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Tre riviste

7 commenti

La regola è sempre stata una sola – se volete sapere dove sta andando un genere, dovete leggere la narrativa breve.
La narrativa breve è sempre stata il posto in cui vengono messe alla prova le nuove idee, e dove i nuovi scrittori muovono i loro primi passi, e i vecchi scrittori possono fare qualcosa di diverso.
E, nelle riviste moderne, si trova di solito un mix di narrativa, saggistica e recensioni – si vede cosa sta succedendo di nuovo, si sente cosa si dice a riguardo, si scoprono nuovi modi per (sigh) spendere altri soldi.

Complice un bundle di beneficenza e un buono di Amazon (il primo da che strategie è stato bloccato e i link commerciali hanno perso trazione), nell’ultimo mese ho fatto un carico piuttosto interessante di riviste di sword & sorcery e di narrativa pulp – generi che stanno vivendo una sorta di rinascimento.
E a me piace la sword & sorcery, così come mi piacciono i pulp.
Quelle che seguono sono note assolutamente superficiali sul bottino portato a casa.
Neanche a farlo apposta sono tre produzioni americane – il che mi dice che dovrò fare un secondo post per parlare di titoli britannici.
Ma per ora, cominciamo con questi…

1 . Tales from the Magician’s Skull

Questa è probabilmente LA moderna rivista di sword & sorcery per antonomasia – prodotta da Goodman Games (un editore di giochi) e diretta da Howard Andrew Jones, eccellente autore di s&s e curatore dell’edizione in otto volumi della narrativa breve di Harold Lamb pubblicata dall’Università del Nebraska.
La rivista venne finanziata, nel 2017, da un Kickstarter di un certo successo, e al momento si prepara a uscire col suo ottavo numero. Non quindi una rivista ad elevata cadenza di pubblicazione.
I punti di interesse sono certamente i racconti dei contributors abituali Howard Andrew Jones, James Enge e John C. Hocking – tre autori con stili molto diversi e un ampo e interessante catalogo.
La rivista si concentra prevalentemente sulla narrativa, con forse un 10% delle circa 100 pagine dedicate ad aricoli – spesso orientati al mondo del gioco di ruolo.

Layout e grafica ricordano cose come Dragon Magazine o White Dwarf (prima dell’abbuffata di miniature) o – indubbiamente – le vecchie riviste pulp, e tutti i racconti sono illustrati.
la qualità delle storie è molto buona, l’impostazione molto tradizionale.

La rivista è pensata per essere fruita in cartaceo (ogni numero include un elenco dei rivenditori dove è possibnile acquistarla, in giro per il mondo), ma è anche disponibile in pdf – ed in effetti, grazie a un recente Bundle of Holding, per poco più del prezzo di un Urania mi sono accaparrato la “Starter Collection” – i primi sette numeri, più due numeri speciali a suo tempo arrivati solo ai supporter su Kickstarter, in versione digitale.

Magician’s Skull è una rivista che studierò da vicino durante le vacanze – perché pubblicare con loro nel 2023 è uno dei miei buoni propositi per l’anno nuovo. Posterò delle recensioni numero per numero sul mio blog in inglese mentre faccio i compiti.

2 . The New Edge

The New Edge è l’ultima arrivata sulla scena per ciò che riguarda la sword & sorcery – ed al momento esiste solo un Numero Zero, disponibile su amazon per poco più di 4 euro, o scaricabile gratis in PDF o EPUB dal sito dell’editore.

In questo caso il mix è molto più equilibrato – 50/50 fra narrativa e saggistica – e la rivista può vantare una nuova stroria di Dariel Quiogue, un autore eccellente di sword & sorcery di taglio orientale, alla maniera di autori come Lamb o Howard. Sul fronte della saggistica abbiamo un pezzo sullo stato del genere del solito Howard Andrew Jones, e un interessante articolo su C.L. Moore e Jirel di Joiry, di Cora Buhlert.
La rivista viaggia sulle ottanta pagine ed è ampiamente illustrata, ma soprattutto è impaginata su tre colonne, come un vecchio giornale, e contiene quindi l’equivalente di quasi 200 pagine di testo.

Avrà un futuro, The New Edge?
In un mondo che volesse premiare la qualità, non ci sarebbero dubbi – ma allo stato attuale il destino della rivista è in forse – motivo per il quale vi metto il link commerciale: voglio che venda un sacco di copie per arrivare alla pubblicazione regolare.
Merita di avere una lunga vita.

3 . Thrilling Adventure Yarns

Questa è una “falsa rivista”, nel senso che si configura come antologia mono-volume con cadenza attuale. Il volume del 2021 è l’ultima uscita, e come si può facilmente intuire dal titolo, Thrilling Adventure Yarns si ispira ai vecchi pulp, nel formato, nel layout, e nei contenuti – che vengono suddivisi per categorie – Avventura, Sword & Sorcery, Fantascienza, Terrore, Romance, Western… ci sono almeno un paio di racconti per ciascuna sotto-categoria.

A meno di quattro euro in cartaceo per oltre 370 pagine e 27 storie, Thrilling Adventure Yarns 2021 (sì, questo è un link commerciale – sapete come funziona) è il classico acquisto obbligato – il fatto che includa lavori di nomi storici come Jody Linn Nye, Jonathan Maberry e David Mack (più un inedito del creatore di Doc Savage!) lo rende un’eccellente aggiunta allo scaffale della narrativa popolare.
È anche il regalo perfetto per controbilanciare i soliti titoli Adelphi che regalate per darvi un tono.

Ci saranno altri numeri?
Ancora una volta possiamo solo sperarlo – di sicuro si tratta di un eccellente termometro della vitalità della narrativa popolare di oltre oceano.

E tutto questo significa – per me – un sacco di roba da leggere per le vacanze.
Ma d’altra parte, fuori nevica, e dopo otto ore passate a scrivere, ci si può rilassare con una rivista e una tazza di té bollente.

Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

7 thoughts on “Tre riviste

  1. Non so se possa interessare, ma mi è capitata una rivista per il mouse mentre giravo in giro. Te la segnalo qui – per ora è gratis – poi vedi tu se ha senso o meno: giovane è giovane, ma se è gratis mi chiedo come faccia a restare aperta.

    https://www.lumien.it/sussurri/

    • Non pagando gli autori?
      Le istruzioni per l’invio dei manoscritti sono molto dettagliate, ma non fanno parola di alcun pagamento.

      • Umm in che senso?

        1) >Forniamo, inoltre, report di vendita costanti, pagamenti puntuali e assistenza costante, sia ai lettori che agli scrittori.

        2) >Lumien cerca di premiare gli autori. Per questo le nostre royalty sono fra le più alte del mercato editoriale italiano. Ai nostri scrittori viene offerto il 10% sul prezzo di copertina del cartaceo e il 25% sul prezzo del digitale. Questo per la prima edizione. Dalla seconda, invece, le royalty aumentano in modo progressivo in base alle vendite.

        è scritto qui: https://www.lumien.it/contatti/
        cliccando su
        1) perché pubblicare con noi
        e
        2)Royalty sul venduto.

        Non conosco il mondo dell’editoria, per cui non so dire se la cosa dovrebbe essere allettante o meno. Ho però visto che altre case editrici chiedono soldi, ad esempio per servizi di editing. Venivo appunto a chiedere questo: è un’offerta che pare buona o no?

  2. Lunga vita a tutt’e tre!

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