Chi era Arthur O. Friel? Robert E. Howard lo citò come “uno dei miei autori preferiti”, e nell’epoca d’oro dei pulp era in effetti molto popolare.
Classe 1887, dopo essersi laureato a Yale divenne corrispondente per il Venezuela della Associated Press, e nel 1922 passò dalle parole ai fatti unendosi ad una spedizione lungo il fiume Orinoco.
L’autore (a destra) durante una escursione
Tornato da quella spedizione e da altre avventure sudamericane, Friel – come tanti prima di lui – provò ad arginare la crisi economica passando dal giornalismo alla narrativa.
E gli andò piuttosto bene. Continua a leggere →
Si era detto pulp, e neanche a farlo apposta, attraverso Facebook mi arriva una richiesta pulp per il Piano Bar del Fantastico.
prima performance dell’anno.
Il locale è buio e fumoso, il piano verticale mostra inquietanti fori da proiettile, ma noi il pezzo lo facciamo lo stesso.
Poi canteremo in coro la Marsigliese.
La richiesta fa più o meno così…
Mi piacerebbe leggere un’avventura sul classico, tipo avventuriero in giro per il globo et silmilia. […] Una cosa anni ’30 con locali ai confini del mondo, sigarette arrotolate a mano, donne chiamate pupe.
Il genere pulp-avventuroso, in Italia, è poco frequentato.
Un editore, da qualche parte in passato, provò a pubblicare Doc Savage, ma ottenne risultati mediocri di vendite e di critica.
Il genere è più praticato al cinema (Indiana Jones, La Mummia) che non nella narrativa.
A complicare le cose ci si è pure messo Tarantino, che intitolando Pulp Fiction un film che si sarebbe potuto tradutrre con Narrativa d’Appendice, ha autorizzato qualsiasi idiota a definire pulp una storia a base di sesso, droga e violenza.
In realtà, la cosa è più complicata – possiamo immaginare una ideale suddivisione in quattro periodi della storia del pulp.
il proto-pulp – su riviste come i penny dreadfuls inglesi e le dime novel americane, dagli anni 90 del 19° secolo alla prima guerra mondiale. Un catalogo che spazia da Conan Doyle a Kipling, passando per decine di autori sconosciuti.
il pulp propriamente detto – quello delle riviste pulp pubblicate fra le due guerre… da Black Mask a Weird Tales passando per Astounding
il pulp del dopoguerra – equamente suddiviso fra i paperback della Gold Medal e le riviste tipo Men’s Adventures
il New Pulp – pubblicato ora, spesso in formato elettronico
Qui ci occuperemo essenzialmente di pulp propriamente detto – quello dei racconti e dei romanzi brevi pubblicati sulle riviste.
Perciò, fermiamoci un attimo, e cerchiamo di mettere giù una delle nostre solite reading list.
Ci toccherà leggere in inglese – fatevene una ragione. Continua a leggere →