Questa è decisamente spettacolare.
Ora, è ben nota la mia antipatia per il topo più famoso del mondo – personaggio che mi infastidisce, ed al quale attribuisco una lunga lista di peccati.
Ma l’essere anfetaminomane?
E spacciatore di sostanze dopanti alle popolazioni del terzo mondo?
Chi l’avrebbe mai pensato!
Questa, ne sono quasi certo, non la conosceva neanche Grace Slick…
Eppure è innegabile.
La storia si intitola Mickey Mouse and the Medicine Man, e venne pubblicata nel 1951 come parte di una campagna pubblicitaria per i Wheaties – cereali per la colazione di grandi e piccini.
Ma non si trattava dell’unica pubblicità connessa al fumetto, nel quale Topolino e Pippo scoprono il Peppo – una specie di acqua bromata con addizionata benzedrina, che era perfettamente legale nell’America degli anni ’50- grazie (qualcuno aveva qualche dubbio?) ad un campione gratuito.
Gli effetti non tardano a farsi sentire…
Strafatti di anfetamine, i nostri eroi hanno un’idea geniale – si fanno assumere come rappresentanti del prodotto miracoloso…
… ed immediatamente si mettono al lavoro per distribuire in Africa – un territorio vergine – il bibitone delle meraviglie.
E quale metodo migliore, per spacciare un carico di anfetamine ai selvaggi, se non imbottirne il leader a sua stessa insaputa?
Insomma, un piccolo fumetto razzista su come arricchirsi grazie al meraviglioso potere degli stimolanti chimici.
Orribile, vero?
Il fumetto completo si trova, per i più curiosi, qui.