Che personaggio disgustoso, il barone Vladimir Harkonnen.
Ma sulla spezia aveva ragione.
Nei giorni passati avrete visto in giro la patacca di MELANGE saltar fuori qua e là sulla rete.
C’è una pagina Facebook.
C’è un canale Instagram.
C’è un profilo Twitter.
C’è una serie di pinboard su Pinterest.
E soprattutto c’è la pagina su Medium, quella dove escono gli articoli.
Perché Melange è una webzine, e quindi escono degli articoli.
Una webzine indipendente di cultura del fantastico.
Di Melange hanno già parlato Alessandro Girola e Kara Lafayette, quindi diciamo che gran parte di ciò che potreste desiderare sapere lo trovate lì.
Io mi trovo in una situazione strana, su Melange, e nella mia strana posizione mi sento di aggiungere solo un paio di cose a ciò che hanno detto e diranno gli altri.
Ci sono già, là fuori, delle riviste e delle webzine dedicate al fantastico.
Melange è semplicemente una voce in più.
Il nostro scopo non è quello di mandare fuori mercato “la concorrenza” – noi, e con noi intendo i co-autori e gli editor di Melange, non crediamo nella concorrenza.
Noi vogliamo che voi là fuori continuiate a leggere tutte le altre webzine. E che leggiate anche la nostra. E se doveste scoprire, ad un certo punto, che avete voglia di leggere la nostra prima delle altre, beh, allora vorrà dire che abbiamo fatto bene il nostro lavoro.
Attualmente siamo in fase di avvio – ci sono delle rubriche più o meno definite, ci sono degli articoli in coda. Ci sono i canali social – e cercheremo di presentare qualcosa di diverso su ciascun canale, in modo che non abbiate di che annoiarvi.
C’è un’allegra funzione esclusiva di Medium, che cipermette di inviare contenuti via mail ai nostri follower. La useremo a morte.
Melange è gratis.
Sì, lo so, è poco elegante parlare di soldi – bisognerebbe parlare di mission e di vision, ma io non vorrei che a qualcuno venisse permesso di dimenticare che quasi sette anni or sono il responso della blogsfera fu piuttosto che pagare per leggere un blog, non lo leggo.
Ecco, sì, questa è la mission di Melange: non vi permetteremo di dimenticare.
Non ciò che magari vorreste dimenticare.
Non ciò che altri vorrebbero farvi dimenticare.
Non ciò che neanche sapete di aver dimenticato.
E vi diremo la verità. O vi mentiremo, ma per il vostro bene.
E lo faremo gratis.
Cosa volete, di più?
Oh, sì – troverete di tanto in tanto i nostri link commerciali: ciascun autore incassa le royalties dei libri venduti dal suo articolo, ammesso che voglia metterci i link ad Amazon, e che qualcuno clicchi.
Ma non è richiesto, né metterceli né cliccarli.
Non cliccateli. Lo facciamo per passione, giusto?
Però potrete condividere i post sui vostri profili social, e se siete iscritti a Medium, potrete seguire Melange, e ricevere notifiche e contenuti esclusivi – sono anche quelli gratis. Come dicevano i vecchi prestigiatori, non c’è trucco, non c’è inganno.
E potete applaudire.
Il sistema di Medium permette di dare da 1 a 50 “clap”, che non sono come i like.
Un singolo clap è molto zen, ma è abbastanza ridicolo, se ci pensate.
Suona quasi ostile.
Quindi non fate i timidi, e applaudite se vi piace lo spettacolo.
E questo è tutto.
Siamo appena partiti, ma da qui in su è tutta discesa.
E allora per chiudere, nelle immortali parole dei Big Bad Voodoo Daddies…
Like a wild train rollin’ so wild and full of steam
Once you get us goin’ it’s like nothing you have seen
Che non è poi così male, no?
10 luglio 2018 alle 9:50 AM
Aggiunto al newsfeed.
10 luglio 2018 alle 9:54 AM
Ok … Come un coglione ho messo un solo clap…. E solo dopo ho letto ☹️
10 luglio 2018 alle 11:46 AM
Facebook ha fatto l’imprinting a tutta la popolazione mondiale 🙂
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