strategie evolutive

ciò che non ci uccide ci lascia storpi e sanguinanti

11 thoughts on “Città fantasma

  1. Come sai la penso come te.
    E non è nemmeno una considerazione soggettiva: i numeri e le statistiche parlano chiaro.
    Poi qualcuno mi dice che i blog di politica – per esempio – vanno fortissimo. Peccato che si tratti più che altro di blogzine o di webzine con vere e proprie redazioni (pagate? mah), ottimizzate per raccogliere audience proprio sui social media.
    La blogosfera dura e pura, specialmente quella che si occupa di settori di nicchia, sembra davvero una ghost town. E forse ha il medesimo fascino.
    Nonostante tutto trovo che per molti creativi, autori compresi, il blog sia uno strumento indispensabile per parlare del proprio lavoro, facendo in modo che ciò che viene detto perduri nel tempo.
    Su Facebook, per esempio, avviene l’esatto contrario.

    • Sull’importanza del blog per chi scrive, sono pienamente d’accordo.
      E non solo – io credo che un blog sia uno strumento preferibile ai social media per fare qualcosa di costruttivo e di serio. Proprio per la permanenza, e per il diverso rapporto col tempo che il blog può avere.
      Un post su Facebook è destinato a svanire dopo pochi minuti. Qui le nostre parole e le nostre idee restano, e tornano ad avere rilevanza ogni volta che un nuovo lettore le scopre, o un vecchio lettore ci torna sopra.

  2. Non solo i blog. Ogni volta che torno a visitare qualche vecchio forum ancora “attivo” mi attacca la malinconia, specie quelli che ho frequentato per molti anni quando ero più giovane.

    Città fantasma calza a pennello.

    • Non sono mai stato un tipo da forum, perciò ho scarsa esperienza, ma non mi sorprende.
      L’impressione è che tutti si siano rinchiusi dentro Facebook.
      È inquietantissimo.

      • Semplicemente facebook facendo da aggregatore è più comodo. Prima se eri appassionato di modellismo, fotografia ed escursionismo per poter parlare con altri appassionati dovevi registrarti su almeno tre siti diversi. Creare tre diversi profili-nickname e leggere i vari regolamenti per sapere come regolarti nelle rispettive comunità. Oggi se hai un account facebook e cerchi puoi trovare gruppi di appassionati tutti lì a portata di mano. Di contro il modo in cui sono strutturati è più casinista rispetto ad un forum, le discussioni tendono a perdersi facilmente ed il sistema di notifiche è un disastro. Anche se resta più comodo rispetto al tenere sei tab aperti per vedere se qualcuno ha risposto ai tuoi topic.

        Non so quanto questo discorso sia trasferibile ai blog ma anche lì vedo che gente commentare più su facebook che sulle pagine degli articoli. Immagino che i motivi siano più o meno quelli.

        • Non bisogna trascurare il fatto che Facebook è molto più “smartphone-friendly” di un forum o di un blog. E sì, confermo che il grosso dei commenti ai post ormai viene postato su FB… di solito senza leggere il post.

  3. Blog semimoribondo che però mi fa riempire la casa di libri.

    Questo è colpa tua: https://imgur.com/a/fwpi7J6

  4. Bellissimo paragone! 😀 😀
    E io da amante dei film western, anche se ho smesso da anni di aggiornare il blog, continua a controllare uno o due blog che mi interessano, come se andassi al cinema 😉

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