Una delle poche costanti negli ultimi decenni, per ciò che mi riguarda, è stata la tradizionale partita di Halloween – una sessione di un qualche gioco di ruolo appropriato per la stagione.
The Call of Cthulhu è un classico, ma anche qualcosa come Rippers, o magari All for One.
Una partita a Solomon Kane?
Non importa. In fondo è una scusa per sedersi tutti attorno a un tavolo e farsi quattro risate.
Negli ultimi anni, le mie partite sono spesso state virtuali – una combinazione di videoconferenza, chat testuale e altre follie. Non ho una grande dimestichezza con i tavoli da gioco virtuali, e per il nostro stile di gioco – che tende ad essere più narrativo che simulazionista, se proprio vogliamo parlare di certe cose – una cosa come Roll20 diventa eccessiva.
Quest’anno non so se avrò modo di giocare – ci sonoun sacco di cose per aria – ma se dovessi riuscirci, il caso ha appena portato sul mio tavolo esattamente ciò di cui avevo bisogno.
Accennavo la settimana passata a come i gentiluomini e le gentildonne della Mottokrosh Machinations – produttori dell’eccellente Hypertellurians – abbiano la tendenza a infilare degli extra nel pacco che contiene la versdione rilegata rigida del loro gioco, che si può ordinare solo attraverso il loro sito.
Il corriere ha consegnato oggi il pacco con la mia copia del gioco – che rimpiazza così il pdf che era incluso nell’acquisto – e nell’imballo c’erano anche una copia di Bewilderment and Panic in the Land of Faulty Tors, una campagna tascabile per Hypertellurians, e un’edizione in paperback di A Bride for Dracula, che è esattamente ciò che il dottore ha ordinato per Halloween.
A Bride for Dracula è un’avventura in due parti, system agnostic – che vuol dire che la si può giocare con qualunque sistema.
Il volumetto, ben illustrato e piacevole a leggersi, contiene i profili dei personaggi – giocanti e non – e la delineatura degli eventi salienti. Poi il master ed i giocatori sono liberi di improvvisare.
Come si può facilmente dedurre dal titolo, la vicenda ruota attorno al desiderio del Conte Vampiro di aggiungere una donzella (o forse… più di una?!) al proprio harem. I giocatori interpretano le candidate, oppure i congiunti delle candidate, o anche persone che per caso si trovano a passare per Castel Dracula.
Da qui, tutto è possibile … o così sembra.
È possibile (o consigliabile) sfuggire al conte? È forse preferibile farsi vampirizzare e regnare in eterno sulle tenebre? Cosa c’entra il cervello sotto vetro? Perché il cocchiere sembra avere qualcosa da nascondere? Dove porta questa scala…?
Una bella avventura gotica, zeppa di intrighi, doppi giochi e segreti – che a seconda del sistema adottato e del mood della squadra può essere qualcosa di cupissimo o una valanga di risate. E si può risolvere in una serata – il che significa che dei normali giocatori di ruolo possono passarci dalle tre alle otto sessioni di gioco, senza neanche sforzarsi di tirarla per le lunghe.
È molto divertente. Era sulla mia lista dei desideri su DriveThruRPG – e invece mi è arrivata a sorpresa, e a costo zero. Difficile fare meglio di così.