Ho già riversato lodi sperticate su Hollow Earth Expeditions, il gioco di ruolo pulp/avventuroso della Exhile Games che va a riprendere il mito della terra cava, facendone il fuoco della propria struttura.
Curatissimo nei dettagli, straordinariamente illustrato, servito da un motore semplice e da una ambientazione che è una cornucopia di opportunità, il manuale base Hollow Earth Expeditions fornisce una tonnellata di materiale sulla base del quale costruire una lunga serie di avventure.
Dinosauri?
Luoghi inesplorati?
Rovine atlanteane?
Conquistadores relitti?
Cannibali?
Pirati?
Nazisti?
C’è tutto.
Il manuale base era stato ampliato epotenziato circa diciotto mesi or sono con il più esile ma non meno formidabile Secrets of the Surface World – essenzialmente un catalogo di altri luoghi da devastare e cattivissimi da dare in pasto ai dinosauri, in un eventuale prologo delle nostre avventure.
Quindi più rovine atlanteane.
Più luoghi inesplorati.
Più dinosauri.
Più nazisti.
Con in più una dose liberale di cospirazione, superscienza e Templari.
Perché tutto è meglio, con un paio di Templari.
Ora, e non un minuto troppo presto, l’offerta viene completata con il polposo(200 pagine) Mysteries of the Hollow Earth, ricca collezione di tutto quello che avremmo sempre desiderato conoscere sull’interno del nostro pianeta – ed i suoi abitanti – ma non abbiamo mai osato chiedere.
Il campionario è ricco ed opprotunamente inquietante.
Ci sono gli uomini talpa, tanto per cominciare, con relativo Tempio, dritti dritti dal noto B-Movie…
Ci sono uomini scimmia e uomini leopardo.
Ci sono i gill-men – cugini del Mostro della Laguna Nera.
Ci sono gli uomini di Neanderthal.
E gli uomini-falco, che sono semplicemente fantastici, con tanto di cittadella in stile Laputa.
E le Amazzoni.
Perché a noi piace così.
Il volume è quanto di più simile ad un manuale per giocare a Tarzan si riesca ad immaginare.
Il Signore della Giungla è infatti un archetipo disponibile ai giocatori.
Ma il mix include anche El Dorado (ecco dov’era finita!), una società di scavenger che venerano i relitti, e ciò che resta di Atlantide.
E c’è un ricchissimo bestiario – dinosauri, megafauna preistorica, cose molto molto strane…
Il principale scoglio, nel gestire una cosa come Hollow Earth Expeditions, è la scarsa – spesso scarsissima – dimestichezza dei giocatori italiani con i temi e le situazioni del pulp anni ’30-’40 sul quale si basano le premesse dell’ambientazione.
Se è vero che Indiana Jones o La Mummia costituiscono una valida introduzione ala filosofia di base del genere, è anche vero che molti appassionati italiani faticano ad entrare nella forma mentale richiesta dal genere.
Ma lo sforzo, con materiale come questo, è più che ripagato dal divertimento complessivo.
Ed aggirarsi nei paraggi di Tarzan potrebbe aiutare.
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