Un episodio a richiesta, questa settimana, su due remake – perché il film originale, The Mystery of the Wax Museum, è del 1933, con Fay Wray. Nel 1953 la Warner decide di rifarlo, in Technicolor e 3D, con Vincent Price, e poi nel 2005 quelli della Dark Castle si dicono che non sarebbe male rifarlo, e ci mettono Paris Hilton, e farla morire male.
E noi abbiamo rivisto questi film, e ne parliamo estesamente, pur avendo posizioni abbastanza differenti su una delle due pellicole nello specifico. Buon ascolto.
Freaks, il film che mise fine alla carrfiera di Todd Browning nel 1932 (il poco che fece dopo fu quasi una nota a pi* pagina della sua lunghissima carriera), è una pellicola che anche decurtata di mezz’ora dalla casa produttrice (e non, come sostengono alcuni, dal Codice Hayes, che non era ancora in vigore) rimane di una potenza devastante, e lo è ancora oggi, a novant’anni esatti dalla sua uscita.
Ci è parsa quindi una buona idea parlarne, cominciando dalla questione se sia o non sia un film horror, e da chi siano i veri freaks in questo film. Buon ascolto.
Torniamo a parlare di Walter Hill con Southen Comfort, del 1981, un survival horror tesissimo e crudele, ambientato nelle paludi della Luisiana.
Fra sabbie mobili e conflitti interpersonali, musica cajun e porchetta, avremo occasione di discutere di film di guerra e machismo, di Vietnam e di Anabasi, e di come ci siano film che non ci liberano dalla tensione con un finale consolatorio. Buon ascolto.
Eravamo stanchi di sentire ripetere a nastro “filmone” e “tanta roba”, “epicità” e “norreno”, e perciò con il mio amico Germano “Hell” Greco abbiamo deciso di fare un podcast che parli di fantasy – usando come filo conduttore i film fantasy degli anni ’80, partendo da quelle pellicole per allargarci in ogni direzione possibile nell’esplorazione del genere e dei suoi sottogeneri. Lo abbiamo chiamato CHIODI ROSSI.
E per cominciare, abbiamo riguardato Conan the Barbarian, del 1982, scritto e diretto da John Milius, con l’apporto di personaggi diversi quali Oliver Stone, Roy Thomas e Lyon Sprague de Camp. Un eccellente punto di partenza per arrivare a parlare di Robert E. Howard e di Dino DeLaurentis, di sword & sorcery e di Hollywood, di censure televisive e di tentativi di dirottamento.
Il podcast si può ascoltare su Mixcloud e a breve sarà su tutte le principali piattaforme. Se volete offrirci un caffé, useremo i vostri soldi per pagare il servizio di hosting. Nel frattempo, buon ascolto, e se vi va, spargete la voce.
Per il primo Club del Libro del 2022 abbiamo deciso di parlare di Bubba Ho-tep, la novella di Joe Lansdale del 1994, e dell’adattamento diretto da Don Coscarelli nel 2002, con un colossale Bruce Campbell nel ruolo di Elvis Presley.
Vecchiaia, maledizioni egizie, orrore, umorismo e volgarità, in un episodio breve, ma denso di contenuti. Buon ascolto e buona lettura!
E ne approfittiamo anche per ringraziare tutti i nostri ascoltatori, e in particolare i nostri sostenitori su Ko-Fi e i membri del gruppo Facebook Paura & Delirio WTF, per averci fatti arrivare a 30.000 ascolti complessivi. GRAZIE!
L’episodio di questa settimana arriva in ritardo, ma è valsa la pena aspettare…
Tre film e un ospite per la terza puntata del 2022 di Paura & Delirio. Per parlare dei tre film originali della serie Evid Dead abbiamo chiesto il supporto del nostro fiancheggiatore storico, Germano Hell Greco. E così abbiamo parlato di Sam Raimi e di Fake Shemp, di Ash e di Henrietta, di idioti primitivi e boomstick, trovando anche il tempo per domandarci dove stia andando l’induistria che quarant’anni fa permise a una banda di ragazzini di periferia di girare un film che ha cambiato la storia. Buon ascolto.
Siamo partiti, questa settimana, ricordando Peter Bogdanovich, regista, attore, critico e storico del cinema, scomparso la settimana passata. Un autore importante per la nostra formazione come appassionati di cinema, e l’uomo responsabile per alcuni dei film più straordinari del 20° secolo.
E poi, Frankenstein Jr., il capolavoro di Mel Brooks, che nel 1974riuscì a girare quello che è e rimane un film assolutamente perfetto. E quindi abbiamo chiacchierato di Frankenstein e Mary Shelley, di James Whale e Gene Wilder, di Elizabeth e di Inga, di Marty Feldman e dei Monty Python, e naturalmente di Frau Blucher.
Apriamo l’anno nuovo col primo dei due film selezionati dai vincitori del nostro concorso natalizio, Maglione & Flanella: Julia ha scelto Operazione Paura, film del 1966 di Mario Bava, girato per scommessa e completato per avventura, e destinato a diventare il maggior incasso del regista fino a quel momento. Il film, costruito su una sceneggiatura di 30 pagine, è considerato da molti il miglior film di Bava, ed ha fra i suoi fan registi come Martin Scorsese e David Lynch. Fellini rubò all’epoca un paio di idee.
E noi ne approfiteremo per chiacchierare di Carpazi e campagna laziale, di attori meno che eccelsi e di incubi, e delle cosce di Erika Blank. Ne approfitteremo anche per segnalare una bella selezione di film di Mario Bava disponibili su piattaforma streaming. Buon ascolto.