entro il 16, e non ci sono santi. Appena consegnato ci farò un post.