Bene, ultima serata a tema al piano-bar del fantastico per quest’anno… toglietemi dai piedi ‘sto violoncello e portatemi una concertina.
E un paio di cucchiai.

The Wicked Lady... Indubbiamente parte del divertimento doveva consistere nello smontare tutta quell'impalcatura...
Abbiamo parlato di Elisabetta, abbiamo parlato di Vittoria.
Fra Elisabetta e Vittoria cosa c’è?
Beh, ci sono la guerra civile (potremmo dare un’occhiata a Cromwell, Our Leader of Men, di Antonia Fraser), la Restaurazione (periodo affascinante, zeppo di banditi, cialtroni e donne dalla moralità inesistente e sfatte per gli stravizi, certamente il prossimo periodo storico sulla mia lista di letture… cominciando con Restoration London di, ovviamente, Liza Picard), e poi un po’ di sovrani noiosi, Clive in India, Re Giorgio che impazzisce, il tappo francese che perturba la quiete…
E in tutto questo frattempo, proprio a partire dal regno di Elisabetta, fino a ridosso del corso, c’è la pirateria sul mare oceano.
Arrrr!
E a me piacciono, i pirati.
Il mare, la libertà, isole inesplorate da visitare, tesori precolombiani da saccheggiare, scontri all’arma bianca, e la possibilità di colare a picco le navi spagnole e francesi!
E poco mi importa che vi sia una disparità sostanziale fra il dato storico e la letteratura – riesco ad apprezzare tanto la realtà quanto la fantasia, e riesco ancora a distinguerle, e quindi a seguire, uomini ai posti, armate le colubrine, e vediamo un po’ di testi utili per approfondire l’argomento pirati.
Canaglie di tutto il mondo, unitevi! Continua a leggere