Questo è un post estemporaneo che parte da una curiosa coincidenza – ieri ho sentito due opinioni opposte ventilate dalla mia amica Lucia (che sta nel braccio femminile del Blocco C della Blogsfera) e da Harlan Ellison (che non sta in rete, perché lui è Harlan Ellison).
E qui capirete che c’è una questione di lealtà in gioco – perché Ellison è un colosso, ma Lucia è un’amica mia.
La questione si può ridurre a una domanda – se non rispetto l’autore, posso apprezzare il suo lavoro?
Un paio di classici – se ne è anche discusso parecchio in rete – sono ad esempio Dan Simmons, ottimo narratore che si è lasciato scappare un racconto decisamente discutibile un paio d’anni addietro – o più recentemente Orson Scott Card, le dichiarazioni del quale hanno urtato una grande quantità di lettori.
E se poi uno va a spulciare, di grandi scrittori che hanno detto sciocchezze inammissibili ce ne sono stati tanti.
Ma, ok, ammettiamolo, sono persone esecrabili.
O per lo meno, sottoscrivono idee che ci fanno ribrezzo.
È giusto a questo punto cassare i loro libri?
“Io l’autore X non lo leggo perché è una persona che mi disgusta.”
Ma, e il libro? Continua a leggere