strategie evolutive

ciò che non ci uccide ci lascia storpi e sanguinanti


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Viva Forever

Facciamo una cosa che non facciamo mai, qui su strategie evolutive – consigliamo un libro da leggere.
No, no, non fate quella faccia…
Un libro di un gruppo di autrici italiane – questo è il genere di cosa che non facciamo mai, qui su strategie evolutive.
È un suggerimento appropriato, tuttavia, quello di oggi perché siamo a Ottobre, il mese in cui tutti parlano di horror, e questa è una antologia di racconti horror. E non è solo questo.

Cominciamo con la copertina

Il volume si intitola Viva Forever, e come potete leggere anche voi sulal copertina, allinea storie di Francesca Fichera, Kara Lafayette, Lucia Patrizi, Francesca V.F., Vera Bonacini e Marina Belli.

E di cosa parlano queste storie ve lo dice la quarta…

Chiedete a sei persone quali immagini e idee associno a parole come “horror” o “paura” e vi daranno sei risposte diverse. Chiedete a sei scrittrici di contribuire a un’antologia di racconti dell’orrore incentrati sulla violenza contro le donne, e state certi che vi troverete per le mani sei storie con sei punti di vista ben distinti.
In quest’antologia troverete vite distrutte dalla violenza e corpi feriti, il sovrannaturale e la mondanissima misoginia di tutti i giorni. Famiglie che cadono in pezzi e famiglie che si riformano. Visiterete eleganti condomini e periferie degradate, ospedali da cui si dice non si esca vivi e la provincia profonda. Viaggerete tra il presente, il passato e il futuro distopico. Incontrerete l’orrore che si aggira con la protezione della notte e quello che non teme la luce del giorno.
Quelle che avete tra le mani sono storie che urlano la loro rabbia e il desiderio di vendetta, storie che ti inquietano lentamente e storie che ti prendono a calci sin dalla prima riga. Storie su un mondo senza speranza e storie che non accettano di perdere la speranza, nonostante tutto.
Viva Forever è quel che succede quando sei amiche decidono di collaborare e perseverano in barba a tutto, anche al lutto.
“Everlasting, like the sun”.
Tutti i ricavati dalla vendita di questa antologia saranno devoluti in beneficienza a un’associazione che si occupa di aiutare le donne vittima di violenza.

Quindi eccolo qui.
Sei brave scrittrici, un tema interessante, un prezzo ridicolo, e il ricavato va in beneficenza.
Giusto in tempo per la notte di Halloween – o per qualunque altrra occasione.
Pensateci su – sapete che ci ho messo il link commerciale, per cui non devo stare a spiegarvi cosa succede…


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Paura & Delirio: Operazione Paura (1966)

Apriamo l’anno nuovo col primo dei due film selezionati dai vincitori del nostro concorso natalizio, Maglione & Flanella: Julia ha scelto Operazione Paura, film del 1966 di Mario Bava, girato per scommessa e completato per avventura, e destinato a diventare il maggior incasso del regista fino a quel momento. Il film, costruito su una sceneggiatura di 30 pagine, è considerato da molti il miglior film di Bava, ed ha fra i suoi fan registi come Martin Scorsese e David Lynch. Fellini rubò all’epoca un paio di idee.

E noi ne approfiteremo per chiacchierare di Carpazi e campagna laziale, di attori meno che eccelsi e di incubi, e delle cosce di Erika Blank.
Ne approfitteremo anche per segnalare una bella selezione di film di Mario Bava disponibili su piattaforma streaming.
Buon ascolto.


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Paura & Delirio: Rogue (2007)

Una gita sul fiume per questa puntata estiva di Paura & Delirio, in cui chiacchierioamo di Rogue, film del 2007 di quel Gregory Maclean che due anni prima aveva sconvolto il pubblico con Wolf Creek.

Un film nell agrande tradizione della Ozploitation, Rogue è una semplice storia di turisti alle prese con un coccodrillo gigante, estremamente lineare ma scritta con intelligenza e girata in luoghi splendidi.

E che ci darà l’opportunità di parlare di natura incontaminata e bifolchi, rettili preistorici e relazioni interpersonali, survival movies americani e australiani e le differenze che li contraddistinguono.
Facendo SPOILER, ovviamente.


Ed in apertura, La Posta del Cuore.


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Paura & Delirio, episodio 51: Thelma (2017)

Diretto dal danese Joachim Trier, Thelma è una coproduzione Svedese e Norvegese del 2017, al contempo un horror psicologico, un film sui supereroi ed un film d’autore. Prodotto con un budget limitato ma con una resa qualitativa altissima, Thelma è il primo film scandinavo per Paura & Delirio, e ci offre l’opportunità per parlare di diversi approcci al cinema di supereroi e all’orrore, per discutere di ambiguità ed estetica, di balletto moderno e di repressione. Facendo una quantità di SPOILER, per cui non dite che non vi abbiamo avvertiti.

Ed in apertura, la Posta del Cuore diPaura & Delirio. Continuate a mandarci le vostre domande.
E naturalmente potete seguirci su Facebook (che ha il pessimo vizio di non notificarci messaggi e commenti), su Instagram, su Pinterest o attraverso la nostra mailing list su Ko-Fi.

E restate sintonizzati, perché questo è l’episodio numero 51, il che significa che il prossimo sarà il 52, e segnerà il primo anno di attività di Paura & Delirio.
Una buona occasione per fare qualcosa di diverso.


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Paura & Delirio episodio 50 Special: Chi ha ucciso l’horror italiano?

Per il cinquantesimo episodio del nostro podcast, abbiamo deciso di infrangere una regola che ci eravamo dati fin dal la prima puntata, e di dedicare la nostra attenzione – complice una domanda ricevuta da la Posta del Cuore – alla strana storia del cinema horror nel nostro paese.
Perché, dopo i fasti degli anni ’70 ed ’80, il cinema horror italiano è apparentemente morto?

Chi lo ha ucciso?
Il pubblico?
La critica?
Lo strapotere della commedia pecoreccia?
La concorrenza dei blockbuster americani?

E noi abbiamo cercato una risposta, e non necessariamente un colpevole, invocando i sacri nomi di Freda, Bava, Fulci, Argento, e guardando anche oltre i confini del genere, al destino simile del peplum e del film di cappa e spada, dello spaghetti western e del melodramma.
E poi oltre confine, in America e in Giappone, in Spagna e ad Hong Kong.
Una puntata anomala, per un fenomeno anomalo.
Buon ascolto.

Nota: come tutti i nostri special, anche questo è disponibile solo su Mixcloud, senza interruzioni pubblicitarie.
Se volete aiutarci a continuare con le nostre chiacchiere, prendete in considerazione l’idea di offrirci un caffé
(e su Ko-Fi potete anche iscrivervi alla nostra newsletter, e ricevere informazioni in anteprima)


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Un’estate al mare con Paura & Delirio

In queste notti estive, con la mia complice Lucia abbiamo deciso di chiacchierare di film acquatici – storie ambientate in mare, in laghi e fiumi, farcite di pescecani, cetacei diversi, coccodrilli e altro materiale da pescheria, con un complemento di sottomarini, navi, canotti e tutto questo genere di cose.

E allora perché non lasciare che i nostri ascoltatori ci suggeriscano un po’ di titoli da rivedere e da discutere?

Abbiamo messo già una nutrita lista, che va dagli anni ’50 all’altro ieri.
Ventidue titoli.
E poi abbiamo messo su un formulario online.
Potete votarne quattro.

I quattro titoli più votati saranno argomento di dibattito e di spoiler su Paura & Delirio.
Ma non vi spiegheremo il finale.


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Paura & Delirio Special

Nei giorni passati mi è capitato di guardare The Vast of Night, un piccolo film indipendente del 2019 che Amazon Prime sta distribuendo in streaming. Un piccolo film che mi è piaciuto molto.
A questo punto ne ho parlato con la mia complice Lucia – e anche lei lo aveva guardato, ne aveva parlato sul suo blog – e le era piaciuto.
Allora perché non registrare un espisodio speciale di Paura & Delirio?

Dopotutto, The Vast of Night si rifà a prodotti degli anni ’50 come The Twilight Zone e The Outer Limits, ed offre una valanga di spunti per la discussione.
Una tale quantità, in effetti, che ci è parsa una buona idea, per questo speciale, invitare ad unirsi a noi Germano Hell Greco – perché anche lui ha visto il film, ed aveva qualcosa da dire.
Perché, e questa è la parte divertente, tre diverse persone hanno guardato lo stesso film e lo hanno trovato eccellente – ma guardando a tre aspetti diversi di questa pellicola.

Abbiamo anche pensato che fare un episodio speciale sarebbe stato un buon modo di ringraziare tutti coloro che ci hanno pagato un caffé su Ko-fi – per vostra informazione, stiamo per usare quei fondi per attivare un account pro su Speaker, che ci permetterà di arrivare su Spotify (e su un sacco di altre piattaforme) per i prossimi tre o quattro mesi.
Grazie!

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Il principe del brivido

L’inverno passato mi sono imbattuto in un articolo entusiasta, pubblicato su Facebook da un grande appassionato e conoscitore – così mi dicono – della letteratura orrifica. Il giovanotto (hey, sto per compiere 53 anni, chiunque abbia anche solo sei mesi meno di me è automaticamente un giovanotto) aveva appena scoperto un poco noto ma estremamente valido autore di narrativa horror. Un certo Clive Barker.

Ora sarebbe facile fare dell’ironia su questa incresciosa ma ahimé non poi così insolita faccenda, ma è certamente vero che esistono autori che per alcuni di noi sono colossi, e per altri sono semi-sconosciuti scrittori “che da un po’ non vengono ristampati”.
Dovremmo essere felici per il fatto di poter riscoprire autori che le ferree regole dell’editoria, e la cronica memoria corta del fandom, tendono a spingere nelle ombre.

As esempio, l’uomo che in Inghilterra era noto come “the prince of chill” – e che molti, troppi non conoscono. O non sanno di conoscere, come vedremo.
E mentre la Festa delle Ombre Lunghe si avvicina, come vedremo il Principe del Brivido merita di essere citato a buon diritto.

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