Argomento toccato a malapena nel post precedente, ma interessante.
E chissà che queste informazioni non aiutino la mia amica Maria Grazia a lanciare la sua carriera di autrice….
Ho un amico in California che sostiene che esistono solo tre tipi di foto dell’autore.
1 . Primo piano in giacca e cravatta su sfondo ingannevolmente neutro.
È la classica foto dell’autore di saggi.
L’autore è un po’ inamidato, con una cravatta regimental se possibile (Quella della scuola? Quella del reggimento?) e rivolge alla macchina fotografica un sorriso benevolo e rassicurante.
Immagine omologata, ottima per autori mainstream o con velleità para-accademiche – romanzi storici, romanzi ambientati nel mondo della finanza.
Il fondale è neutro ma potrebbe contenere suggestioni rilevabili solo a posteriori.
Un buon esempio è la foto di Ken Follett con la vetrata da cattedrale alle spalle.
Qualunque riferimento a I Pilastri della Terra….

Scarse le alternative – se non il classicissimo combo pipa e ascot.
Per gli autori umoristici, è accettabile un cappello.
Per gli autori con barba, basta la pipa.
Per gli autori ad elevata tiratura, questo tipo di fotografia ha rimpiazzato ormai il classico “Hemingway shot” con l’autore alla macchina da scrivere, gli occhi fissi sulla pagina.
Decisamente superato.
2 . Primo piano o piano americano, in abiti sportivi, immerso nella natura selvaggia
Giacca e cravatta lasciano spazio a sciarpa, maglione, giacche a vento da velista o cardigan con toppe sulle maniche.
L’autore è palesemente un uomo di classe ma d’azione, a proprio agio sotto cieli tempestosi e sulla costa di mari in burrasca.
In mancanza dei quali, un viale alberato autunnale andrà benissimo.
Opzionale ma consigliato – bastone da passeggio, cane (setter, bobtail).
Ideale per narratori d’avventura, fantasy e di narrativa di viaggio.
Impeccabile la mìse sfoggiata da James Clavell (Shogun, Tai-pan, Gai-jin). Si notino il drappeggio del trench e soprattutto la posizione della fibbia della cintura.
Chiaramente questo è l’uomo che vogliamo ci parli dell’oriente misterioso (altro che balle).
Paleontologi e scienziati ambientali in genere possono farsi ritrarre
davanti ad affioramenti rocciosi significativi (o puramente coreografici) o in compagnia di fossili, meglio se di grandi dimensioni (i micropaleontologi si dannino).
Gli oceanografi possono farsi ritrarre in muta regolamentare, magari con delfino.
Le oceanografe graziose come Sylvia Earle possono fare a meno del cetaceo.
È consentito un sorriso un po’ più aperto in queste situazioni.
3 – Primo piano, camicia aloha, al tavolo degli autografi
L’autore di successo nel suo elemento naturale – faccia a faccia con i fan.
Lo standard per autori di fantascienza e fantasy, per gli autori di fumetto ed i perpetratori di bestseller da 1000+ pagine in vendita al supermercato.
L’autoreproietta un’allegria che probailmente non prova, ed una giovialità quasi maniacale.
Il nostro modello Bruce Campbell sfoggia una disimpegnata camicia aloha blu e indaco con foglie di palma, ed un orologio sportivo in acciaio e cuoio – la tenuta standard dell’autore on the road.
Essendo qui in veste di autore (If Chins Could Kill, Make Love the Bruce Campbell Way) e non di attore di culto, gli occhiali completano l’insieme fornendogli un tratto intellettuale.
Si noti la penna biro per firmare gli autografi.
Lo sguardo allucinato è opzionale, ma pare venga automatico dopo alcune ore a sentirsi ripetere ossessivamente da fan brufolosi battute di Evil Dead…
Resta una postilla indispensabile.
Tutti gli autori citati (e ritratti) in questa pagina, hanno anche scritto dei libri eccellenti.
Che lo sarebbero stati indipendentemente dalle loro foto.