Mi dicono che in fondo la faccenda delle “troppe qualifiche” è sacrosanta.
Mettiamoci nei panni del povero responsabile del personale, che si ritrova davanti il curriculum di un quasi cinquantenne con una qualifica elevata.
Come può questo serio professionista non domandarsi come mai una persona tanto qualificata si stia proponendo per un lavoro così al di sotto delle sue qualifiche.
C’è, è ovvio, qualcosa di sospetto1.
O, al limite, esiste il rischio che quello, trovando poi un posto migliore, se ne vada2.
Perciò, no, mi spiace, ma davvero lei ha troppe qualifiche.

(non trovate inquietante anche voi – inquietante ma significativo – che i due che si strinono la man indossino la stessa giacca e la stessa camicia?)
Quindi, vedete, è come imparare un’altra lingua.
Lei ha troppe qualifiche si traduce in non mi fido/sei un rischio.
OK, perché no.
Ci sta.
Allora cambiamo gioco – mi presento ad una amministrazione pubblica (target principale) o a una realtà aziendale3, con tanto di giacca, cravatta, curriculum e un bel progetto di strategic foresight che vorrei proporre come consulenza. Continua a leggere