Pubblicata sul numero di settembre del 1948 di New Detective, A Time for Dying non dovrebbe essere una storia particolarmente memorabile.
A voler essere completamente onesti, anche il titolo originale, Tune In on Station Homicide, è abbastanza mediocre.
Abbastanza curiosamente, lo stesso numero della rivista contiene anche un lavoro lungo di MacDonald – Just a Kill in the Dark.
Non scordiamoci che MacDonald, tornato dal servizio militare e convinto di potersi guadagnare da vivere scrivendo, passò quattro mesi alla macchina per scrivere, scrivendo quattordici ore al giorno, sette giorni alla settimana, perdendo quasi dieci chili di peso e sfornando 800.000 parole – facile, a questo punto, piazzare un racconto e un romanzo sullo stesso numero di una rivista.
John D. MacDonald è ancora agli inizi della carriera, e la storia breve proposta a New Detective è semplice, costruita su un semplice espediente narrativo – un gadget, che l’assassino usa per compiere un omicidio.
Il fatto che il gadget sia ingegnoso ed esista davvero è certo un fatto positivo.
Resta poco altro, della trama – e il twist finale è prevedibile.
Molto prevedibile.
Ma MacDonald è in gamba. Continua a leggere →