Angel Dare non si chiama davvero così. È il suo nome d’arte, adottato quando, a vent’anni, è entrata nel mondo della pornografia. È stata una superstar, Angel Dare – ha vinto premi, ha fatto un sacco di soldi. E dopo nove anni di onorata attività ha cambiato mestiere, aprendo una agenzia per attrici pornografiche, prendendosi cura degli interessi di ragazze che per vivere fanno film per adulti. Perché è un lavoro come un altro, e vale lapena di farlo con uno straccio di dignità.
Poi, una sera, Angel accetta di vedere un vecchio amico per fargli un favore. È una specie di emergenza, Sam è a corto di una ragazza, dieci minuti d’azione, in nome dei vecchi tempi…
In capo a poche ore Angel viene malmenata, violentata e lasciata per morta nel bagagliaio di una macchina. E non ha idea del perché.
Perciò decide di scoprirlo.
Money Shot, di Christa Faust, venne salutato alla sua uscita nel 2008 come uno dei migliori noir dell’anno, una conferma per la piccola casa editrice di Charles Ardai, e un traguardo colossale per l’autrice, che grazie a questo romanzo vinse il Crimespree Award, per il miglior Paperback Original, oltre a beccarsi le nomination nella stessa categoria per l’Edgar, l’Anthony e il Barry Award.

E si tratta di un noir.
Non di un poliziesco con arie da intellettuale, non un giallo per chi considera i gialli troppo proletari. Un noir.
Una storia dura, costellata di crimini, popolata di individui danneggiati a cominciare da Angel, che era una felice e soddisfatta pornostar fino apoco prima della prima pagina, e che vedrà nel corso del romanzo la sistematica distruzione di tutto ciò che considera suo: la sua reputazione, la sua vita, la sua azienda, il suo mondo.
Si è trovata nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
Non ha avuto il buongusto di morire quando l’uomo che l’ha violentata non ha avuto il coraggio di tenere gli occhi aperti per spararle.
Ha mantenuto uno straccio di coscienza, oltre ad una nuova, incrollabile volontà di vendetta.
È una storia di vendetta senza redenzione, Money Shot.
Angel non ha bisogno di redimersi, non ha fatto nulla di male, è sempre stata rispettosa delle leggi, attenta a non violare le regole, pronta a soccorrere i suoi amici.
È stata una brava pornostar, fino a che non l’hanno buttata nel bagagliaio di una macchina e non le hanno sparato.

Il resto è un percorso fatto di lividi, traumi e ferite sanguinanti, fino alla risoluzione finale.
Un percorso che Christa Faust traccia con un linguaggio hard boiled perfetto, la voce di Angel Dare che risuona in ogni pagina, il suo sguardo che ci descrive la Los Angeles sgangherata e sporca dei piccoli studi dove si filmano pellicole a luci rosse, i locali di spogliarello, le ville o gli appartamenti squallidi di chi naviga in questo mondo.
Un mondo che la Faust conosce bene, avendo alle spalle dieci anni di carriera come spogliarellista, dominatrix e attrice di film per adulti. Ma è anche un’appassionata di film noir e romanzi hard boiled, oltre ad essere l’autrice della novelization di Snakes on a Plane.
L’idea, qui, è dichiaratamente quella di creare un’eroina del noir che sia una donna forte, ma non sia un uomo con le tette. E l’esperimento riesce perfettamente-
Con la sua spettacolare copertina di Glen Orbik e il suo formato da vecchio paperback da drogheria degli anni ’50, Money Shot è oggi un pezzo da collezione. È stato tradotto in francese e in tedesco ma non, apparentemente, in italiano.
Ed è davvero un peccato.