Avevo conosciuto John Huston del ’38, mentre, reduce da “The Dawn Patrol” (ancora con Flynn), cincischiavo col copione di “Cime Tempestose”. Huston aveva messo mano alla sceneggiatura, asciugando un poco il melodramma della Bronte e rendendolo più agevole alla macchina da presa.
Poi, nel maggio 1946 fece squillare il mio telefono.
“Cosa mi dici di ‘L’Uomo che Volle Farsi Re’?” mi chiese a bruciapelo. Huston non amava il telefono. Gli risposi da bravo scolaro, che si trattava di una storia classica di Kipling che avevo letto da ragazzo, e aggiunsi, a mo’ di nota a pie’ pagina, che pensavo sarebbe stato un film eccezionale, se qualcuno avesse avuto il coraggio (ed i quattrini) per filmarlo. Continua a leggere →
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