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Una botta di cultura per il 2020

3 commenti

Poiché la noia può diventare una malattia terminale fra queste colline, ho deciso di far partire un nuovo progetto per quest’anno – e mi sono inscritto al progetto Shakespeare 2020, i cui partecipanti si impegnano a leggere l’opera omnia di Bill Shakespeare nel corso di quest’anno, cominciando domani sera con Twelfth Night.

Il progetto è divertente, ho già tutto il necessario qui sullo scaffale, ed è il genere di cosa dalla quale potrebbero nascere idee interessanti. Mio fratello mi proponeva di farne un podcast – ma dopo due anni di esperimenti sono giunto alla conclusione che detesto parlare da solo, e farlo davanti a un microfono non aiuta. Ma potrei farci dei post – ed alla fine dell’anno avrei magari un libro bello e pronto… una cosa tipo Asimov’s Guide to Shakespeare – che ho qui e che userò come supporto alla lettura dell’opera del Bardo (perché il buon vecchio Ike aveva, ovviamente qualcosa da dire anche su Shakespeare – qualcuno ne dubitava?)

Per il resto, utilizzerò la mia vecchia copia di The Oxford Complete Works of William Shakespeare – perché tutto Bill Shakes si trova sul Progetto Gutenberg, ma io il volumone ce l’ho lì da vent’anni, ed è annotato e illustrato, quindi perché no?

Come terza fonte, utilizzerò la Rough Guide to Shakespeare, che è più recente della guida di Asimov e meno formale delle annotazioni del volume della Oxford.

E poi staremo a vedere – è un modo un po’ diverso per passare qualche ora ogni settimana, ed una buona occasione per leggere finalmente quei titoli di Bill Shakes che non ho mai trovato il tempo di leggere.
Cultura a badilate, un buon esercizio, e poi chissà…

Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

3 thoughts on “Una botta di cultura per il 2020

  1. Ciao Davide, fai bene. Io a suo tempo mi sono letta i drammi storici. e ho amato la figura di Re Riccardo (il sovrano brutto, ma arguto e in grado di vedere la Spada di Damocle del potere (potente l’immagine della Morte che alligna intorno alla corona del Re, esposto ai tradimenti degli amici e della sua stessa moglie, ma mi è piaciuto anche il “Giulio Cesare”: indimenticabile il brano:”Non siamo qui per piangere Cesare, ma per parlare di lui”.) Come autore merita veramente un approfondimento. So per certo che Lovecraft amava il “Cimbelino” e il “Racconto d’Inverno”. E’ un ottimo suggerimento, di cui farò tesoro.

  2. Buon divertimento, Davide!!!!

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