Non c’è modo di sistemare gli orologi di questa casa.
Non solo non vanno assieme, e sono l’uno costantemente in ritardo o in anticipo sugli altri.
No.
Ora l’orologio che ho sullo scaffale della libreria, quello fatto di legno pagato 5 euro all’IKEA, non sta più dritto.
Puoi piangere cinese, che come lo appoggi sulla mensola, quello dà un sesto di giro a sinistra, in senso antiorario, cosicché le dodici si vengono a trovare dove dovrebbero stare le undici, le dieci sono dove dovrebbero stare le nove… insomma, a colpo d’occhio, e per motivi puramente topologici, il dannato affare anticipa in blocco di un’ora.
C’è modo di raddrizzarlo?
Certo.
Ma a quel punto la batteria non fa più contatto, e l’orologio si ferma, tramutandosi in una macchina che dà l’ora esatta solo due volte al giorno (a sapere quali).
Ma è sempre stato così? Ovviamente no.
Ci fu un tempo in cui in questa casa conoscevamo l’ora esatta – o per lo meno una buona approssimazione di questa – senza dubbi supplementari.
Gli orologi filavano come meccanismi svizzeri, e tutto girava per il verso giusto.
Ed alla mia mente allenata di narratore dell’orrore sovrannaturale, il momento preciso in cui le cose hanno cominciato a prendere una strana piega è chiaro come la luce del sole: è da quando è morta mia madre, sei mesi or sono, che gli orologi sbandierano in questa maniera.
Quindi la causa è ovvia – infestazione.
Un tentativo di comunicazione dall’Aldilà verso l’Aldiqua.
Eh, già – riesco proprio ad immaginarmela, l’anima inquieta di Michelina Ponsetto Mana, che invece di abbracciare l’eterno riposo al quale negli ultimi giorni era arrivata quasi a sperare, se ne rimane indietro, qui in questo mondo che le piaceva sempre meno, a tirare scemi i suoi due ragazzi – che hanno un sacco di cose più importanti a cui badare – incasinando le lancette degli orologi di casa.
Come se non avesse di meglio da fare, povera mamma.
No, siamo giusti, e razionali – delle due una:
O è da quel giorno che ho cominciato a badare all’incostanza degli orologi.
O è da quel giorno che abbiamo smesso di spolverarli.
E se la seconda non giustifica i problemi con gli orologi digitali, certo giustifica l’inquietudine della nostra mamma.
Nota per domani: cancellare ordine Necronomicon tascabile da Amazon.com, procurare panni antistatici al supermercato…
Ciao, mamma.