strategie evolutive

ciò che non ci uccide ci lascia storpi e sanguinanti

(Non) Dieci Libri #11 – T.E.D. Klein

8 commenti

Lo sapevate che sarebbe successo. Lo avete sempre saputo. Impossibile fermarsi a dieci, e poi, perché porsi dei limiti. È possibile – addirittura probabile – che io finisca per parlere di libri che non conoscete, e che potreste aver voglia di provare a leggere.
Perciò, andiamo avanti.

E cominciamo questa nuova avventura con un libro che ci riporta indietro al 1984, quando uscì in Italia la traduzione di The Ceremonies, di T.E.D. Klein. Era davvero un’altra epoca.

The Ceremonies è un romanzo, pubblicato nel 1980, di T.E.D. Klein, un autore americano che ha costruito una reputazione solidissima sulla base di una manciata di racconti e di questo romanzo – che è infatti l’ampliamento di una novella, la breve ed agghiacciante The Events on Poroth Farm. La versione italiana, intitolata Cerimonia di Sangue, uscì nel 1984 per i tipi di Sperling & Kupfer, che all’epoca sfornava con una certa frequenza massicci horror americani. Io acquistai la mia copia l’estate successiva, ma metto qui la cover della ristampa anni ’90.

La storia di una entità piovuta sulla terra dalle profondità dello spazio in tempi antedeluviani, The Ceremonies ha per protagonista Jeff Friers, un ricercatore universitario che sta facendo una tesi sulla narrativa dell’orrore, ed attorno al quale si viene a creare una intricata ragnatela di macchinazioni diaboliche che coinvolgeranno anche la sua fidanzata Carol, una bibliotecaria newyorkese, e Deborah e Sarr Poroth, i due coniugi che ospitano il protagonista nella propria fattoria, nelle campagne del New Jersey, e che sono membri di una setta religiosa al limite del puritanesimo. Ciascuno di loro non è che una pedina in una complicata cerimonia…

The Ceremonies è uno strano animale – un romanzo “alla King” per volume (circa 600 pagine) e presentazione, che non usa alcun modulo kingiano, ma di fatto è un orrore lovecraftiano estremamente sofisticato, che ha probabilmente come antenato diretto l’opera di Arthur Machen. È anche un orrore sulla narrativa dell’orrore, senza per questo abbandonarsi a deliri postmoderni.

Lo sviluppo è lento e inesorabile, l’intera vicenda volutamente descritta con la precisione e l’ineluttabilità di una partita a scacchi. L’azione è subordinata all’atmosfera, e nessuno dei personaggi – salvo forse Carol – è davvero simpatico. Il protagonista in particolare è un ben misero esemplare umano, certo l’ultimapersona che vorremmo immaginare come ago della bilancia (o catalizzatore?) di una vasta cospirazione cosmica.

I maligni sostengono che The Ceremonies è, alla fine, un prodotto commerciale, che prende il superbo The Events on Poroth Farm, e lo gonfia artificialmente per soddisfare il mercato dei paperback dell’orrore che erano un caposaldo degli anni ’80. L’accusa è lecita, ma se davvero T.E.D Klein prese la propria novella e la farcì di divagazioni per soddisfare le esigenze del mercato, è anche vero che il riempitivo è riempitivo di altissima classe.

La mia copia finì nel bagaglio di una ex fidanzata, e successivamente acquistai la ristampa, di seconda mano su una bancarella – e le bancarelle restano il posto in cui guardare. Amazon in questo momento ne ha due copie usate a dieci euro – io direi che in generale valgono ogni centesimo. In inglese è segnalata come al momento non disponibile una ristampa del 2017, mentre le copie usate del paperback originale scuciono prezzi stravaganti. Non risulta disponibile una edizione ebook. Ma per chi volesse leggere The Events at Poroth Farm, la novella che forse è meglio del romanzo, la si trova nel Cthulhu Mythos Megapack, un’antologia della Wildside Press che si vende per 95 centesimi, e vale la spesa anche solo per la storia di Klein.

Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

8 thoughts on “(Non) Dieci Libri #11 – T.E.D. Klein

  1. E anche questo tocca segnarselo, sembra un gran bel libro.

  2. Il pack l’ho preso, ora c erco di recuperare il libro. Stranissimo che almeno in inglese non ci sia l’ebook

  3. Tutti tesori letterari, grazie dei suggerimenti, Davide. Questi servono all’autore europeo di horror come spunto…su come impostare la propria opera tenendo conto di certe tecniche: su come creare tensione, personaggi credibili anche se non necessariamente amabili e fare paura. Un modo di rispondere alla sfida lovecraftiana (secondo il Nostro, gli europei non avevano la capacità anglosassone di FARE PAURA E SUL SERIO).

  4. A me è piaciuto moltissimo. Solo due appunti: dopo una spasmodica attesa ed ansia, il finale mi è parso…deludente, al limite fra il comico ed il porno-horror, e poco credibile, con quella scena di tipo gore. Secondo, la pena che mi ha suscitato la triste fine dei sogni di quella coppia di contadini, che in fondo non avevano fatto nulla di male, si sono ammazzati di lavoro tutta la vita, che tristezza !

  5. Klein funziona quando cita Lovecraft,quando deve creare di suo sfiora il ridicolo involontario.

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