Diamoci un tono.
Un paio di notti or sono ho speso un’ora almeno a chiacchierare di compositori inglesi della prima metà dell’900.
Ora, a me piace molto, la musica inglese di quell’epoca – ho qualche CD, l’ascolto con parsimonia – e trovare persone che condividano quella passione è difficile.
Maledettamente difficile.
Per festeggiare il fatto di aver scoperto di non essere solo in questo mio piccolo universo, oggi vi infliggo qualcosa di molto diverso.
Nel 1953, a sei compositori si riunirono per inventarsi un lavoro che celebrasse l’incoronazione di Elisabetta Seconda ricongiungendola idealmente con Elisabetta Prima, e riassumendo tutta la musica inglese.
I sei compositori coinvolti furono, in ordine alfabetico, Lennox Berkeley, Benjamin Britten, Arthur Oldham, Humphrey Searle, Michael Tippett and William Walton. Un paio d’altri erano stati convocati, ma non parteciparono o si chiamarono fuori all’ultimo minuto.
I sei congiurati presero allora un vecchio pezzo popolare da ballo, Sallenger’s Round, che era stata orchestrata ai tempi di Elisabetta Prima da William Byrd, e composero sei variazioni.
La terza include uno stralcio del Dido & Aeneas, di Henry Purcell*, il massimo compositore inglese del 17° secolo.
È stato fatto notare che costruire un lavoro classico a partire da una ballata popolare chiama in causa anche John Gay, che compose la sua Beggar’s Opera cucendo assieme canzoni popolari – e così la celebrazione dei massimi compositori inglesi è completa**.
Al pubblico della prima venne consegnata una cartolina, con la sfida ad abbinare a ciascun compositore la sua variazione.
Nessuno riuscì ad azzeccarle tutte.
*Yes, my dear lady, Henry frigging Purcell.
** I pignoli noteranno l’assenza per lo meno di John Dowland e Thomas Tallis, ma i pignoli a noi non interessano. Edward Elgar era certamente presente in spirito, essendo questo, dopotutto, un pezzo di circostanza.