Succedono cose strane.
Ieri Amazon, che non manca mai di deliziarmi con una mail piena di proposte inguardabili per i miei acquisti, ha superato se stessa: mi ha suggerito l’ebook di un tale che ha scritto ed autopubblicato un libro per scoraggiare i lettori dallo scrivere ed autopubblicare.
Perché non è una bella esperienza, dice.
Si resta delusi, dice.
Si incontrano un sacco di difficoltà, dice.
E badate, non è che abbia tutti i torti.
Però ha fatto un po’ l’equivalente dell’organizzare una grigliata a favore del vegetarianesimo.
OK, parliamo di soldi.
E siete avvisati – potrebbe essere un post lungo – farò tutto il possibile perché sia anche interessante e divertente.
Cominciamo…
Quello del prezzo degli ebook è un tema che è stato dibattuto e sviscerato ampiamente da una quantità di persone informate dei fatti.
Anch’io devo averci fatto un post da qualche parte.
Diciamo che, sulla base delle esperienze dirette mie e di una quantità di altri internati qui nel Blocco C della Blogsfera, per il lettore standard italiano, il prezzo giusto di un ebook è 0.
Gratis piace a tutti.
99 centesimi, la fermata successiva nella scala dei prezzi, è considerato ampiamente accettabile – certo, bisogna vedere, perché ci sono persone che vendono a 99 centesimi dei racconti (i miei Orrori della Valle Belbo), e ci sono fior di Vere Case Editrici(R) che a 99 centesimi vendono romanzi da 400 pagine.
Ma in linea di massima, 99 centesimi è ok.
La fermata successiva, 1.99, comincia ad essere critica – insomma, sono quasi due euro. Per un romanzo quasi quasi, per qualcosa di più breve, probabilmente è considerato eccessivo. Chi legge saggistica può accettare che un saggio costi un po’ di più, e quindi 1.99 per un saggio è ok.
A 2.99 la maggioranza tira una riga – oltre, comincia la terra di nessuno, dove solo Stephen King e i suoi amici riescono a scucire qualcosa.
Ma capovolgiamo il discorso, volete?
Proviamo a parlare del costo degli ebook… Continua a leggere →
Fra tutti i miei ebookLa Misura del Tempo Geologico è stato per oltre un anno il mio hit assoluto: diciotto mesi in Top Ten su Amazon.it nella categoria Scienze della Terra – ebook1 – che non è proprio la classifica più ambita, ma resta comunque una gran bella soddisfazione.
Il 18 di Aprile terrò una conferenza pubblica sugli argomenti trattati dal volume: il tempo e la sua misura, il tempo geologico e il tempo storico, l’evoluzione…
Sarà divertente.
E poiché il pubblico delle conferenze pubbliche non acquista ebook, perché è difficile farseli autografare, in quell’occasione saranno disponibili un po’ di copie del mio libro. Continua a leggere →
Ho scovato un servizio – limitato agli ebook in inglese – che, a patto che il mio ebook costi meno di 6 dollari ed abbia almeno dieci recensioni e una media di 4/5 su Amazon, mi permette di inserire il mio ebook nel loro database per una piccola cifra.
Io non posso usarlo – Bride of the Swamp God, il mio ebook in inglese che ha il maggior numero di recensioni, arriva a 8 recensioni su Amazon.it e, cosa più importante, 7 recensioni su Amazon.com.
Ma la media è buona – 4.5, così ad occhio – ed il prezzo è giusto.
Supponiamo allora che prossimamente tre volenterosi recensiscano Bride su a.com e non abbassino esageratamente la media. Continua a leggere →
E così Amazon mi ha scritto.
Mi informa, il signor Bezos, che sta per partire una cosa che si chiama Kindle Unlimited, e che funzionerà più o meno così – io pago dieci dollari al mese, e posso scaricare e tenermi per un mese tutti gli ebook in catalogo.
Insomma, invece di venderli, ora Amazon gli ebook li affitta.
Immagino che la notizia sia arrivata anche a voi.
E a seconda di ciò che avrete letto in giro per il web, questa è l’ultima manovra del Grande Diavolo Americano che vuole trasformare la cultura in bene di consumo, o è la cosa migliore che sia mai accaduta da quando abbiamo smesso di usare il papiro, e renderà la lettura facile libera e bella.
L’avvento del formato digitale in editoria ha causato un cambiamento drastico nel modo in cui i libri si scrivono, si pubblicano, si vendono e si leggono.
E se l’essenza resta la stessa – c’è una narrativa più o meno lineare che io dispongo sulla pagina, e che poi viene trasferita al lettore – tutto il resto comporta delle trasformazioni.
E non solo trasformazioni logistiche: azzerati i costi di magazzino, azzerati i costi di distribuzione.
Anche trasformazioni di fatto: penso alla rinascita di generi di nicchia (penso al movimento new pulp, ad esempio) e di formati che si pensavano superati (le novelle, i romanzi brevi).
La libertà e a varietà garantite dall’autopubblicazione rappresentano un cambiamento epocale nella creazione letteraria.
Restano tuttavia delle potenzialità che non sono state sviluppate – per una quantità di motivi.
Fra queste, si segnalano due autentici fallimenti del medium. Continua a leggere →
Il post di oggi va online un po’ più tardi del solito non perché io mi sia attardato a poltrire (beh, ok, un po’ anche), ma perché un’idea scema che mi è venuta ieri si è tramutata in una sorta di esperimento, e volevo aspettare e vedere un po’ di dati prima di parlarne.
Uno degli elementi critici del pubblicare se stessi attraverso Amazon (o qualunque altra piattaforma, in effetti) è la spiacevole necesità di doversi promuovere.
Nessuno acquisterà i nostri ebook a meno che non sappia che esistono – e questo richiede post sui blog, banner pubblicitari (come quelli qui a destra) e frequenti condivisioni sui social network.
Il che è considerato di pessimo gusto, oltre che un chiaro segno che si è degli squallidi dilettanti allo sbaraglio e non professionisti seri con una casa editrice alle spalle. Continua a leggere →