Urbino non sa decidere se spennare i turisti o mungere gli studenti – e nel dubbio, prova a gfare entrambe le cose.
Ma i tempi stanno cambiando.
La pizza margherita è il piatto più frequentemente ordinato in pizzeria, insieme con una birra piccola o una minerale grande.
E non c’è una ressa particolare, nelle pizzerie – al punto che quando l’affamato solitario entra ed ordina, immancabilmente, una margherita e una minerale, il personale, specie nelle cucine, reagisce stizzito – come se fosse uno sbattimento inadeguato all’incasso.
Ed in effetti…
In compenso sono parecchi i locali che espongono il cartello “Birra a 1 euro” – ed hanno un sacco di successo.
In fondo, la birra è pane liquido – gli egizi la usavano per alimentare gli operai che lavoravano alle piramidi.
E qui la futura elite culturale del paese… bah, ok, gli elementi ai quali dovremmo dedicare il meglio delle risorse, perché a loro appartiene il futuro, questa sera salta la cena – o si prende un taglio di pizza o un kebab – e poi si scassa di bionda a un euro.
No, ok, stanotte non sono umano – ho otto ore di viaggio sul groppone, un inizio di raffreddore, e la prospettiva di altre otto ore di viaggio domani.
Sotto alla mia finestra, un gruppo di ragazze si tiene per mano, formando un anello, e canta una stonatisdsima versione corale di una canzone di Gigi D’Alessio.
Il cinema è chiuso.
E non venitemi a fare il discorso di quei cialtroni degli universitari che si fanno mantenere dal papà invece di andare a lavorare*.
Non dopo che ho incontrato i liceali, che quotidianamente si sentono dire dai propri insegnanti** che tanto non serve a nulla, che non c’è futuro.
Urbino è una città universitaria da 506 anni.
Dal 1506, a Urbino si è pensato – in un modo o nell’altro – al futuro.
Ma a quanto pare, ora il futuro non sta più qui.
C’è la birra a 1 euro.
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* Dove? A fare cosa?
** Non tutti, certamente, non tutti…
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