Giorni malinconici e depressi.
Fra una cosa e l’altra, sto scrivendo tre libri e sto leggendo tre libri.
Come sempre, l’avere cose in sospeso da scrivere (ci sono anche un articolo praticamente già venduto, e un resoconto annuale, da preparare, e un romanzo scritto in una settimana su cui fare l’editing) mi rende odioso, scorbutico ed intrattabile.
Leggo male, sono discontinuo e salto da una cosa all’altra.
Mi detesto, e non provo sentimenti migliori nei confronti del genere umano.
Fra i tre libri che sto scrivendo, il più importante è naturalmente Micro-hydro – a quest for independent energy, che sarà il titolo commerciale della mia tesi di dottorato.
L’idea è quella di farlo uscire come ebook e come paperback attraverso Createspace di Amazon.
Scritto direttamente in inglese, questo è al contempo il più facile da scrivere, ed il più difficile.
Il più facile, perché se non lo chiudo entro il 15 di novembre, bye bye dottorato.
Il più difficile perché è maledettamente difficile mettere insieme le componenti disparate dei tre anni di lavoro svolti fin qui.
Comunque, per quanto al momento sia fermo ad un terzo (senza contare grafici, tabelle, bibliografia e quant’altro), questo è quello che mi preoccupa di meno.